6785 LA LOTTA DI LAVORATORI E PENSIONATI SI ESTENDE IN TUTTA EUROPA

20090223 11:14:00 redazione-IT

A Parigi, Roma, Londra, Bruxelles, Berlino, Madrid… la mobilitazione sindacale di pensionati e lavoratori.
LA LOTTA DI LAVORATORI E PENSIONATI SI ESTENDE IN TUTTA EUROPA

Dopo lo sciopero del 29 gennaio in Francia si prepara un nuovo sciopero generale per il 19 marzo. In Italia il 13 febbraio hanno iniziato i metalmeccanici e i pubblici dipendenti, il 5 marzo sarà la volta dei pensionati e il 4 aprile sarà tutta la Cgil a manifestare a Roma. A Londra il 6 aprile toccherà ai pensionati inglesi scendere in piazza per pensioni decenti… e così un po’ dovunque. Un’ondata di scioperi e manifestazioni che sta scuotendo il vecchio continente, in quanto nessun Paese è risparmiato dalla crisi e nessuno può sentirsi al sicuro. Secondo la Confederazione Europea dei Sindacati (Ces) saranno infatti tra i 5 e i 6 milioni i posti di lavoro realmente persi in Europa nel 2009. Una situazione drammatica che la Ces analizzerà a Bruxelles ai primi di marzo nella Conferenza sull’occupazione, mentre già si preparano per il mese di maggio grandi manifestazioni a Berlino, Bruxelles e Madrid, a cui la Ferpa parteciperà con i suoi pensionati.

Ma se i Governi di tutta Europa convocano sindacati e opposizioni per cercare, attraverso uno sforzo comune, di far fronte a quella che è la crisi economia più grave dal dopoguerra, in Italia il Governo di Belusconi fomenta rotture e divisioni. E, nonostante una storia recente abbia dimostrato l’inutilità degli accordi separati, ancora una volta si è lasciato alla sola Cgil l’onere di rappresentare con la lotta i problemi e le difficili condizioni di vita di lavoratori e pensionati.

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Il 5 marzo e il 4 aprile le manifestazioni Spi e Cgil

DAI PENSIONATI ITALIANI ALL’ESTEROIL SOSTEGNO ALLE LOTTE DI SPI E CGIL

I pesanti tagli fatti dal Governo Berlusconi con la Finanziaria 2009, che hanno ridotto di oltre la metà i fondi destinati agli italiani residenti fuori dal nostro Paese, stanno pesando sulle spalle delle comunità italiane all’estero, in particolare sulle aree più anziane e in difficoltà. I Consoli che, pur con molti problemi, riuscivano a far fronte ai bisogni più urgenti e immediati di chi non aveva di che curarsi, oggi allargano le braccia desolati. Le scuole italiane che in tutto il mondo insegnavano la lingua dei padri a figli e nipoti di emigranti, ma anche agli studenti locali, chiudono e licenziano gli insegnati. Le risorse che arrivano dall’Italia non bastano più neanche alle spese correnti delle sedi consolari, mettendo pesantemente a repentaglio non solo i servizi per gli italiani residenti all’estero, ma la stessa immagine del nostro Paese nel mondo. E in Italia le cose non vanno meglio. I tagli indiscriminati e l’assenza di un’idea organica per far fronte alla crisi, si accompagnano alla politica dei bonus e della social card, interventi marginali, elargiti come elemosine, che non riconoscono i diritti del lavoro e di cittadinanza, ma consegnano i pensionati e anziani che li ricevono alle umilianti condizioni di esibire una specie di “libretto dei poveri”. Nasce in questo contesto la partecipazione convinta e motivata, alle manifestazioni promosse dallo Spi e dalla Cgil, dei pensionati italiani all’estero, che, anche se non fisicamente presenti nei cortei che sfileranno a Roma, si sentono partecipi di un sindacalismo sempre più internazionale, coscienti che di fronte ad una crisi globale non possono esserci risposte parziali. I nostri emigranti non sono infatti altra cosa rispetto al movimento sindacale italiano e internazionale, ma una sua parte significativa, protagonisti di una storia che li ha visti, in paesi lontani e diversi dal nostro, affermare con il loro lavoro i valori di solidarietà e internazionalismo della Cgil.

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Fare tanto con poco. Quando le buone idee diventano progetti concreti.

DALLA GARBATELLA A BRUXELLES: Il progetto “Nonni in Internet” sbarca in Europa

E’ partito pochi anni fa da Roma, quartiere Garbatella, il progetto “Nonni su Internet”, giunto alla fine del 2008 alla sua settima edizione. Un’idea in sé originale, economica e concreta, basata sull’intuizione di avvicinare gli anziani all’uso delle nuove tecnologie attraverso i loro potenziali nipoti, scolari e studenti.Un progetto che nella sola capitale ha già visto “laurearsi” in Internet più di 6.000 anziani, assistiti da tremila tutor-studenti e 400 docenti, in corsi di formazione all’uso del computer tenuti in oltre 110 centri sociali e scuole. Oggi il progetto, a cui partecipa anche la Ferpa, è diventato progetto europeo ed è già stato assunto a livello nazionale dal Governo irlandese per colmare il divario che vede il 99% dei suoi giovani dai 16 ai 18 anni usare Internet, a fronte del 25% degli over 65.Per capire il successo di questo progetto bisogna aver presente i profondi cambiamenti intervenuti nelle società moderne e nell’occidente in particolare. Fino al secolo scorso in tutte le società l’anziano era una figura considerata e rispettata, in quanto gli veniva riconosciuta una scienza e una competenza che derivavano dall’esperienza di vita. Nella società contadina erano gli anziani a prevedere il tempo, a dettare i tempi della semina e del raccolto, così come nella società industriale era l’operaio più anziano ad avere l’occhio e la manualità per intervenire nel processo produttivo. Oggi non è più così. I computer elaborano informazioni e diagrammi che vanno interpretati e gestiti, mentre la strumentazione, anche quella domestica, è sempre più informatizzata e robotizzata. La persona pensionata e anziana da tutto questo è tagliata fuori, la sua esperienza di vita non serve più e guarda sospettosa e intimorita il nipote maneggiare aggeggi tecnologici sempre più sofisticati.Ecco: il progetto “Nonni in Internet” lancia un ponte tra le due generazioni, mette a contatto anziani e nipoti, in un ambiente solidale e di scambio. Così che anche gli scolari delle elementari possono insegnare ai nonni i primi rudimenti per accendere un computer e navigare in internet, mentre gli studenti delle medie e dei licei possono gradualmente accompagnarli verso livelli più alti di utilizzo dello strumento. E tutti imparano, perché anche per i ragazzi non c’è come nell’insegnare che apprendono, mentre i nonni scoprono nuove relazioni e le straordinarie opportunità che il computer può offrire.Ma non solo. Alla scuola Armellini della Garbatella, che dispone di un laboratorio di informatica, sono stati portati centinaia di computer dimessi dalle grandi aziende (nell’ambito della campagna “Non mi buttare. Al Centro Anziani c’è post@ per me”) che gli studenti con i loro insegnati hanno provveduto a riparare, consegnando i primi 168 Pc a settanta centri anziani di Roma e provincia.

 
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EmiNews 2009

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