7219 L’INTERVENTO DELL’ON. D’AMICO (LEGA NORD) GELA LA PLENARIA

20090515 12:04:00 redazione-IT

POCHI SOLDI PER GLI ITALIANI ALL’ESTERO PER COLPA DEGLI IMMIGRATI:

ROMA aiseEminotizie – Claudio D’Amico è un deputato della Lega Nord membro della Commissione Bilancio della Camera. In tale veste ha fatto parte questa mattina della delegazione parlamentare inviata alla assemblea plenaria del Consiglio generale degli italiani all’estero, in corso da ieri alla Farnesina, dove ha deciso di intervenire richiamando il Ddl sicurezza oggi al voto della Camera sostenendo che se le risorse per gli italiani all’estero sono poche è anche per colpa dei troppi immigrati che giungono in Italia e che sono un costo per il Paese. Affermazioni che hanno gelato i consiglieri – almeno quelli rimasti ad ascoltarlo – figli, nipoti o fratelli di quanti dei nostri connazionali il secolo scorso partirono per mare in cerca di un futuro migliore.

Dopo aver esordito sostenendo che in Commissione Bilancio sono abituati a "vedere numeri", ma che dietro essi "ci sono delle persone", e che con questa consapevolezza la Commissione ha lanciato un "segnale significativo" inviando un suo membro alla plenaria per ascoltare e riportare "la voce degli italiani all’estero", D’Amico è subito tornato ai numeri sottolineando che "l’Italia oggi spende cifre incalcolabili per gli immigrati e la loro assistenza".
Quindi, incurante delle facce perplesse che lo guardavano, ha aggiunto: "questo enorme flusso di persone è un costo per noi. I conti dell’immigrazione fanno impressione. Per noi, nella distribuzione delle risorse, è importante dare priorità agli italiani, anche all’estero, piuttosto che spendere soldi per cittadini di altri Paesi".
E ancora: "spendiamo sempre di più per chi viene qui a cercare l’Eldorado e di meno per gli italiani all’estero, solo perché non li vediamo". Quindi, riferendosi al decreto-sicurezza, D’Amico ha "rassicurato" il Cgie che il governo "sta cercando di mettere un freno a questa situazione" pensando anche a "rifugiati ed asilanti, la cui normativa risale al 1951".
Nonostante il gelo dell’assemblea, il deputato leghista ha spiegato che secondo lui "un rifugiato dovrebbe essere accolto dal primo Paese di cui passa il confine. Non può essere che ne passano cinque o sei e poi siamo noi a dovercene occupare". Per essere più chiari, "se una persona lascia il Darfur, dovrebbe essere il Ciad, con l’aiuto dell’Onu, ad accoglierla". Lasciarli arrivare fino in Italia si traduce in un "costo" per il Paese, di cui pagano le conseguenze anche gli italiani all’estero, tanto che si "innesca così una guerra tra poveri".
"Noi – ha ribadito – siamo per aiutare prima gli italiani e poi tutti gli altri: ciò non vuol dire discriminazione, ma – ha concluso – avere una priorità".
È toccato ad Elio Carozza ricordare al deputato che "anche gli italiani che emigrarono, andavano lì dove c’era prosperità. È chiaro che milioni di persone che si spostano sono difficili da gestire, ma – ha ribadito concludendo – chi lascia la propria terra lo fa perché cerca un futuro".

(m.cipollone – aise/Eminotizie)

 
7219-lintervento-dellon-damico-lega-nord-gela-la-plenaria

7949
EmiNews 2009

Views: 0

AIUTACI AD INFORMARE I CITTADINI EMIGRATI E IMMIGRATI

Lascia il primo commento

Lascia un commento

L'indirizzo email non sarà pubblicato.


*


Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.