6643 Eduardo Massera alla sbarra. Esultano le famiglie dei Desaparecidos Italiani ed Argentini

20090206 12:36:00 redazione-IT

da Newsitaliapress

Roma – Le famiglie dei Desaparecidos Italiani ed Argentini continuano la loro lotta per assicurare alla giustizia i membri della giunta militare argentina.ma.jpgUna lotta continua, senza sosta e senza tempo. Partiamo dal procedimento giudizario di due anni fa. Cinque ergastoli per cinque gerarchi militari argentini "per avere, agendo di concerto ed in concorso tra loro e con altre persone non identificate, con più azioni esecutive di un medesimo disegno criminoso, cagionato la morte, dopo averne disposto od operato il sequestro, e dopo averli sottoposti a tortura, di Angelamaria Aieta e di Giovanni e Susanna Pegoraro. Con le aggravanti di aver commesso i fatti con premeditazione, ed adoperando sevizie ed agendo con crudeltà verso le persone". Questa la sentenza con cui la II Corte D’Assise di Roma aveva concluso nell’aula bunker di Rebibbia, il processo Esma.

Non un processo alla Storia ma un processo per tre vittime della Storia. Il tribunale ha condannato, riuscendo ad ottenere la detenzione carceraria vitalizia, il capitano Jorge Eduardo Acosta, comandante del Servizio Informazioni e capo carismatico dell’Esma, la scuola superiore dell’esercito, il più grande centro di detenzione clandestina, Alfredo Astiz, comandante di uno dei gruppi di sequestratori e torturatori, il capitano Jorge Raúl Vildoza, comandante dell’Esma. Destini diversi per il prefetto navale Héctor Febres ,morto in carecre circa un anno fa per avvelenamento, e per il latitante contrammiraglio Jorge Vañek.massera.jpgOggi la macchina giudiziaria è invece riuscita ad arrivrare ad Emilio Eduardo Massera, ex comandante della marina militare argentina. "Cercando di presentare una condizione neurologica grave – ci spiega Jorge Ithuburnu -responsabile dell’ufficio relazioni interanzionali del comune di Roma – l’ex ammiraglio era riuscito solamente a sfiorare le maglie della giustizia, ottenendo gli arresti domiciliari, o pene detentive ridicole. Oggi le nostre richieste inoltrate al Tribunale di Roma sono state accolte". La perizia sulle condizioni di salute di Massera, chieste ed ottenute mediante una relazione fatta dal perito inviato dal tribunale di Roma a Buenos Aires, ha dimostrato la sanità mentale del gerarca. " Ora – ha sentenziato Ithuburnu – la giustizia argentina non potrà piu attendere" .Le famiglie, le madri delle associazioni di verità e giustizia, dall’Argentina all’Italia sono unite in un virtuale sentimento di soddisfazione. " La Giustizia Argentina è lenta, soprattutto in questi casi – afferma Vera Vigevani, madre di origine italiana, che ancora attende giustizia per la scomparsa di sua figlia – ma prima o poi i colpevoli dovranno pagare, l’escamotage di Massera è stato finalmente svelato, è ora di processarlo"Anche il mondo politico guarda con soddisfazione la sentenza del Tribunale di Roma. "Finalmente si sblocca il caso Massera – afferma Guida Porta deputato del Pd nella circoscrizione sudamericana – deve essere assicurato alla giustizia, le famiglie ne hanno diritto. Stessa soddisfazione per Ricardo Merlo deputato eletto nelle lista del movimento associativo degli italiani all’estero, " Non bisogna dimenticare quello che è accaduto, sono molto soddisfatto di questa sentenza e fiducioso nell’ opera della giustizia."

Mauro D’Errico | News ITALIA PRESS/Eminotizie

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EmiNews 2009

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