6884 Crisi in Italia: in due mesi 370mila disoccupati

20090310 18:11:00 redazione-IT

[b]Crisi, l’allarme di Epifani[/b]

Tra gennaio e febbraio 370.561 lavoratori hanno perso il posto di lavoro e hanno presentato all’Inps la domanda di indennità di disoccupazione, 116.983 in più rispetto allo stesso periodo dello scorso anno pari ad un più46,13%. Secondo l’Ansa, tali richieste comprendono l’indennità ordinaria, speciale e con i requisiti ridotti.

E per il futuro andrà anche peggio. Per la prima volta dalla fine della seconda guerra mondiale nel 2009 potrebbe non esserci crescita a livello, mondiale ma un calo del Pil globale. Lo ha affermato il direttore generale del Fondo monetario internazionale, Dominique Strauss-Kahn, in un discorso pronunciato a Dar es Salaam (Tanzania) dove sono riuniti i ministri delle Finanze e i governatori delle banche centrali dei 53 Paesi africani per tentare di prospettare strategie anticrisi per il continente. Il mondo, ha detto Strauss-Kahn, «è in grande recessione».
[b]

Il premier Silvio Berlusconi aveva parlato di crisi "non tragica", ma martedì intervendo all’assemblea dei capigruppo del Pdl a Roma, ci ripensa. E annuncia che in caso di "aggrvamento della crisi, una soluzione c’è: la cassa integrazione per tutti, ricordando che «il governo ha trovato nove miliardi di euro, 18 mila miliardi di vecchie lire, per garantire coloro che perdono il lavoro». A dimostrazione che il governo non sa come fronteggiare il problema, se non con rimedi estremi per i lavoratori e per l’economia.

«Se si pretende di affrontare la crisi senza mettere un euro nuovo non se ne viene fuori». Lo ha detto il responsabile economico del Pd, Pier Luigi Bersani, interpellato, a margine di una riunione del gruppo del Pd sul federalismo fiscale, sugli ultimi dati allarmanti sulla crisi provenienti dall’Europa. «Suggerirei – ha detto Bersani – di non interrogare tutti i giorni la sfera di cristallo perchè il bel tempo non si vede, ma di concentrarci piuttosto sulle cose da fare non tanto per risolvere, ma quantomeno per fronteggiare la crisi. Preferirei che la nostra discussione politica si concentrasse su cosa fare».

Bersani ha quindi riassunto le proposte avanzate dal Pd su ammortizzatori sociali, liquidità per le piccole e medie imprese e l’apertura di cantieri locali. «Se si pretende di affrontare la crisi senza mettere un euro nuovo non se ne viene fuori». Riguardo, infine al piano casa, Bersani ha avvertito: «bisogna prestare attenzione a cosa si mette in moto, perchè se si continuano ad abbassare le asticelle non se ne viene fuori».

__________________

Crisi, l’allarme di Epifani

Il numero uno della Cgil, Guglielmo Epifani, torna ad esprimere preoccupazione per la crisi economica in atto: «Nessuno è in condizione di capire quello che succede, si fanno solo ipotesi». Epifani è comunque convinto che «il 2009 sarà molto pesante e il 2010 sarà condizionato dal 2009». «Vediamo cosa succede – ha aggiunto parlando al termine di un incontro sulla "sfida climatica" organizzato con Legambiente – e se alla fine del 2010 si rivedrà un po’ di luce per il Paese, le aziende e i lavoratori».
Epifani, durante l’intervento nel corso dell’incontro, ha sottolineato l’importanza di centrare due obiettivi se si vuole far «crescere» il Paese: «allargare il fronte con il sindacato» ed in particolare con Cisl e Uil «per rivolgerci in modo unitario alle istituzioni» ed «aprire tavoli di confronto con il mondo delle imprese, lavorando su quello che unisce, non su quello che divide».

Insomma serve «una modalità diversa per affrontare le questioni e non solo quando ci sono le emergenze: una modalità (di confronto) permanente per recuperare anche in Italia il ritardo che c’è». Questo anche perchè la situazione – secondo Epifani – è allarmante: «sono un po’ spaventato vedo nel paese con troppa rapidità salire ed inabissarsi dei movimenti». Un paese «spaventato che si concentra sempre di più nella responsabilità di pochi. Se non guardiamo con attenzione alla coltre di silenzio nella quale il paese si è precipitato – aggiunge – diamo una delega a chi decide e finiamo per assecondare l’idea che si può decidere sui cittadini senza che i cittadini siano attori» di questo processo«. Per questo aprire dei tavoli di confronto »può essere l’occasione per il cambiamento«.

__________________

www.unita.it

 
6884-crisi-in-italia-in-due-mesi-370mila-disoccupati

7615
EmiNews 2009

Views: 0

AIUTACI AD INFORMARE I CITTADINI EMIGRATI E IMMIGRATI

Lascia il primo commento

Lascia un commento

L'indirizzo email non sarà pubblicato.


*


Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.