7099 Concedere asilo politico ai rifugiati somali, etiopi ed eritrei di Bruzzano (Milano)

20090420 12:23:00 redazione-IT

Il Gruppo EveryOne chiede alle Istituzioni di concedere asilo politico ai rifugiati somali, etiopi ed eritrei di Bruzzano (Milano), secondo quanto prevedono le norme internazionali

Milano, 18 aprile 2009. Verso le 12 di venerdì 17 aprile 2009 circa 180 profughi provenienti da Somalia, Eritrea ed Etiopia hanno trovato riparo presso il residence Leonardo Da Vinci, in via privata Senigallia 6, a Bruzzano, paese dell’hinterland milanese. E’ subito intervenuta la forza pubblica, mentre la questura di Milano ha già ventilato l’ipotesi di uno sgombero. Le autorità hanno già dichiarato che, dopo la valutazione di ciascun singolo caso, si potrebbe provvedere a rimpatri forzati.

L’approccio a un dramma umanitario grave ed evidente mostra già un atteggiamento xenofobo e disumano, perché i rifugiati provengono da Paesi in cui le violazioni dei Diritti Umani sono sistematiche e definite "agghiaccianti" da parte di Amnesty International, Human Rights Watch, Asper e dalle principali organizzazione per la tutela dei diritti fondamentali delle persone e dei popoli.
"In Somalia la popolazione civile subisce omicidi, torture e stupri; i saccheggi sono diffusi e interi centri abitati vengono distrutti," ha dichiarato lo scorso anno a Nairobi Michelle Kagari, vicedirettrice del Programma Africa di Amnesty International. "In Eritrea i diritti civili e religiosi sono negati. La stampa libera è chiusa. Incarcerazioni arbitrarie, servizio militare forzato, torture e maltrattamenti sono la norma," dichiarano i dirigenti dell’Asper, Associazione per i Diritti Umani del popolo eritreo, mentre proprio oggi Human Rights Watch ha pubblicato un rapporto in cui chiede ai Paesi ospitanti di interrompere subito le deportazioni di profughi verso l’Eritrea, dove l’uso di detenzione e tortura nei confronti di cittadini innocenti ha raggiunto livelli intollerabili. Migliaia di testimoni, molti dei quali svaniti del nulla, riferiscono, infine, spaventose violazioni dei Diritti Umani in Etiopia; una durissima condanna contro le autorità etiopi è stata espressa dall’Alto Commissario Onu per i Diritti Umani. E’ importante fermare l’ennesimo crimine contro l’umanità che l’Italia si prepara a commettere. "Ai profughi dalla Somalia, dall’Eritrea e dall’Etiopia," affermano senza esitazione i leader del Gruppo EveryOne Roberto Malini, Matteo Pegoraro e Dario Picciau, "va riconosciuto subito e senza eccezioni il Diritto di Asilo, in base alla Convenzione di Ginevra, alla Carta dei Diritti fondamentali nell’Unione europea ed alla Dichiarazione Universale dei Diritti Umani, poiché per ognuno di loro il ritorno forzato in patria significherebbe l’arresto, la detenzione, la tortura e in molti casi la morte". Ecco perché l’organizzazione internazionale per i Diritti Umani chiede alle Istituzioni italiane di non cercare squallide e disumane scappatoie per evitare di attenersi alle leggi sull’asilo e – contemporaneamente – all’Alto Commissario per i Rifugiati e al Parlamento europeo di vigilare affinché non sia commesso l’ennesimo, tragico abuso.

Per ulteriori informazioni:

Gruppo EveryOne

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EmiNews 2009

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