7311 Chi “controlla” alla Farnesina le “spese di rappresentanza”

20090529 16:39:00 redazione-IT

di Mimmo Porpiglia

Si parla di tagli dappertutto, di risparmi sulla spesa pubblica, in particolare di quella proiettata verso l’estero. Il Ministero degli affari esteri è di fatto il più colpito perché, anche se la riduzione del suo bilancio è uguale a quella di tutti gli altri dicasteri, essa deve essere spalmata soltanto sulle voci che non si riferiscono ad impegni e trattati internazionali conclusi dall’Italia, su cui non si può dare forfait – scrive Mimmo Porpiglia direttore di Gente d’Italia quotidiano delle americhe –

La mannaia si abbatte dunque sugli italiani all’estero e sugli esponenti diplomatico–consolari. Le nostre feluche sono fra le migliori del mondo, ma non tutti i Machiavelli sono anche Caste Susanne. Fra i costi della rete consolare c’è quello pesante delle “spese di rappresentanza”, erogate in contributi fissi, decisi in base ad una serie di criteri, oggettivi e soggettivi, che varrebbe la pena di approfondire, per essere sicuri che prendano in considerazione l’importanza del Paese e della giurisdizione consolare, la capacità di acquisto della moneta, le attività da promuovere.

Non ci consta che ci siano meccanismi di controllo applicati rigorosamente a “tutti” i signori diplomatici. Qualcuno di questi “tutti”, pochissimi in verità, il cui operato è passibile di stigmatizzazione sotto molti altri aspetti, potrebbe fregiarsi anche del “Premio mondiale dell’Intascatore”, da istituire per il 2009 e da erogare con opportuna cerimonia in una città famosa per le sue splendide spiagge, la grande comunità cubana, e piccole dittature locali, nate all’ombra della Madonnina.

In attesa che qualche italiano lanci questo premio e lo finanzi, magari con i rimborsi delle spese di rappresentanza erogate ma non adoperate per il bene pubblico dell’Italia, bensì per quello privato del ricevente, sarebbe bene chiedere a qualche signor console – che giura di pagare “con i propri soldi” ricevimenti per la Festa della Repubblica per 1000 persone – di raccontare al Ministero degli Esteri, e poi alla Corte dei Conti come ha impiegato questi fondi di pubbliche relazioni, raccolti dalle tasche del contribuente italiano…

mi.por.

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EmiNews 2009

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