6692 FEDI (PD): Il 730 per i dipendenti del MAE residenti all’estero

20090211 18:20:00 redazione-IT

Presentata alla Camera proposta di legge, a firma Fedi e Bucchino, per utilizzare il 730 per la presentazione della denuncia dei redditi per residenti all’estero che sono dipendenti di pubbliche amministrazioni italiane.

Negli anni scorsi i dipendenti del ministero degli affari esteri impiegati all’estero hanno potuto utilizzare, ai fini della presentazione della dichiarazione dei redditi e a seguito di precise istruzioni impartite dal ministero stesso, il modello 730 anziché l’«Unico», proprio in forza del rapporto di lavoro stesso.

Questi dipendenti – si rileva nella relazione che accompagna la proposta di legge – per contratto, non possono avere altro reddito anche se residenti all’estero, e quindi producono reddito esclusivamente in Italia. Per la dichiarazione 2006, invece, l’utilizzo del modello “730” fu precluso ai dipendenti del ministero degli affari esteri assunti all’estero. In tale occasione rilevammo che la «Guida del contribuente» e le istruzioni per la compilazione del 730 e del modello «Unico» lasciavano ampi spazi a interpretazioni contrastanti rispetto alla modulistica da utilizzare. In seguito, l’agenzia delle entrate ha fornito chiarimenti in materia precludendo definitivamente l’utilizzo del 730 per i residenti all’estero.

I cittadini italiani residenti all’estero che producono un reddito soggetto a imposizione fiscale in Italia, sulla base della normativa nazionale o in conformità a convenzioni bilaterali contro le doppie imposizioni fiscali, dipendenti di pubbliche amministrazioni dello Stato italiano, devono avere stessi doveri e diritti e quindi poter accedere a procedure semplificate e a operazioni di conguaglio in sede di versamenti IRPEF da parte del sostituto d’imposta stesso.

Questa proposta di legge, modificando il decreto legislativo n. 241 del 9 luglio 1997 e successive modificazioni, intende consentire, in una logica di piena equiparazione di diritti e doveri per coloro i quali lavorano alle dipendenze di un’amministrazione pubblica italiana che agisca anche da sostituto d’imposta, la possibilità di utilizzare il modello 730 per la dichiarazione dei redditi a prescindere dalla residenza.

On. Marco FEDI
Segretario III Commissione Affari Esteri e Comunitari
Camera dei Deputati

 
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EmiNews 2009

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