6742 On. Franco Narducci (PD): interrogazione al MAE su situazione rete consolare in Germania

20090218 14:19:00 redazione-IT

Allarme per la situazione consolare in Germania, che ospita la comunità italiana più consistente fuori dai confini nazionali. Questo il punto cruciale dell’interrogazione a risposta immediata presentata oggi al Ministero degli Affari Esteri dall’On. Franco Narducci, Vice Presidente della Commissione Esteri.

“La presenza delle attuali sedi consolari riveste un significato di particolare importanza”, afferma Narducci, sottolineando le “difficoltà che si rilevano nel processo d’integrazione dei nostri connazionali, di cui è testimonianza a lungo analizzata il non facile inserimento dei nostri ragazzi nel selettivo sistema d’istruzione tedesco, ma anche la percentuale di disoccupati italiani in rapporto alle cifre della nostra presenza e all’analogo tasso di disoccupazione di altre comunità etniche sul numero complessivo di disoccupati”.

Anche in Germania si fanno sentire gli effetti della crisi sull’economia reale, che “ha colpito con forza il settore dell’industria automobilistica e meccanica, in cui si registra una forte presenza di nostri connazionali occupati”.

“La rete diplomatico-consolare italiana in Europa ha subito in questi ultimi anni una notevole riduzione degli organici e la chiusura di alcune sedi come Berna, Madrid e Chambery, nonché una riduzione drastica delle risorse finanziarie occorrenti al funzionamento della rete stessa”, prosegue l’interrogazione. Chiusure alle quali “ha corrisposto il potenziamento di alcune sedi”, soprattutto in paesi che in prospettiva rivestono importanza strategica sul piano dello sviluppo economico. Si è già conclusa, prosegue Narducci, “la terza fase della ristrutturazione della rete consolare, messa in atto ai sensi del disposto del comma 404 della Legge Finanziaria 2007 e una nuova fase di chiusure risulterebbe letale”.

Al riguardo Narducci segnala chge il Comitato dei Presidenti dei Comites, riunito a Stoccarda il 7 e 8 febbraio scorso, si è rivolto al MAE “per scongiurare la paventata chiusura di altre sedi consolari e sollecitare una reale chiarezza nelle informazioni inviate, tra l’altro, alle sedi stesse. Si parla infatti sempre più apertamente della chiusura delle sedi consolari di Norimberga, Hannover e Saarbrücken, un passo che costituirebbe un grave danno per i nostri connazionali viste le distanze geografica che separano le città dove vivono le nostre comunità e l’assenza di riferimenti normativi, essendosi conclusa la terza fase della ristrutturazione prevista dalla succitata legge finanziaria”.

La denuncia è chiara: i nostri concittadini “hanno bisogno della presenza dell’Italia anche attraverso le funzioni attribuite all’istituto consolare sia nel suo operare per la realizzazione di obiettivi socio-economici sia di quelli tecnico-amministrativi”. Inoltre Narducci segnala che “non si è ancora provveduto a sostituire il Console Generale di Hannover, andato in pensione, né si hanno notizie sicure al riguardo”. E Hannover riveste un ruolo di fondamentale importanza, sia dal punto di vista economico che sociale, nei raporti Italia-Germania.

“Le stesse autorità tedesche – in Sassonia per bocca di Christian Wulff, Presidente del Consiglio dei Ministri – sono intervenute, sollecitate dai nostri connazionali, nel dibattito sulla eventuale chiusura di nostre sedi consolari esprimendo sorpresa e assicurando il loro impegno nell’ambito dei rapporti tra nazioni”, conclude Franco Narducci.

Roma, 17 febbraio 2009

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Franco Narducci
Camera dei Deputati, Roma

 
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EmiNews 2009

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