20090304 19:26:00 redazione-IT
LUM – Libera Università Metropolitana, 2009
[Esc, atelier occupato, via dei Reti 15 – Roma]
Ritorno al futuro: frammenti di tempo nel mondo in crisi
Come nei versi di Borges, il pensiero del tempo torna sempre, ogni volta, ad aggredirci. Ma dal momento che -per fortuna! -tale pensiero si presenta con discontinuità, noi per lo più ci arrabattiamo. Nella forma di una materia preziosissima così facile a perdersi, il tempo ci mette alle strette, ci inchioda al presente -si cresce e si impara -e ci obbliga a spericolate evoluzioni economiche: molto spesso corsa contro il tempo, la lotta ci impone di guadagnare tempo. Ma è davvero soltanto così che prendiamo confidenza con la nostra questione, con inattesa e drastica irruzione nel quotidiano? Il tempo lo possiamo solamente subire? Oppure può essere qualcosa di più, qualcosa di differente dal nostro più ostinato ostacolo, benché rimanga un’irrinunciabile passione?
Seguire il filo del tempo, proporne il tema, ci sembra come una corsa ad ostacoli in cui ci imbattiamo negli intrecci di questa storia: storia del pensiero e delle scienze. Solo che ci troviamo in imbarazzo, quando ci accorgiamo che queste si sviluppano, si evolvono, insomma crescono proprio nel tempo!
Imbarazzati quindi nel tentativo di avviare un discorso sul tempo, ci scontriamo con la difficoltà di conquistare l’incipit, e non a caso, in quanto questa difficoltà ènaturalmente inerente al tema, o alla materia, che singolarmente coincidono: il tempo probabilmente lo si può prendere solo per la coda. Dobbiamo dunque ben posizionarci per l’agguato.
Difficile cominciare, difficile anche scegliere i nodi in cui declinare il problema "tempo": quello della produzione sociale, della cooperazione, quello della vita e degli affetti. E d’altra parte come lo afferriamo il tempo immersi in una contemporaneità sempre più precarizzata? Quale spazio riusciamo a strappare per la nostra immaginazione?
In questo contesto il tema della temporalità suona come un esplicito invito a un confronto con la dimensione del futuro, un futuro che oggi, però, si presenta senza avvenire. Ma questo non inibisce l’indagine, mentre induce invece a rovesciare l’approccio usuale, tranquillizzante in fin dei conti, proponendo un compito presente: interrogare il futuro, il nostroavvenire, per comprendere il passato.
Un simile rovesciamento ci consegna anche la priorità di un ragionamento sull’attività temporale (sul progetto quindi), chiedendoci se è possibile, se lo è stato perlomeno, produrreil tempoa partire dalla prassi, dal conflitto, dall’esperienza dei movimenti. Sotto l’aspetto pratico allora scopriamo un tempo prolifico -più tempi quindi -indomabile e incommensurabile per natura, che però è nel mirino dei continui tentativi di recupero governamentale, trovandosi polverizzato: viviamo quotidianamente nel tempo-ritardo, in perenne debito, nel tempo-lavoro travolto dalle trasformazioni delle modalità (biopolitiche) dello sfruttamento capitalistico.
La forma seminariale su cui intendiamo lavorare e che proponiamo, infine, ci offre la possibilità di incrociare la riflessione contemporanea che anche le cosiddette "scienze dure" portano avanti da sempre rivolgendosi all’osservazione del mondo naturale, fisico, delle stelle e delle orbite, tentando di strappare al tempo il suo segreto. La virtù del confronto che avviamo dovrebbe essere perciò questa: rimontare la frantumazione dei tempi con l’autonomia della produzione e del conflitto, fino a provocare l’infrazione della logica della scarsità, che trova nella gestione del tempo (basti pensare alla scansione festa-lavoro) la sua applicazione più favorevole e potente. Sono questi i termini di un’interrogazione che nasce dall’esigenza di fronteggiare un attacco portato direttamente all’incommensurabilità del tempo della produzione dei saperi: è una questione di ritmo, di slancio, il tempo dello sprint.
Programma 2009
[tutti gli incontri si svolgeranno a Esc, a partire dalle ore 17; controllare sempre il sito www.escatelier.net per avere conferma delle date]
I incontro
venerdì 6 marzo
Judith Revel – Il futuro nei movimenti. Tempo, evento, rottura
II incontro
sabato 21 marzo
Paolo Virno – Regresso all’infinito e decisione
III incontro
venerdì 3 aprile
Gianni Giannoli – Tempo della scienza, tempo sociale
IV incontro
venerdì 8 maggio
Augusto Illuminati – Il tempo, oltre la dialettica servo-padrone
V incontro
venerdì 15 maggio
Toni Negri – Kairòs e produzione del comune
VI incontro
venerdì 22 maggio
Paolo Vinci – Tempo, storia e messianesimo
VII incontro
venerdì 29 maggio
Christian Marazzi – Crisi economia e categorie temporali
VIII incontro
data da definire
Stefano Boeri – Tempo e spazio metropolitano
Info: www.escatelier.net; +39 06/97612244
www.escatelier.net
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EmiNews 2009
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