6947 MADE IN ITALY: I PRODOTTI BIO ESCONO DAL GHETTO

20090324 13:30:00 redazione-IT

La stampa estera elogia i prodotti bio made in Italy e sottolinea la tendenza ad espandersi del mercato. I vini biodinamici e l’e-commerce guidano il boom.
“Il mercato degli alimenti biologici sta cambiando, non è più ristretto ad una nicchia, ma va espandendosi a ritmo elevato” (Le Monde). E in Italia, la distribuzione online e i prodotti bio fanno da traino all’intero settore dell’export agroalimentare.
L’e-commerce, che offre prodotti bio, nell’ultimo anno ha registrato un incremento di siti pari al 39%: dai 79 del 2006 si è infatti passati ai 110 del 2008. L’e-commerce si conferma una delle formule di vendita preferite, utilizzato in prevalenza al sud e nelle isole (38%), al nord (36%) e, infine, al centro (26%). Le regioni più attive sono la Puglia, la Sicilia e l’Emilia-Romagna.

A rivelarlo uno studio di Esperya.com, la bottega enogastronomica online con ampio assortimento di cibi e bevande di alta qualità, che ha monitorato le abitudini di 5000 internauti e le principale testate di stampa estera nel corso dell’ultimo anno.

Produzioni bio: Italia prima in Europa, i vini biodinamici la nuova stella

Secondo uno studio di Biocoop, prima rete bio in Francia, il mercato del Bio è aumentato del 10% nell’ultimo anno, prima nazione europea è l’Italia con il 20% della superficie agricola europea coltivata biologicamente, pari a 1.067.101,66 ettari di terreno. Seguono l’Austria (16%) e la Spagna con il 13,5% (“Les Echos”). Se si considera, inoltre, il rapporto tra terreni coltivati e agricoltura bio, l’Italia conferma la sua leadership con un ottimo 9% nettamente superiore alla media europea che si attesta al 3-4%, come afferma la rivista francese “Rue89”.

Il mercato biologico nostrano, nonostante la congiuntura economica negativa, è cresciuto ulteriormente nell’ultimo anno del 10,2%, fatturando 1,87 miliardi di euro nell’ultimo anno come riporta la rivista tedesca “Bio-markt”. Un esempio dello strapotere biologico italiano è il sud Tirolo che con una produzione di 43.000 tonnellate di mele detiene il 40% dell’intero mercato europeo (Greenplanet).

Nel settore vinicolo il gap dei competitor europei è ancora più ampio. L’Italia conserva la posizione di leader assoluto con oltre 30.000 ettari di vigneti bio, seguita da Francia e Spagna (entrambe con 15.000 ettari bio) e dalla Germania (2.000 ettari).

Tra i prodotti bio più richiesti, anche all’estero, è boom per i vini prodotti secondo i criteri dell’agricoltura biodinamica, origine di tutte le forme di agricoltura organica e biologica.

Eccellenze tradizionali e nuove tendenze del made in Italy agroalimentare si confermano dunque colonne portanti della nostra economia. Il progetto de “I vini biodinamici” verrà presentato al prossimo Vinitaly (2 – 6 Aprile 2009, Verona), alla presenza della stessa Esperya.com, da sempre alla ricerca della più alta qualità, che sposerà la causa offrendo un canale di vendita esclusivo a tre aziende che producono questo particolare prodotto: Fattoria Castellina, Casa Wallace, Vigneto S. Vito.

“I vini biodinamici” non è un marchio commerciale, ma il riconoscimento dell’efficacia di un metodo di lavoro codificato e affinato negli anni (il Metodo Biodinamico Moderno) e dei risultati di assoluta eccellenza che la sua applicazione in vigna e in cantina permette di ottenere, sotto la supervisione di Leonello Anello, agronomo toscano e consulente vitivinicolo biodinamico.

La presentazione del progetto “I vini biodinamici” al Vinitaly sarà accompagnata da un programma di degustazioni di eccellenza, che accosteranno ai sorprendenti vini prodotti secondo il Metodo Biodinamico Moderno la qualità dei formaggi presentati dal guru del settore Alberto Marcomini e le specialità del creativo di delizie per il palato Paolo Parisi, con le sue famose uova e i salumi.

Esperya.com è la più frequentata “bottega” europea di gastronomia ed enoteca on line, un portale attraverso cui gli “internauti” buongustai possono scovare ogni specialità tipica dell’eccellenza culinaria e vivere l’esperienza di un’appagante degustazione della tradizione regionale italiana.

Fondata nel 1998 a Porto Recanati, Esperya si rivela fin dall’inizio una delle prime dot com italiane di successo, diventando un punto di riferimento per gli appassionati di gastronomia ed anticipando i tempi del boom dell’e-commerce. Nel 1999 viene acquisita da Kataweb, del Gruppo L’Espresso; dal 2001 appartiene al Gruppo Sogegross che la trasferisce presso la propria piattaforma logistica di Genova.

 
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EmiNews 2009

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