6951 EDUCAZIONE: APPELLO PER UN CONTRO SUMMIT A LOVANIO

20090324 16:27:00 redazione-IT

Il peggior nemico del sapere non e’ l’ignoranza ma l’illusione di sapere.

E’ la crisi, ecco la frase piu ripetuta negli ultimi mesi. Una crisi econoomica attraversa la societa’, ma la crisi e’ anche sociale, culturale, ambientale, in una parola e’ una crisi generale. L’implosione del sistema economico e finanziario e’ usata per accelerare la mercatizzazione delle nostre vite, dei beni e dei servizi pubblici, ma noi non siamo stupidi.
In Grecia i giovani e i lavoratori sono insorti in tutti gli spazi pubblici contro il loro governo corrotto e le sue riforme liberiste. In Spagna non si conta piu’ il numero di facolta’ occupate negli ultimi anni, mobilitati
contro il processo di Bologna.
In Italia da piu’ di tre mesi il mondo dell’eduicaizone e’ in rivolta e le facolta’ costruiscono giorno dopo giorno un’altra riforma del sistema universitario. In Francia i liceali gli insegnanti e i ricercatori manifestano contro le riforme governative del sistema educativo, come gli
studenti manifestarono l’anno scorso contro la legge di autonomia delle universita’.

Dalla Germania e’ stata lanciata l’idea di una settimana globale di azione
che metta al centro il tema dell’educazione.
Tutte queste mobilitazioni si oppongono a delle riforme che non sono ne’
settoriali ne’ nazionali ma sono il perseguimento delle logiche neoliberiste
imposte su scala mondiale Si assiste a una privatizzazione selvaggia
dell’istruzione e all’asservimento dell’insegnamento superiore al potere
economico.
I movimenti debordano largamente il quadro universitario e il mondo
dell’educazione. Le barriere mentali, fisiche e tecniche che i governanti
costruiscono coscientemente a colpi di manganello e di fumisterie mediatiche
non sono che lo strumento per restringere le liberta’, l’emancipazione le
nostre aspirazioni. Ci stiamo unendo poco alla volta nella stessa direzione
una opposizione radicale contro la sottomissione al profitto dei beni
comuni.

Vogliamo fare delle universita’ dei luoghi di incontro, di sapere libero ed
emancipatore. L’educazione e’ indissociabile dalla socializzazione.
Le misure politiche che mirano a riformare in senso privatista il sistema
dell’educazione si iscrivono nel processo di Bologna adottato nel 1999 dai
governanti degli stati europei.

Il 28 e 29 aprile a Louvain La Neuve in Belgio si riunisce, come ogni due
anni, la conferenza ministeriale che deve valutare i progressi compiuti e le
nuove misure da mettere in funzione per fare il punto sulle riforme
universitarie gia’ iniziate e quelle da mettere in opera.
Hanno chiesto unparere agli studenti, agli insegnanti e ai ricercatori, al
personale delle universit’, ai lavoratori d’Europa?
Oltre ai ministrei dell’educazione saranno presenti come membri consultivi
Business Europa (organizzazione padronale europea) e l’ESU (Unione
studentesca europea) per fare il bilancio di questo processo.

AGIAMO ADESSO. L’istruzione e’ come la liberta’, non si concede, si prende.
INCONTRIAMOCI A LOUVAIN.
I potenti di tutta Europa si riuniscono per parlare della nostra educazione,
del nostro futuro e noi non potremo mancare all’appuntamento.
E’ un’occasione unica per contestare questo processo per unire le
mobilitazioni locali inun’ottica che superi le frontiere nazionali, per
cominciare a costruire
e condividere un sapere che sia lontano da ogni logica economica, e che sia
libero e accessibile a tutti.
CHIAMIAMO le assemblee generali, i movimenti, le facolta’, i collettivi, le
organizzazioni sindacali e politiche e tutte le persone aun contro summit
europeo.
Chiediamo inoltre che questo appello circoli in tutte le assemblee e i
coordinamenti nelle facolta’ occupate e in tutti i luoghi in cui si svolge
il lavoro dell’educazione.

www.louvain2009.com

 
6951-educazione-appello-per-un-contro-summit-a-lovanio

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EmiNews 2009

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