6745 USA: Il rilancio dell'economia fra maggioranza ed opposizione

20090218 11:44:00 redazione-IT

di Emanuela Medoro

Quando si chiede agli americani chi è il più grande Presidente nella storia americana, il risultato è un testa a testa fra Ronald Reagan, John Kennedy e Abraham Lincoln. Quest’ultimo ha un forte fascino bipartisan fra gli americani ed è il modello politico dell’attuale Presidente Barack Obama.
B.Obama è già passato alla storia per il semplice fatto di essere il primo uomo di colore ad essere arrivato alla Casa Bianca, vediamolo ora all’opera.
La cosa più urgente oggi negli USA è il rilancio dell’economia. Per questo il Senato ha approvato il pacchetto stimolo per una spesa statale di 787 miliardi di dollari senza il sostegno dei Repubblicani. Il voto, 246 voti favorevoli e 183 contrari, riflette la netta maggioranza dei Democratici e la profonda insoddisfazione dei Repubblicani.

Vediamo un po’, dal nostro punto di vista, lontano sì da Washington, ma fatto con documenti originali pubblicati sulla rete internet che annulla tutte le distanze temporali e spaziali, come si sono espressi gli uni e gli altri.
Il Presidente B. Obama, subito dopo il 20 gennaio, ha annunciato la creazione di Organizing for America, gruppi di sostegno al Presidente che agiscono a livello locale, sparsi per tutto il territorio dell’unione, in una partecipazione al processo politico dal basso verso l’alto, con il fine di rendere noto a tutti gli americani come il piano di rilancio dell’economia, che investe in crescita economica ed in stabilità, avrà influenza sulla loro vita.
Per mettere insieme il piano che possa far fronte alla crisi sono stati consultati i Repubblicani oltre che i Democratici, inoltre è stato assicurato un livello di trasparenza senza precedenti.
In un video diffuso in data 4 febbraio il Presidente ha sottolineato il bisogno di azioni urgenti volte a rimettere in moto l’economia, in modo da non perdere altri milioni di posti di lavoro nell’anno che abbiamo davanti, da dare immediato aiuto alle famiglie ed alle piccole imprese sotto forma di sgravi fiscali così che la gente possa tornare al lavoro, ed aiutare anche le scuole statali affinchè non debbano licenziare gli insegnanti, anzi possano aggiornarli soprattutto in matematica e scienze, le materie che più servono agli scolari.
I provvedimenti per l’economia hanno anche lo scopo di investire in sfide a lungo termine come energia e sanità , mentre nello stesso tempo continuano ad assistere gli americani disoccupati, quelli privi di assicurazione malattia, e quelli che corrono il rischio di perdere la casa.
Insomma, secondo i Democratici, si prevede un effetto positivo per le famiglie e le comunità di tutto il paese.
E adesso vediamo come la pensano i Repubblicani. Il GOP (Grand Old Party) si esprime online con uno scritto firmato da Michel S. Steel, Presidente del Republican National Committee. Secondo lui, al centro di tutto il provvedimento dei Democratici c’è l’idea di una espansione permanente del potere del governo federale, e la redistribuzione della ricchezza. Secondo i Repubblicani, insomma,la cosidetta legge stimolo agisce più per espandere la presenza del governo che per curare l’economia malata dell’America. E quindi il partito repubblicano deve agire in modo da restringere la presenza del governo e creare lavoro nel settore privato, lavoro che non deve svanire appena il danaro pubblico finisce. Questi principi sono considerati le più solide pietre miliari della positiva storia americana.
Per gli stessi motivi John McCain si dice rattristato nel vedere che i Democratici usano la loro maggioranza per sostenere politiche dispendiose e fallite, e quindi considera suo dovere continuare a servire il paese nel Senato e si ricandida per un seggio senatoriale.
Insomma appare chiaro che dal confronto delle due posizioni, quella della maggioranza democratica e quella dell’opposizione repubblicana, esce fuori una bella lezione di amministrazione pubblica, con due punti di vista simili quanto alla realtà dei fatti ed alle finalità, lotta alla disoccupazione e creazione di nuovi posti di lavoro, ma diversi sulla funzione dello stato e sui provvedimenti necessari. Solo i fatti diranno da quale parte stava la ragione e da quale il torto.
Intanto un sondaggio Gallup sulla spesa degli americani, datato 13 febbraio 2008, afferma che la spesa degli americani nei negozi e ristoranti, per la benzina e acquisti online è caduta a picco in confronto a quella di un anno fa nello stesso periodo. La spesa media di 61 dollari al giorno nelle due settimane che terminano l’11 febbraio è scesa del 40% rispetto a quella di 102 dollari al giorno nello stesso periodo di un anno fa
A proposito della difficile crisi dell’economia che sta attraversando il paese e dei provvedimenti per superarla, il Presidente B.Obama in una intervista diffusa su You Tube ha dichiarato di essere fin da ora ben consapevole che gli americani, fra quattro anni o otto anni, daranno un giudizio sulla sua presidenza in base agli effetti del pacchetto stimolo per l’economia, prima di tutto, poi per tutto il resto della sua politica.

emedoro@gmail.com
17 febbraio 2008

 
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EmiNews 2009

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