20090206 14:17:00 redazione-IT
di Claudia Fusani
Anche i matrimoni sono un problema di sicurezza. Ovviamente quelli misti, con extracomunitari. Nel disegno di legge passato al Senato, tra limiti agli immigrati, ai mafios, trova spazio anche una norma che rende molto più difficile un diritto primario come quello del matrimonio.
L’articolo 5 del disegno di legge, già approvato dall’aula del Senato, modifica l’articolo 116 del codice civile che regola «il matrimonio dello straniero nella Repubblica». Così, mentre finora per uno straniero extracomunitario era sufficiente il nulla osta del paese di origine, la nuova legge prevede «un documento attestante la regolarità del soggiorno nel territorio italiano». Sono due righe che, a detta di costituzionalisti ed esperti, «limitano fortemente il diritto primario del matrimonio».
La denuncia è di Elettra Deiana, ex deputata di Rifondazione da qualche giorno transitata con Nichi Vendola ne La Sinistra. D’ora in poi, se un extracomunitario vorrà sposare un cittadino italiano, dovrà dimostrare la regolarità del proprio soggiorno nel territorio italiano. Una formula vaga, insidiosa, con ampi spazi interpretativi e che, a seconda di come sarà letta, potrebbe introdurre forti limitazioni. Per la maggioranza la norma è stata introdotta per arginare il fenomeno dei matrimoni-truffa tra anziani raggirati da giovani badanti dell’est. Va detto che per questi casi il codice penale già prevede ipotesi di reato come la truffa e la circonvenzione di incapace.
«Tutto il disegno di legge – denuncia Deiana- ha un impianto persecutorio che entra negli aspetti più minuti della quotidianità delle persone e delinea un modello di rapporti con gli immigrati basato su esclusioni e limitazioni progressive. Viene modificato il concetto stesso di cittadinanza basato non più sul principio dell’inclusione ma su quello dell’esclusione».
05 febbraio 2009
www.unita.it
6648-italia-limitati-anche-i-matrimoni-misti-con-extracomunitari
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EmiNews 2009
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