7093 Sopravviverà l'Organizzazione degli Stati Americani(OSA)?

20090417 14:51:00 redazione-IT

Ad Obama non bastano gesti simbolici – Nè la cooptazione del Brasile e Messico come "piloti invisibili" del G20

L’imminente vertice di Trinidad e Tobago dell’Organizzazione degli Stati Americani (OSA) -tutti meno Cuba- è l’appuntamento in cui Obama dovrà scoprire le sue carte rispetto alle relazioni con il continente. Gli Stati Uniti sono i soli a non aver riallacciato relazioni normali con Cuba: brilla la loro solitutidine ostinata. E l’OSA è l’unica organizzazione multilaterale che esclude l’Avana.

Mai prima d’ora gli USA si erano presentati a questo appuntamento così vulnerabili: la crisi è molto più che economica o finanziaria, sta traballando l’egemonismo assoluto e il modo dispotico con cui hanno sempre regolato le relazioni con le altre Americhe.
Dopo il fallimento dell’ALCA, che è il crollo del progetto di unificazione mercantile made in Washington, è svanita l’annessione definitiva delle economie latino-americane. Nel 1999, Chávez era l’unico ad opporvisi apertamente, ora è in numerosa compagnia, nella ricerca di processi di integrazione autonomi e alternativi.

Dalle ceneri dell’ALCA, ha ripreso vigore il Mercosur ed è sorta l’unità geopolitica del blocco sudamericano attorno all’Unasur (Unione Nazioni Sudamericane), che per la prima volta ha attivato relazioni con la Lega Araba e con l’Organizzazioni delle nazioni africane.
L’eclisse inarrestabile degli Stati Uniti ha portato all’arrivo della Cina, Russia e Iran in Sudamerica: intercambi commerciali cresciuti esponenzialmente, investimenti, accordi militari ecc. Ancora una volta, il Venezuela aprì la pista pagando lo scotto di una demonizzazione costante, ma oggi anche il Brasile, l’Argentina ed altri, sono andati in questa direzione.

A Porto Spagna, Obama dovrà fare molto di più che gesti o concessioni simboliche. Nè gli basterà la cooptazione del Messico e Brasile in un ruolo di contenimento, o come cinghie di trasmissione del G20. Dovrà ridefinire il ruolo e la funzione del suo Paese verso un subcontinente più unito, coeso, meno castigato dalla crisi.
Obama mira pilotare le consistenti riserve monetarie sudamericane verso il FMI, però il decollo del Banco del sur è una prima poderosa critica pratica al dollaro-centrismo.
Senza novità di rilievo dal nord, potrebbe essere l’ultimo vertice della OSA, e un passo ulteriore verso l’Organizzazione degli Stati Latinoamericani proposta dell’Ecuador.

http://www.selvasorg.blogspot.com/

 
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EmiNews 2009

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