6861 I NATI ALL'ESTERO POSSONO OTTENERE LA CITTADINANZA ANCHE SE NESSUNO DEI GENITORI E' ITALIANO

20090304 13:13:00 redazione-IT

Sensazionale sentenza della Corte di Cassazione: cittadinanza possibile anche se si è nipoti di una nonna o una bisnonna italiana

I nati all’estero possono diventare cittadini italiani anche se nessuno dei genitori lo era. Lo ha stabilito la Corte di Cassazione con una sentenza che rappresenta una vera e propria rivoluzione del diritto a diventare cittadini italiani. La Cassazione ha stabilito che basta trovare in famiglia una nonna o una bisnonna italiana anche se la sua cittadinanza era stata cancellata delle leggi che fino al 1948 prevedevano la perdita dell’ "italianità" per tutte le emigrate che sposavano cittadini stranieri.

Le sezioni unite civili della Cassazione, hanno accolto il ricorso di Mariam E., una signora nata al Cairo nel 1962, nipote di un’italiana che all’inizio del 1900 aveva perso la cittadinanza per aver sposato un egiziano.

Secondo la Suprema Corte, "la titolarita’ della cittadinanza italiana va riconosciuta in sede giudiziaria, indipendentemente dalle dichiarazioni rese dall’interessata, alla donna che l’ha perduta per essere coniugata con cittadino straniero anteriormente al 1 gennaio 1948, in quanto la perdita senza la volonta’ della titolare della cittadinanza e’ effetto perdurante, dopo la data indicata, della norma incostituzionale, effetto che contrasta con il principio della parita’ dei sessi e della eguaglianza giuridica e morale dei coniugi". La nonna di Mariam E., Angelina C., unitasi in matrimonio con un egiziano, aveva perso la cittadinanza italiana per una legge del 1912. Una norma che si applicava solo alle donne e che e’ stata cancellata dalla Consulta che l’ha bollata come discriminatoria. Nel 1942, al Cairo nasceva Edward, il papa’ di Mariam, cittadino egiziano perche’ mamma Angelina non era piu’ italiana. Sessant’anni dopo la figlia di Edward inizia la battaglia giudiziaria e nel 2003 cita in giudizio il Viminale che aveva rifiutato di riconoscerla come cittadina italiana. Per due gradi di giudizio (Tribunale e Corte appello di Roma) a Mariam E. non danno ragione ma ora la Cassazione ha accolto il suo ricorso. Scrivono i supremi giudici che "gli effetti prodotti da una legge ingiusta vengono meno, anche in caso di morte degli ascendenti, con la cessazione dell’efficacia di tale legge". Dunque, "riacquista la cittadinanza italiana dal 1 gennaio 1948 anche il figlio di una donna nato prima di tale data e nel vigore della legge 255 del 1912, determinando il rapportto di filiazione, dopo l’entrata in vigore della Costituzione, la trasmissione a lui dello stato di cittadino, che gli sarebbe spettato di diritto senza la legge discriminatoria; da quest’ultimo quindi lo stato, per il rapporto di paternita’, deve trasmettersi a Mariam E.".

http://www.litaliano.it/index.php?option=com_content&view=article&id=483:i-nati-allestero-possono-ottenere-la-cittadinanza-anche-se-nessuno-dei-genitori-e-italiano&catid=1:ultime&Itemid=29

 
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EmiNews 2009

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