6640 Serve la rivolta del paese democratico contro le norme fasciste

20090206 12:06:00 redazione-IT

di Nuccio Iovene

E’ una giornata nera per l’Italia, lo stato di diritto, la Costituzione. Tre emendamenti aberranti, proposti dalla Lega, sono passati oggi al senato nel testo sulla sicurezza predisposto dal Governo. La denuncia da parte dei medici che prestano cure nei confronti degli immigrati clandestini, il registro dei “senza fissa dimora” che introduce di fatto il “reato di povertà” e la legalizzazione delle “ronde padane” rappresentano tre misure ingiuste, sbagliate e dannose. Gravissime e dalle conseguenze ancora non del tutto esplicitate. Contro di esse deve crescere subito nel Paese un’ opposizione sociale e politica durissima.
Partiamo dalla prima questione: l’articolo 32 della Costituzione recita “La Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto dell’individuo e interesse della collettività, e garantisce cure gratuite agli indigenti”. E’ l’unico articolo in cui, non a caso, non si fa riferimento al “cittadino”, ma all’individuo. Sulla sua base sono stati consentiti l’accesso alle cure per tutti, anche gli immigrati non in regola.

Trasformando i medici in delatori si nega questo diritto, si rischia di introdurre una medicina parallela (e speculativa) a cui gli immigrati per il timore di essere denunciati saranno costretti a rivolgersi o addirittura incentivare il non ricorso alle cure, per lo stesso timore, con il rischio di mettere così in pericolo la salute di tutti. A nulla sono valsi gli appelli dell’ordine dei medici e di tante associazioni umanitarie che in questi mesi hanno messo in guardia da questa vera e propria aberrazione giuridica oltre che umana. La furia della Lega e la sua capacità di condizionamento dell’intera maggioranza hanno finito per prevalere sul diritto e sulla ragione.
Seguendo questa logica perversa si è approvato anche il censimento dei “clochard”: una pulizia etnica basata sul censo e si è affermata l’assurdità della povertà come colpa di chi ne è vittima. Si torna ai primi dell’800, altro che welfare, politiche sociali. La lotta all’esclusione sociale viene trasformata in una odiosa guerra contro gli esclusi. Lo Stato, invece che accogliente e regolatore, diventa nemico e persecutore a cui sfuggire, nascondersi, alimentando così clandestinità ed illegalità.
La ciliegina su questa disgustosa torta è rappresentata dal riconoscimento delle ronde padane (non armate..canta vittoria il PD..) legittimando la giustizia fai da te, intralciando l’azione delle forze di polizia e gettando altra benzina sul fuoco degli episodi di intolleranza drammaticamente registrati in queste settimane. Terribile anno, quello appena cominciato. Su provvedimenti di questo genere bisognerebbe chiamare a raccolta, subito, tutta l’Italia democratica, indire una mobilitazione straordinaria, promuovere obiezione di coscienza. Mi auguro che su questo il mondo cattolico e quello dell’informazione facciano sentire la propria voce, almeno quanto sul caso di Eluana Englaro. E l’opposizione in Parlamento, se c’è e non è troppo addolcita dall’accordo sulla legge elettorale per le europee, faccia sentire forte la propria voce, faccia ostruzionismo, faccia appello al Paese. Se non ora, quando?

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