6683 OBAMA: EVITARE CHE LA CRISI DIVENTI UNA CATASTROFE

20090210 16:50:00 redazione-IT

NEW YORK – Ansa/Eminotizie – "La festa è finita", "dobbiamo fermare la spirale negativa": è "insostenibile" che l’economia si regga solo sui consumi che, comunque, non sono i responsabili della crisi in atto. Alla radice della situazione attuale vi sono i "rischi esorbitanti" ai quali le banche si sono esposte. Le stesse banche con le quali l’amministrazione americana intende lavorare gomito a gomito per sbloccare il credito. Il presidente Barack Obama, nel corso della sua prima conferenza stampa, fa l’esame della crisi in atto "che è reale e conclamata", fornendo anche le sue ricette: dal piano di stimolo, a cui il Senato darà quasi sicuramente il via libera definitivo oggi, al salvataggio del sistema finanziario per il quale "non è ancora chiaro" se serviranno o meno ulteriori fondi. Difendendo il pacchetto di stimolo, anche alla luce del fatto che di fronte a una crisi come quella attuale solo "il governo può dare una scossa all’economia", Obama individua "nell’ampio ricorso al leverage e alle esorbitanti prese di rischio delle banche" le origini delle turbolenze: "Questo ha portato a una contrazione del credito" per imprese e famiglie che, "incerte sul futuro, si sono trovate ad assumere decisioni" in linea con le loro incertezze.

"Il tasso di risparmio è sceso e la nostra economia è stata trainata dai consumi per lungo tempo: questo non è sostenibile. Se continuiamo a spendere senza fare qualcosa, alla fine fra un po’ di tempo gli altri paesi si stancheranno di prestarci denaro e la festa finirà. Diciamo che la festa ora è finità. Il nostro primo compito è fermare la spirale negativa e questo significa mettere soldi nelle tasche degli americani". Il pacchetto di stimolo e quello per il rilancio del credito e la stabilizzazione dei mercati vanno proprio in questa direzione. Ma "dobbiamo agire subito, evitare che la crisi peggiori e quindi sia più difficile uscirne fuori", spiega il presidente americano facendo riferimento a quanto accaduto in Giappone negli anni ’90.

”Dobbiamo agire per evitare che la crisi si trasformi in catastrofe – ribadisce Obama -. Farò di tutto per far tornare a girare l’economia". "Quattro milioni di posti di lavoro, mercato del credito che gira e mercato immobiliare stabile" sono le tre misure del "successo" individuate da Obama e che l’amministrazione si pone come obiettivi dei suoi piani. Porgetti caretterizzati – ha tenuto a precisare Obama – dalla "trasparenza". "Gli americani potranno collegarsi on line per vedere come è speso ogni dollaro". Non volendo rubare la scena al segretario al tesoro Timothy Geithner che fra poche ore alzerà il velo sul nuovo pacchetto a sostegno dei mercati finanziari, Obama si sofferma solo sulle linee guida del progetto "ampio e chiaro", che eviterà e correggerà gli errori commessi con la prima tranche del Tarp (Troubled Asset Relief Program). Il primo compito del presidente sarà quello di assicurare che la seconda tranche "sia usata saggiamente" dopo che nell’erogazione dei fondi iniziali sono stati commessi degli errori. "L’approccio sarà di ampio raggio, e comprenderà anche il mercato immobiliare. Il mercato finanziario deve tornare a funzionare regolarmente". Per sbloccare il credito, l’amministrazione lavorerà con le banche "in modo efficace per pulire i loro bilanci al fine di ripristinare fiducia sui mercati. Tim Geithner annuncerà un piano molto chiaro e preciso del modo in cui cominceremo a sbloccare il credito".

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EmiNews 2009

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