7196 Il "Male Assoluto" e quelli relativi

20090512 23:07:00 redazione-IT

di Tito Pulsinelli (Caracas)

In questi giorni, la Federazione Russa ha ricordato la "guerra patria" contro l’invasione della Germania nazi, rivendicando così la continuità con il recente passato storico sovietico, e l’impresa di arrivare fino a Berlino. Si tratta -senza alcun dubbio- del maggiore contributo alla sconfitta del progetto di Hitler, travolto dall’Armata rossa nella più vasta estensione d’Europa.

La Russia ha pagato con 27 milioni di morti e con il silenzio calato su queste gesta storiche senza precedenti che cambiarono il destino delle genti europee. Silenzio, distorsione o minimizzazione. E’ sufficiente guardare una carta geografica e comparare lo spazio che divide Mosca da Berlino con quello tra la Normandia e la capitale tedesca.

Oltre l’ingiustificata minimizzazione, negli ambienti "occidentali" si è convenuto stabilire che il male assoluto di questa epoca feroce sia quello relativo alla morte di 6 milioni di ebrei. Non solo. Si stende un incomprensibile velo di silenzio sui 27 milioni di vittime russe, sui 7 milioni di tedeschi, sugli 8 milioni di polacchi e sugli 11 milioni di cinesi uccisi. E ci fermiamo qui, consapevoli di peccare per omissione.

Essere polacchi, comunisti, omosessuali, zingari, anarchici, testimoni di Geova o malati mentali era una ragione sufficiente per essere perseguitati, rinchiusi ed eliminati. Perchè c’e’ un unico male assoluto? La verità andrebbe detta tutta, altrimenti il passato è… passato invano. Nella gerarchizzazione del male -operata a posteriori- è implicita la irresponsabile codificazione di mali minori. Dopo 60 anni è un triste bilancio storico ed etico, che continua a trasudare senso di colpa, falsa coscienza e una dubbiosa auto-assoluzione.

La conquista delle Americhe, con un corollario di 100 milioni di indigeni sterminati dai virus contagiosi e dalla spada occidentale sarebbe un male relativo? E il traffico forzato di 12 milioni di uomini sequestrati in Africa ed esportati nelle piantagioni del nuovo mondo? Qual’e’ la differenza qualitativa che relega il dramma del milione e mezzo di armeni sacrificati dalla Turchia nella categoria del male relativo?

http://www.selvasorg.blogspot.com/

 
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EmiNews 2009

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