7019 IL MANAGER SACRIFICATO

20090402 12:31:00 redazione-IT

di Valentino Parlato

Una delle novità di questa crisi è che i padroni non si «vedono» più. Ci sono invece i manager: da punire, tassare, sequestrare. A pensarci un po’ sembra di esser tornati alla civiltà contadina, quando i baroni proprietari stavano nei bei palazzi di città (quasi tutti gli agrari pugliesi abitavano a Napoli) e in campagna c’erano solo i fattori contro i quali si scatenava l’ira di braccianti e contadini.
Questo fenomeno di oscuramento dei proprietari è cominciato da tempo: le Spa (società anonime) furono già un bell’esperimento di dissimulazione della proprietà, che continuava a sfruttare nascondendo il volto.
Ma, forse, in questo nascondersi c’è anche un indebolimento del diritto di proprietà e vale ricordare che nelle campagne la proprietà assenteista apre le porte alla riforma agraria. È un dato di fatto che i manager, come i fattori di un tempo, con le stock option e altro hanno ridotto i guadagni del proprietario, che pur di rimaner nascosto accettava di pagare il tributo. E, anche in Italia, alcuni eccellenti manager (non farò nomi) si sono un po’ arricchiti alle spalle dello sfruttamento dei padroni sui lavoratori.

Si potrebbe ancora aggiungere che la primazia dei manager potrebbe essere un primo passo per l’abolizione della proprietà, nel senso che i proprietari sono diventati rentiers.
Intanto la rabbia dei lavoratori in Francia si scatena contro i manager, che sono gli attuali fattori. La storia delle campagne può insegnare qualcosa.

www.ilmanifesto.it

 
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EmiNews 2009

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