6567 Usa, passa alla Camera il maxi piano di Obama

20090129 11:45:00 redazione-IT

[b]L’"American recovery and reinvestment act" avrà un costo superiore a quello, combinato, delle guerre in Afghanistan ed Iraq, e garantirà fino a mille dollari di tagli fiscali alla maggioranza delle famiglie americane, un drastico aumento delle risorse destinate alla produzione di energia alternativa e destinerà oltre 300 miliardi in aiuti agli stati per sviluppare l’edilizia scolastica, garantire assistenza sanitaria ai poveri e costruire ponti ed autostrade.
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La camera dei Rappresentanti statunitense ha approvato il gigantesco piano di rilancio dell’economia del valore di 819 miliardi di dollari presentato dal nuovo presidente, barak obama. Il via libera, dato per scontato a causa della schiacciante maggioranza democratica alla camera, è passato con 244 voti favorevoli e 188 contrari.

Nessun voto dei repubblicani è andato a favore delle misure, mentre 11 deputati democratici hanno votato contro, e un piano alternativo presentato dal partito d’opposizione è stato bocciato con 266 voti contrari e 170 a favore. Il pacchetto, limato a 816 miliardi rispetto al volume iniziale di 825 miliardi dalla commissione bilancio del congresso e poi aumentato a 819 miliardi poco prima del voto, passerà all’esame del senato dalla settimana prossima.

Inizierà lunedì prossimo la discussione al Senato. L’American recovery and reinvestment act avrà un costo superiore a quello, combinato, delle guerre in Afghanistan ed Iraq, e garantirà fino a mille dollari di tagli fiscali alla maggioranza delle famiglie americane, un drastico aumento delle risorse destinate alla produzione di energia alternativa e destinerà oltre 300 miliardi in aiuti agli stati per sviluppare l’edilizia scolastica, garantire assistenza sanitaria ai poveri e costruire ponti ed autostrade.

«Ci sono molti numeri in questo piano, ma tra tutti uno è quello più importante per me: questo piano permetterà di salvare o creare tre milioni di posti di lavoro nei prossimi anni» ha detto ancora Obama nella sua dichiarazione in cui non ha fatto riferimento all’unanime opposizione repubblicana al piano. Mentre invece il suo portavoce Robert Gibbs ha sottolineato come questa scelta potrebbe creare nuove difficoltà al Gop già in crisi dopo la netta sconfitta elettorale: «ci saranno molti elettori nei diversi distretti che si domanderanno perchè, se abbiamo un buon piano per far ripartire l’economia, bisogna sempre giocare con le vecchie regole della politica».

Alcuni tra i repubblicani moderati hanno comunque lasciato aperta la possibilità di approvare il testo definitivo, cioè quello che sarà votato dopo il passaggio al Senato, se Casa Bianca e Senato accoglieranno le loro proposte in materia di limitazione delle spese. Intanto è stato bocciato un emendamento repubblicano che tagliava in modo considerevole le spese ed aumentava sostanzialmente i tagli fiscali. «Sono queste scelte economiche sbagliate che ci hanno portato a questo disastro, gli americani hanno votato per il cambiamento e la svolta ed è questo che avranno» ha dichiarato il leader della maggioranza alla Camera Steny Hoyer.

29 gennaio 2009

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EmiNews 2009

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