6984 CRISI, Ocse: venticinque milioni di disoccupati in più

20090330 15:07:00 redazione-IT

E’ la previsione per il 2010 nell’area Ocse. “Un anno di economia piatta”. La disoccupazione dovrebbe avvicinarsi al 10 per cento. Nel 2009 pil al -4,3%. Per l’Ilo la recessione potrebbe durare quattro, cinque anni

[b]I Paesi dell’area Ocse potrebbero perdere nel 2009 il 4,3% del Pil. Lo ha annunciato il segretario generale dell’Ocse, Angel Gurria, intervenendo al G8 del lavoro in corso a Roma. Il dato sarà pubblicato sull’outlook di domani. Gurria ha poi sottolineato che l’economia nel 2010 sarà ‘prevalentemente piatta’ e che le previsioni sono ‘un po’ più pessimistiche di quelle di qualche settimana fa’.

In tema di lavoro, l’organizzazione con sede a Parigi ha ribadito i dati diffusi ieri secondo i quali nell’area Ocse la disoccupazione dovrebbe avvicinarsi al 10 per cento nel 2010 per la maggior parte dei Paesi praticamente senza eccezioni. "Questo – ha concluso Gurria – significa circa 25 milioni di disoccupati in più solo nell’area’.[/b]

Le conseguenze della crisi sono evidenti nelle stime degli istituti internazionali. Secondo l’Ilo (l’Ufficio internazionale del lavoro) il numero di disoccupati potrebbe aumentare di 50 milioni di persone nel 2009, dopo gli 11 milioni in più registrati nel 2008, e la recessione del mercato del lavoro potrebbe essere prolungata per 4-5 anni dopo la ripresa economica.

E l’incontro di stamani tra i vertici del Pd e una delegazione dei sindacati internazionali si è concluso “con l’impegno del Partito democratico a sostenere, anche in sede parlamentare, le proposte formulate dal movimento sindacale internazionale nei confronti della presidenza italiana del G8”. Ne dà notizia lo stesso Pd in un comunicato. Dall’incontro, sottolinea il Pd nella nota diffusa al termine, "e’ emersa una larga convergenza di vedute sulla gravita’ della crisi economica in atto e sulle conseguenze sociali che essa sta producendo. Comune e’ stata la richiesta di farvi fronte con un piano d’azione coordinato a livello europeo e globale, che preveda interventi adeguati finora sostanzialmente ignorati, per la difesa dell’occupazione, il sostegno al potere d’acquisto, la lotta alle diseguaglianze sociali". La rappresentanza sindacale, guidata da John Sweeney, presidente della Commissione sindacale presso l’OCSE e leader dell’AFL-CIO americana, da John Evans, segretario generale della stessa Commissione, da Guy Ryder, segretario generale della Confederazione Sindacale Internazionale, e da Reiner Hoffmann, segretario generale aggiunto della Confederazione Europea dei Sindacati, ha illustrato ai leader del Pd, che li hanno ricevuti nella sede del partito, la dichiarazione sottoposta ai ministri del Lavoro G8 e G14 e che sara’ presentata dopodomani a Londra, in occasione della riunione dei capi di stato e di governo del G20. Della delegazione sindacale facevano parte i leader dei movimenti sindacali nazionali, tra i quali i segretari generali di Cgil e Cisl, Guglielmo Epifani e Raffaele Bonanni, e il segretario confederale della Uil, Guglielmo Loi.

Il prossimo G20 di Londra “sarà un passo decisivo per capire se sulle regole si può arrivare a un accordo mondiale o meno”. Lo ha detto Guglielmo Epifani, al termine dell’incontro che, ha aggiunto il leader sindacale, “è stato utile, con punti di vista convergenti”. Mentre “domani a Londra con Gordon Brown sarà un appuntamento importante”, ha detto sempre Epifani.

http://www.rassegna.it/articoli/2009/03/30/44961/ocse-venticinque-milioni-di-disoccupati-in-piu

 
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EmiNews 2009

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