6620 SUL MINISTRO BOMBAROLO: LETTERA IPOTETICA AL PRESIDENTE

20090203 15:47:00 redazione-IT

""[b][i]Presidente[/i],

"se non del tutto giusto…quasi niente sbagliato…" cantava Fabrizio De Andrè, nell’album "Storia di un impiegato", quello del maggio francese.

Se non criminale, certamente criminogeno, si potrebbe definire – parafrasando (e invertendo l’ordine degli addendi)- il discorso del Ministro degli Interni, nel quale ieri ha sostenuto che "bisogna essere cattivi" con i clandestini e gli immigrati, basta, ha aggiunto il Ministro, con le espressioni di buonismo!"[/b] La delicata incitazione pare fosse rivolta ad un altro (ex) Ministro degli Interni, anche lui, a suo tempo, non male come contraffattore e istigatore, ma forse passando gli anni, ci si pente delle proprie azioni, e da buon cattolico, si fa ammenda.

Ma Lei se lo immagina, il Ministro degli Interni della Germania, o della Gran Bretagna, fare espressioni di questo genere ? Chi sa cos’altro percepiranno (che non sia già stato percepito) i giovani italiani annoiati e senza occasioni di divertimento nelle periferie, nei suburbi (e nei salotti) del sabato sera ? Il Ministro degli Interni è con noi. Vai con la benzina! Vai con la mazza! Dagli all’immigrato!

C’è ancora qualche limite, oppure un Ministro degli Interni può permettersi di dire qualsiasi cosa? [b]Presidente, Lei, cosa dice ?[/b]

Presidente, l’abbiamo ascoltata, dal Lussemburgo, rinnovare l’appello a tutti i soggetti istituzionali, alle forze politiche e sociali a mobilitarsi contro i «sintomi allarmanti», contro gli episodi di razzismo e xenofobia ai quali bisogna reagire «con la massima chiarezza e fermezza». «Dobbiamo fermare il culto della violenza o lo ‘sport’ della violenza nei confronti dei lavoratori immigrati».

Dal Lussemburgo, ci dicono che Lei ha condiviso le espressioni esplicitate dal premier lussemburghese Jean-Claude Junker in occasione della conferenza stampa congiunta svoltasi nel principato, relativamente all’ "atteggiamento inammissibile" di alcune "frange inglesi" che mette a rischio la libera circolazione dei lavoratori in Europa e condividere la condanna degli scioperi in Gran Bretagna contro i lavoratori italiani.

A parte il fatto che in questo caso non si tratta propriamente di una questione relativa alla "libera circolazione dei lavoratori", ma di molto discutibili norme sulla "libera circolazione dei servizi" in ambito UE che creano oggettive dinamiche di frizione tra lavoratori (cosa accaduta anni fa anche in Germania), non crede che sia il caso di esporre finalmente con maggiore e decisiva chiarezza il Suo pensiero anche relativamente al Paese di cui è Presidente?

Presidente, non crede che in questo nostro paese si sia raggiunto un limite pericolosissimo dietro il quale c’è solo il baratro ?

Le espressioni del Suo Ministro degli Interni viene tra l’altro dopo la Sua esternazione di ieri nella quale Lei invitava tutti i responsabili istituzionali a contenersi e a fornire elementi di equilibrio e di responsabilità.

Non sono le espressioni del Suo Ministro un affronto evidente al suo pensiero? Forse si gioca sull’equivoco. Ed è un gioco pericoloso. Ma la gente deve capire chi equivoca, chi fa lo gnorri, chi gioca sporco. Lei sa che i media giocano sull’equivoco, è il loro tragico mestiere di subalterni.

Presidente, forse è venuto per Lei il momento di essere più chiaro ed esplicito. Lei rappresenta l’unità nazionale, certo, ma se essa dovesse trovare fondamento sul mancato rispetto dei diritti umani, Le è richiesta una dissociazione e insieme un richiamo forte ed inequivocabile al fatto che i Suoi Ministri hanno giurato su una Costituzione che si fonda sul rispetto delle persone al di là di ogni credo e di ogni condizione.

Presidente, i tempi corrono molto rapidi. E con la crisi epocale corrono ancora più veloci. Ciò che è ancora possibile fare oggi, potrebbe essere molto più difficile farlo domani.

Molti fatti degli ultimi due anni dimostrano che il susseguirsi degli eventi è sempre più incalzante.

Presidente, Lei da giovane si professò comunista. Ovviamente nella versione italiana. Noi contiamo sul fatto che la Sua esperienza politica e il Suo vissuto personale non costituiscano ostacolo ad una Sua auspicabile, esplicita valutazione degli eventi e ad un richiamo al rispetto delle regole di civiltà.

Fuori di queste regole c’è solo una imponderabile stagione di barbarie. Non l’improbabile "chiosco di giornali".

Presidente, la luna di miele è finita da un pezzo.""

[i]Suo etc., etc.[/i]

 
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EmiNews 2009

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