20090610 11:26:00 redazione-IT
di Matteo Bartocci
La batosta elettorale lascia i primi segni. Il segretario di Rifondazione comunista Paolo Ferrero ha rimesso il mandato nelle mani del comitato politico nazionale. Lo ha annunciato lo stesso segretario durante la riunione della direzione nazionale in corso a via del Policlinico sull’analisi del voto. Una scelta per fare chiarezza e per consentire al partito un dibattito «più libero» sul futuro. Nella sua relazione Ferrero ha rilanciato da un lato la campagna sociale contro la crisi e i provvedimenti del governo, dall’altro la proposta «di dare vita – a partire dai soggetti che hanno composto la lista per le europee, il cui coordinamento si riunirà domani – ad un percorso di aggregazione di un polo della sinistra».
Una richiesta chiara di dialogo a 360 gradi, senza preclusioni, dai socialisti a Marco Ferrando, dai movimenti territoriali alle realtà sindacali, ma con un’unica discriminante: l’autonomia programmatica e culturale dal partito democratico. Sempre nella sua relazione, il segretario ha criticato gli eccessi delle correnti interne nella selezione dei quadri dirigenti e invitato tutto il partito a un rinnovamento culturale e a una riflessione profonda sul comunismo e l’anticapitalismo, in un dialogo più stretto con culture e intellettuali anche esterni al Prc. Insieme a lui ha rimesso il mandato anche tutta la segreteria. Sabato e domenica, nel comitato politico nazionale, il «parlamentino» del Prc dovrà dunque rinnovare gli organismi dirigenti e approvare il documento politico sulla proposta della costruzione del «polo» della sinistra.
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EmiNews 2009
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