7118 Con Progetto Sviluppo la solidarietà internazionale dello Spi in M.Oriente, Balcani e America Latina

20090421 16:47:00 redazione-IT

Con Progetto Sviluppo la solidarietà internazionale dello Spi in Medio Oriente, Balcani e America Latina.
I PROGETTI INTERNAZIONALI UN’OPPORTUNITA’ PER TUTTI

Introdotta dalla relazione della Segretaria nazionale Renata Bagatin, si è tenuta l’8 aprile scorso la riunione del Dipartimento Internazionale dello Spi-Cgil con Progetto Sviluppo, per definire i termini di una maggior partecipazione e coinvolgimento dell’insieme delle strutture territoriali, nel contesto dei nuovi programmi avviati tra lo Spi e l’organizzazione per la solidarietà internazionale della Cgil.

I diversi compagni/e del Dipartimento presenti, in rappresentanza delle loro Regioni, hanno convenuto sulle proposte della Segreteria nazionale per una linea di intervento maggiormente coordinata, tendente da una parte ad evitare la frammentazione e la dispersione di importanti risorse e dall’altra a rendere realmente partecipi l’insieme delle nostre strutture territoriali nelle proposte e nei progetti di solidarietà internazionale.
Attualmente Spi-Cgil e Progetto Sviluppo condividono progetti in Medio Oriente, nei Balcani e in America Latina, tre aree di assoluta importanza strategica dello scacchiere mondiale, dalla cui crescita democratica dipenderanno molte delle prospettive dell’intero pianeta.
Su questi e su altri progetti, nel pieno rispetto dell’autonomia di ogni regionale, si sono decisi due percorsi.
Il primo prevede la partecipazione delle strutture regionali dello Spi ai Gruppi di Lavoro di Progetto Sviluppo sulle varie aree geografiche, in base alle preferenze di ogni singolo regionale.
Il secondo la costituzione di un fondo per i progetti di solidarietà internazionale che saranno condivisi, alimentato in maniera proporzionale dalle varie regioni, in dimensioni tali da non rappresentare un problema economico neanche per la più piccola.
Come ha ribadito Renata Bagatin nelle conclusioni della riunione, l’obbiettivo è quello di associare a questi progetti, sempre più importanti nel divenire di un mondo globalizzato, anche le Regioni tradizionalmente meno coinvolte in questi percorsi, offrendo loro nuove opportunità di partecipazione e di crescita collettiva, prescindendo dalla disponibilità economica che sono in grado di esprimere.

——————

Dentro le lotte del sindacalismo europeo e dopo le grandi manifestazioni di Spi e Cgil in Italia, si è tenuta a Malaga l’Assemblea di metà mandato della Ferpa.

L’EUROPA SIAMO NOI

Confronto intenso e serrato, quello che si è svolto tra il rappresentante della Segreteria della Ces e l’Assemblea della Ferpa sulle prospettive del sindacalismo europeo
di fronte alla crisi più devastante dell’ultimo secolo, a Torremolinos, cittadina sul mare della provincia spagnola di Malaga.
Nel contesto di un dibattito introdotto dal Segretario generale della Ferpa, Bruno
Constantini, la delegazione dello Spi-Cgil, guidata dalla Segretaria nazionale Renata
Bagatin, ha posto con forza il tema dell’invecchiamento sociale che coinvolge tutti i Paesi
europei, della necessità di una risposta non solo di categoria ma confederale ad un
fenomeno epocale e delle opportunità di cambiamento che la stessa crisi offre.
La Ferpa deve quindi essere parte integrante delle strategie della Ces, con un un peso
politico adeguato alla propria rappresentanza, concorrendo al rinnovamento di una
strategia sindacale che non può più ignorare un quarto della popolazione europea.
L’appuntamento delle prossime elezioni europee del 6-7 giugno, va quindi colto come
un’ulteriore opportunità, per una battaglia del sindacalismo europeo, che attraverso le
manifestazioni di Parigi, Madrid, Bruxelles, Berlino e Praga, vuol affermare i valori del
lavoro e i diritti di chi da questo lavoro trae onestamente il proprio reddito.
“Portiamo al Parlamento Europeo che uscirà dal voto del 6-7 giugno una nostra
Piattaforma rivendicativa – ha sostenuto Renata Bagatin – e sosteniamola con tutte le
iniziative di lotta necessarie.”, contenuti ripresi nel documento conclusivo della Ferpa.

——————

Lo Spi-Cgil il 16 maggio a Praga alla manifestazione europea promossa dalla Ces per salari e pensioni dignitose.

LO SPI CON LA FERPA A PRAGA PER DIRE ALL’EUROPA
“DIRITTI E RISPETTO PER I LAVORATORI PENSIONATI”

Saranno un centinaio i delegati dello Spi che dalle Regioni italiane parteciperanno alla
manifestazione di Praga, promossa dalla Ces per salari e pensioni dignitose.
La complessa macchina organizzativa, a costi molto contenuti, predisposta dal
Dipartimento Internazionale dello Spi-Cgil, consentirà infatti, a tutte le strutture territoriali
che hanno voluto cogliere l’invito della Ferpa, ad essere presenti alla manifestazione che il
pomeriggio del 16 maggio sfilerà nella capitale della Repubblica Ceca.
Cinquanta delegate e delegati delle Regioni del Nord arriveranno in pullman da
Padova, una trentina del Centro-Sud in aereo da Roma, altri ancora, da importanti regioni
d’Italia, arriveranno con voli e mezzi propri.
L’appuntamento per tutte le Delegazioni, indipendente dai mezzi di arrivo e dai luoghi
di alloggio, è il primo pomeriggio di sabato alla partenza della manifestazione e la sera in
un ristorante tipico, per ritrovarsi insieme, anche attraverso cibi e musiche locali, nella
scoperta di una cultura diversa dalla nostra.

——————

Gli emigrati pensionati e anziani tra i più colpiti

ICI: IL GOVERNO COLPISCE ANCORA
GLI ITALIANI ALL’ESTERO

Dopo la legge dell’estate scorsa che aveva abolito l’Ici anche sulle ville, lasciando i soli
emigrati a pagare la tassa sulla loro prima casa in Italia, il Governo è tornato a colpire gli
italiani all’estero.
Per i nostri emigrati che hanno mantenuto la casa nel paese d’origine, magari, come
capita a molti anziani e pensionati, solo per passarci le vacanze con i nipoti, la nuova brutta
sorpresa è venuta con la Risoluzione n. 1 del 4 marzo 2009 del Dipartimento delle Finanze del
Ministero di Giulio Tremonti, con la quale il Governo invalida i Regolamenti comunali che
avevano esteso l’esenzione dall’ICI anche ai loro concittadini residenti all’estero. Il documento
chiarisce infatti le ipotesi perché queste case vengano considerate “abitazione principale” dai
regolamenti comunali, escludendo incredibilmente le abitazioni possedute dai cittadini italiani
residenti all’estero, anche se non affittate, come previsto dalla legge n. 75 del 24 marzo 1993.
E come se non bastasse viene chiesto ai Comuni di recuperare pure l’Ici
eventualmente non pagata nel 2008 dai nostri emigranti, convinti, sulla base di precedenti
indicazioni, di esserne esenti. A questo punto esiste perfino il reale pericolo che i Comuni, che
avevano già deliberato l’esenzione dell’Ici per i loro concittadini all’estero, siano costretti ad
annullare l’eventuale delibera ed a chiedere il pagamento del tributo.
“I Sindacati dei pensionati avevano già chiesto unitariamente al Governo di estendere
agli italiani all’estero l’esenzione dell’Ici sulla prima casa in Italia, purché non affittata. Con
questa disposizione non solo non si rende loro giustizia, ma si aggiunge una nuova
ingiustizia.” Ha dichiarato la Segretaria nazionale dello Spi-Cgil Renata Bagatin. “ E’ una
situazione insostenibile di cui questo Governo porta per intero la responsabilità. Come
Sindacati dei pensionati torneremo a chiedere ragione di tutto questo negli incontri che
abbiamo già richiesto al Ministero degli Esteri e ai Comitati per gli italiani all’estero di Camera
e Senato”.

 
7118-con-progetto-sviluppo-la-solidarieta-internazionale-dello-spi-in-m-oriente-balcani-e-america-latina

7847
EmiNews 2009

Views: 0

AIUTACI AD INFORMARE I CITTADINI EMIGRATI E IMMIGRATI

Lascia il primo commento

Lascia un commento

L'indirizzo email non sarà pubblicato.


*


Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.