6706 Rodotà: Non ci sarà nessun testamento biologico.La legge prevede il "sondino di stato" obbligatorio

20090213 09:26:00 redazione-IT

"La proposta di legge in discussione al Senato viola il diritto costituzionale di rifiutare le cure che oggi è uno dei pilastri della tutela della persona. Cancella del tutto la rilevanza della volontà della persona non solo per quanto riguarda il fine vita, ma per tutta una serie di decisioni che oggi sono liberamente assunte". Lo afferma Stefano Rodotà in una lunga intervista pubblicata oggi su MicroMega.net di cui riportiamo qui alcuni estratti:

UN DDL CHE CANCELLA IL TESTAMENTO BIOLOGICO – Rodotà: "Una legge incostituzionale, con un testo giuridicamente imbarazzante, che ci fa fare un passo indietro rispetto a quella che era stata la conquista progressiva della civiltà giuridica del diritto della persona di decidere sulla propria vita. Nega il carattere vincolante del testamento biologico, rimette la vita della persona nelle mani del giudizio del tutto discrezionale del medico, circondato però da una serie di indicazioni, non voglio dire terroristiche, ma certamente tali da limitare al massimo la sua libertà di giudizio libero e che quindi indurranno i medici a non dare esecuzione a queste volontà non vincolanti.

Viene esclusa tutta una serie di possibilità di rinuncia all’intervento medico, sia escludendo esplicitamente alcune terapie come quelle legate all’alimentazione o all’idratazione forzata, sia per ciò che riguarda le caratteristiche proprie di alcuni interventi. Dunque un passo indietro, una legge che non ci dice che vengono introdotte le direttive anticipate, o testamento biologico, ma ci dice esattamente il contrario: in Italia non c’è il testamento biologico e non ci sarà mai".

CASO MARINO, PESSIMO SEGNALE. PD DISARMATO E COMPLICE – Rodotà: "La sua sostituzione è un pessimo segnale. Marino è stato colui che ha meglio cercato di lavorare in questi anni per introdurre anche nel nostro paese uno strumento civile come il testamento biologico. Un partito politico consapevole dell’importanza del tema, consapevole che si entra in una fase di estrema delicatezza e difficoltà parlamentare avrebbe dovuto imporre al senatore Marino di non abbandonare questa posizione. La storia della persona messa al suo posto è opposta alla sua, tant’è che ha già detto che voterà il progetto di cui stiamo discutendo. Così il Pd alza le mani, arriva a questa discussione sostanzialmente disarmato. Un atteggiamento complice di chi vuole con una finta legge cancellare del tutto il testamento biologico dal nostro ordinamento, ma anche un atteggiamento politicamente suicida, perchè incapace di rappresentare il punto di vista su questo argomento della parte largamente maggioritaria del paese, come dimostrano anche i sondaggi".

21 FEBBRAIO IN PIAZZA PER LA COSTITUZIONE – A proposito della manifestazione del 21 febbraio a Piazza Navona "contro la dittatura oscurantista"- della quale Rodotà è promotore con Lorenza Carlassare, Andrea Camilleri, Furio Colombo, Umberto Eco, Paolo Flores d’Arcais, Margherita Hack e Pancho Pardi, dice: "E’ necessaria perchè in questione non c’è una astratta difesa della Costituzione, ma la difesa della Costituzione in uno dei suoi nuclei essenziali, il principio supremo di laicità; la difesa della Costituzione come baluardo della libertà individuale e della libertà di coscienza di ciascuno di noi".

L’intervista integrale è disponibile su www.micromega.net

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EmiNews 2009

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