7001 ESPULSIONI di ITALIANI residenti in Germania. Nuovi casi a Francoforte.

20090401 13:05:00 redazione-IT

di Luigi Brillante
(Consigliere comunale al Comune di Francoforte sul Meno)

[b]Quando nei media si parla di espulsioni si pensa che sia un problema che non riguardi gli italiani; in fondo l’Italia non è stato uno dei paesi fondatori dell’ Unione Europea?
La realtà purtroppo è diversa e a volte ha addirittura dell’ "incredibile" come potrete notare dall’attuale caso che proprio recentemente ha colpito una famiglia di connazionali.
Due coniugi che vivono e pagano le tasse a Francoforte da tanti anni hanno un figlio portatore di handicap dalla nascita. Per i più svariati motivi il ragazzo resta in Italia presso i nonni. Ormai maggiorenne i genitori decidono di farlo venire in Germania. Sembrerebbe di trovarsi di fronte ad una scelta che riguardi solo la famiglia. Invece non è così.[/b]

[b]Le autorità tedesche non volevano che il ragazzo restasse a Francoforte ma intendevano rispedirlo in Italia.
Alla fine per garantire il soggiorno al figlio i genitori hanno dovuto firmare di rinunciare a chiedere aiuti sociali per il suo mantenimento.

Ma i genitori non hanno pagato le tasse in Germania per tanti anni? Questa firma non è un’umiliazione e una discriminazione?

Affinchè possiate capire meglio il caso citerò alcuni passi dalla corrispondenza avuta con la "Ausländerbehörde" di Francoforte.

Scrive la "Ausländerbehörde" di Francoforte a novembre del 2008 una nota avente ad oggetto:

"Einziehung der am …. ausgestellten Bescheinigung über das gemeinschaftsrechtliche Aufenthaltsrecht"

"Nunmehr wird bekannt, dass Sie die Freizügigkeit nicht in Anspruch nehmen können, da Sie beim hiesigen Sozialamt einen Antrag auf Grundsicherung gemäß Sozialgesetzbuch XII beantragt haben"

e poi in conclusione

"Ich beabsichtige weiterhin, Ihnen nach § 7 FreizügG eine Ausreisefrist von drei Monaten nach Zustellung meiner definitiven Entscheidung zu setzen und für den Fall der nicht freiwilligen Ausreise die Abschiebung nach Italien gemäß § 59 Abs. 1 AufenthG anzudrohen"

Che tono arrogante è questo per un ragazzo portatore di handicap che non ha più alcun familiare in Italia? Non è una vergogna? Come possiamo difenderci?

Abbiamo risposto alle autorità tedesche scrivendo:

"Die Eheleute … leben in Deutschland seit über fünfzehn Jahren. Sie genießen … ein Daueraufenthaltsrecht.
Zu ihren Familienangehörigen gehört auch das Kind … welsches seit der Geburt behindert ist … wir bitten Sie um Mitteilung, ob Sie mit Ihrem Schreiben beabsichtigen, ein Kind, dass behindert ist von ihren Eltern zu trennen und auszuweisen"

Inoltre abbiamo scritto

"Sollte das der Familie zur Verfügung stehende Einkommen nicht ausreichen, so werden sie Hilfe nach den bestehenden Gesetzen beantagen, weil sie hierauf ein Recht haben"

La risposta delle autoritá alla nostra lettera è stata già più "dolce" ma lo stesso hanno voluto la garanzia della rinuncia a chiedere sostegni sociali, come se noi dovessimo solo pagare le tasse.

Hanno risposto proprio alcune settiamne fa:

"Nachdem die doch sehr spezielle familiäre Situation hier vorgetragen wurde, sah meine Behörde die Möglichkeit
auf der Grundlage des § 3 Abs. 2 Ziffer § FreizügG/EU den weiteren Aufenthalt zu gewähren, sofern die Eltern einen Unterhaltsbeitrag zu leisten fähig sind"

e ancora:

"Nur am Rande möchte ich darauf hinweisen, dass die Aufenthaltsdauer der Eltern bei der hier in Rede stehenden Entscheidung keine Rolle spielt. Dass …

Eltern den Wunsch hegen, das Kind gut versorgt zu wissen ist verständlich"

Questo è uno dei tanti esempi che mostra come sia assolutamente necessario creare una rete per fornire aiuto in qualsiasi situazione, anche in un caso come questo.

È già successo che le autoritá tedesche hanno espulso giovani italiani nati in Germania che non avevano mai avuto contatti con la nazione di origine dei genitori.

Luigi Brillante[/b]

 
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EmiNews 2009

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