6773 ROMA, Piazza Franese: "Per la vita contro la tortura di Stato"

20090221 12:05:00 redazione-IT

[b]- I DETTAGLI DELLA MANIFESTAZIONE DI SABATO A PIAZZA FARNESE
– Maria Bonafede, pastora valdese, e Daniele Garrone, teologo valdese, aderiscono alla manifestazione di sabato contro la tortura di stato
– Fine vita, Tabucchi: ddl governo è sequestro di stato del nostro corpo. Intervenga l’Europa[/b]

La manifestazione “Sì al testamento biologico, no alla tortura di Stato” è confermata domani con inizio alle 15 a piazza Farnese a Roma. Alle 17/17.30 interverrà per collegamento telefonico Beppino Englaro. Dal palco interverranno Mina Welby, il decano della facoltà teologica valdese Daniele Garrone, dom Giovanni Franzoni per le comunità cristiane di base, Dacia Maraini, Lidia Ravera, il direttore del Manifesto Gabriele Polo, un medico impegnato nelle cure palliative per i malati terminali, Emma Bonino, e alcuni dei promotori dell’appello che è all’origine della manifestazione: Andrea Camilleri, Furio Colombo, Paolo Flores d’Arcais, Pancho Pardi e Stefano Rodotà.
Italia dei valori, Rifondazione comunista, Sinistra democratica, Partito radicale, hanno aderito alla manifestazione invitando i loro militanti a partecipare, ma senza bandiere di partito, come chiesto dagli organizzatori.

I DETTAGLI DELLA MANIFESTAZIONE DI SABATO 21 Febbraio A PIAZZA FARNESE

La manifestazione “Sì al testamento biologico, no alla tortura di Stato” è confermata domani con inizio alle 15 a piazza Farnese a Roma. Alle 17/17.30 interverrà per collegamento telefonico Beppino Englaro. Dal palco interverranno Mina Welby, il decano della facoltà teologica valdese Daniele Garrone, dom Giovanni Franzoni per le comunità cristiane di base, Dacia Maraini, Lidia Ravera, il direttore del Manifesto Gabriele Polo, un medico impegnato nelle cure palliative per i malati terminali, Emma Bonino, e alcuni dei promotori dell’appello che è all’origine della manifestazione: Andrea Camilleri, Furio Colombo, Paolo Flores d’Arcais, Pancho Pardi e Stefano Rodotà.
Italia dei valori, Rifondazione comunista, Sinistra democratica, Partito radicale, hanno aderito alla manifestazione invitando i loro militanti a partecipare, ma senza bandiere di partito, come chiesto dagli organizzatori.
L’Italia dei valori ha messo a disposizione le sue strutture tecniche e tutte le sue risorse per la realizzazione del palco e i problemi logistici e organizzativi, e Antonio Di Pietro sarà presente ma ha chiesto di non prendere la parola, proprio in nome dello spirito di servizio verso una iniziativa autonoma della società civile con cui il suo partito ha fornito il suo apporto.

A seguire, un documento della Federazione Cure Palliative, che sarà letto domani durante la manifestazione, e il comunicato stampa di Di Pietro.

Federazione cure palliative: il ddl Calabrò andrebbe ad aggravare inutilmente le sofferenze dei malati
La Federazione cure palliative (62 organizzazioni non profit operanti su tutto il territorio nazionale, che sostengono gli oltre 2000 operatori di questo settore) vuole evidenziare il grave pericolo contenuto nel disegno di legge sulle dichiarazioni anticipate di volontà che ieri ha ottenuto il via libera in Commissione Sanità al Senato.
Da 30 anni, ogni anno questo grande movimento risponde ai bisogni quotidiani di 200 mila persone e delle loro famiglie, dando sollievo al dolore e a tutti gli altri sintomi fisici, psicologici, sociali e spirituali che provocano sofferenza, aiutando il paziente a vivere quanto più attivamente possibile fino alla fine, sostenendo quindi la vita e la sua qualità, non affrettando né posponendo la morte, ma guardando a essa come a un processo naturale.
Alla luce di questi principi irrinunciabili sentiamo il dovere di evidenziare che, se dovesse essere approvata una legge che esplicitamente ed indiscriminatamente impone l’idratazione e la nutrizione artificiale per tutti i malati (art. 5 comma 6), ci troveremmo di fronte a tale obbligo anche per le persone che vivono una fase di inevitabile e prossima terminalità. Per loro non si tratta di non iniziare o sospendere una terapia, ma di accompagnarli a una fine dignitosa con tutti gli strumenti che la medicina oggi offre. Nell’accompagnamento del processo di morte naturale, per evidenti cause cliniche, il malato non è più in grado di ricevere acqua e cibo, è il corpo stesso della persona che sta vivendo l’ultimo periodo della sua vita che non sente più il bisogno di mangiare e bere, come sa bene chiunque abbia assistito alla fine di una persona cara.
Imporre per legge nutrizione e idratazione artificiale ai malati terminali rischia di peggiorare la loro qualità di vita che noi siamo chiamati a migliorare, accompagnandoli fino alla fine.
Ci appelliamo dunque al Parlamento perché sappia ricondurre al necessario equilibrio la legge in discussione, consentendo agli operatori le cure necessarie e adeguate a tutti i cittadini.
Milano, 20 febbraio 2009

Di Pietro: “Per la vita e contro la tortura di Stato”
Domani, sabato 21 febbraio alle 15, saremo in piazza Farnese a Roma per la manifestazione, promossa da Micromega, ‘Per la vita e contro la tortura di Stato’.
L’Italia dei Valori ritorna in piazza e lo fa senza bandiere, né simbolo di partito perché questa è una battaglia che non ha colore e perché mai come in questo momento è necessario fare squadra. Su questo tema non deve esistere distinzione tra cattolici e laici: il diritto ad una vita dignitosa appartiene a tutti, così come il diritto ad avere una morte dignitosa. Non siamo solo noi a dirlo (perché sarebbe poca cosa), ma in modo più solenne lo hanno già affermato Paolo VI e Giovanni Paolo II.
Provo ancora vergogna per la brutta pagina scritta da molti politici su questa materia proprio negli ultimi giorni di vita di Eluana Englaro. E’ stato uno spettacolo poco edificante che ha offeso tutti i cittadini e, in primis, proprio Eluana e le tante persone che oggi sono nella sua stessa situazione. Anche noi domani porteremo in quella piazza la nostra testimonianza, anche noi vogliamo continuare a batterci e a lottare.
Vogliamo una legge sul testamento biologico che rispetti la libertà di coscienza e, nel caso questo non accadesse, proporremo un referendum dando ai cittadini la possibilità di scegliere.
L’appuntamento è per domani alle 15 a Roma.
Antonio Di Pietro
Roma, 20 febbraio 2009

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Maria Bonafede, pastora valdese, e Daniele Garrone, teologo valdese, aderiscono alla manifestazione di sabato contro la tortura di stato

Maria Bonafede, pastora valdese, e Daniele Garrone, Decano della Facoltà valdese di teologia di Roma, hanno dato la loro adesione alla manifestazione "Sì alla vita, no alla tortura di Stato", che si svolgerà a Roma sabato 21 febbraio a Roma in piazza Farnese.
Daniele Garrone, che prenderà anche la parola dal palco, ha rilasciato a MicroMega la seguente dichiarazione:
"Aderisco alla manifestazione del 21 febbraio perché non voglio che il diritto di rifiutare cure mediche – come sono ad es. l’alimentazione e l’idratazione forzata – sancito dalla Costituzione sia piegato ad una particolare concezione religiosa che invece pretende di valere come norma, fondamento e Verità per tutti. Sostengo che questa mia/nostra rivendicazione è più giusta di quella del cosiddetto “popolo della vita” e delle gerarchie romane, perché la libertà che io rivendico per me non coarta quella altrui di decidere per se in senso opposto, mentre la posizione cosiddetta della Vita obbliga me ed altri a vivere e morire come altri ha sancito, al posto mio, in nome della sua verità. Come credente voglio vivere e morire sottomesso solo al mio Signore, che non mi inchioda ad un legge, ma mi dona la sua compassione, e voglio camminare con la schiena dritta e a testa alta, cioè da adulto responsabile, di fronte a chi vuole legiferare anche per me, e che in nome di Dio si erge a mio tutore."

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Fine vita, Tabucchi: ddl governo è sequestro di stato del nostro corpo. Intervenga l’Europa

"Una legge profondamente illiberale e antidemocratica, perchè è fondata sul sequestro del nostro corpo, ciò che ci appartiene di più al mondo." E’ il giudizio di Antonio Tabucchi sulla proposta di legge del governo sul testamento biologico. "Un principio basilare delle democrazie occidentali – spiega lo scrittore in un intervento su MicroMega.net – è la proprietà privata. Che il nostro corpo, vale a dire la proprietà più alta di cui disponiamo, diventi proprietà dello stato fa pensare a certe leggi dei regimi comunisti più feroci: lo stalinismo, il regime di Ceausescu, il regime dei Khmer rossi."

Il vaticano è autore di illegittime intrusioni nello leggi italiano, – continua Tabucchi – questo stato extraeuropeo situato nel cuore del nostro paese non oserebbe mai entrare così prepotentemente nelle leggi di altri stati europei, la Francia, la Germania, l’Olanda. C’è una specificità di intervento mirata all’Italia da parte del vaticano che mi sembra diventata intollerabile e alla quale i cittadini italiani devono mettere fine agendo di fronte al Consiglio d’Europa.

Tabucchi dichiara poi la sua adesione alla manifestazione "Sì alla vita, no alla tortura di stato" di domani, sabato 21 febbraio, in Piazza Farnese a Roma. Ma avverte: "Credo che non sia sufficiente manifestare a casa nostra. E’ ora che delle macroscopiche irregolarità italiane che tutti sappiamo, quelle che destabilizzano la nostra costituzone, si faccia carico la comunità europea. Se il Consiglio d’Europa obbliga i paesi del cosiddetto blocco dell’est a cambiare le leggi illiberali dei precedenti regimi per poter entrare nhlla Comunità europea, non si veda perchè permetta all’Italia di cambiare le proprie leggi, liberali e democratiche, in direzione di certe leggi che appartenevano ai regimi comunisti.

E’ dunque ora – conclude Tabucchi – che l’Europa si assuma le responsabilità di ciò che sta accadendo in uno dei suoi principali stati membri e che si erga ad arbitro e giudice di una situazione che per la sua gravità mette in dubbio gli stessi principi su cui la Comunità europea si fonda."

L’intervento integrale su www.micromega.net

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www.micromega.net

 
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EmiNews 2009

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