6730 Il Pd e la sconfitta: Veltroni riunisce il partito

20090217 11:46:00 redazione-IT

[b]Valdo Spini: "Abbiamo perso la sinistra senza sfondare al centro"[/b]

Ha preso sei punti in meno rispetto al Pdl, 10 rispetto al voto di cinque anni fa. La sconfitta di Renato Soru non è solo un brutto giorno per la Sardegna. È anche il segnale che per il Pd è arrivato il momento di guardarsi dentro. Così, martedì mattina, nella sede nazinale di Largo del Nazareno, a Roma, il segretario Veltroni ha deciso di incontrare subito il coordinamento del partito. A decidere insieme a lui il da farsi, ci sono Pierluigi Bersani, Enrico Letta, Rosy Bindi, Piero Fassino e i capigruppo di Camera e Senato Antonello Soro e Anna Finocchiaro.

Non è il momento di cercare colpevoli, comunque. Ne è convinto il sindaco di Venezia Massimo Cacciari, secondo il quale la responsabilità del fallimento non è «nè di Soru nè di Veltroni: è il Pd nel suo insieme che non va». Per Cacciari si tratta di «un vento nazionale che spira in questo Paese. E il Partito Democratico non è in grado di tenerlo: tutta la leadership del partito – sostiene Cacciari – in questi mesi si sta dimostrando non all’altezza della situazione. Non si affrontano i problemi organizzativi (che ho sottolineato tante volte), non si sviluppa un dibattito politico-strategico all’interno del partito, la dialettica è ancora bloccata sulle vecchie leadership e non si promuovono forze giovani. In questa situazione quanta strada si vuole fare? È evidente – conclude – che finisca così».

Infine, interviene sulla sconfitta – e sulle primarie toscane – anche Valdo Spini, candidato sindaco di Firenze sconfitto da Matteo Renzi: «Abbiamo perso la sinistra senza sfondare al centro. Questo – sostiene Spini – è In rapida sintesi è l’esito ad oggi dell’ operazione Partito democratico, iniziatasi nel 2007. Così si presentava il risultato delle elezioni politiche del 2008 e ancor più drammaticamente si presenta oggi quello delle elezioni regionali in Sardegna. La sinistra ha perso i suoi riferimenti identitari – prosegue Spini -, certo non sufficienti in sè, ma necessari per costruirvi sopra una risposta programmatica e di metodo politico convincente e adatta al momento economico e sociale in cui viviamo. I suoi elettori appaiono disorientati e divisi. Viceversa il PD non appare capace di sfondare al centro, dove anzi Berlusconi registra nuovi successi, come in Sardegna. Speravamo di esserci sbagliati, per il bene del paese e del centrosinistra, quando avevamo ritenuto l’ estinzione dei Ds del tutto prematura e la nascita del PD una ‘fusione a freddò di culture politiche troppo diverse fra loro. Purtroppo non è così».

http://www.unita.it/news/81722/il_pd_e_la_sconfitta_veltroni_riunisce_il_partito

 
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EmiNews 2009

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