7377 MIAMI, IL COMITES REPLICA A GENTE D'ITALIA: NESSUNA BUONA AZIONE RIMANE IMPUNITA

20090622 11:09:00 redazione-IT

Un vecchio proverbio americano dice “No good deed goes unpunished!” ed e` veramente il caso della comunita` italiana a Miami.

Nel 2004 la comunita` italiana della circoscrizione di Miami ha eletto un gruppo di seri e qualificati professionisti al parlamentino del Comites, istituzione legalmente riconosciuta dallo Stato italiano, con l’obiettivo principale di rappresentare e di servire la comunita` italiana presente.

Infatti fin dai primi giorni, senza trarre alcun profitto, i membri eletti o cooptati nelle commissioni di lavoro si sono dedicati con impegno ed onesta`, dedicando il loro tempo ed a volte anche il loro denaro.

Tutte le loro attivita` sono state fatte alla luce del sole e sono facilmente documentabili, sia dal sito www.comitesmiami.com che dai vari rapporti inviati, tramite consolato, alle autorita` italiane.

Quando il Consolato, ai sensi della legge 286, ha chiesto al Comites un parere obbligatorio ma non vincolante, riguardo al quotidiano Gente d’Italia, il Comites ha dato il primo parere non favorevole per la dubbia diffusione del giornale.

L’editore, invece di fornire le prove della stampa e della diffusione del giornale, si e` scagliato contro i membri del Comites, utilizzando il proprio portale, quello del collegato ItaliachiamaItalia, l’AISE e mandando addirittura delle email dirette a molti cittadini.

Ma il giornale ancora non si trovava e chi e` passato per Miami lo ha potuto constatare: Una barzelletta da Striscialanotizia!

Grazie al parere favorevole dell’ex console Colognato, la cui famiglia era legata da interessi societari con l’editore, Gente d’Italia ha ottenuto ugualmente le sovvenzioni.

Negli anni seguenti, a parte qualche sporadica copia stampata per qualche occasione, il giornale non si trovava in alcuna edicola, l’editore non ha mai fornito le prove della stampa e della distribuzione ed il Comites correttamente ha deliberato dei pareri favorevoli solo ai giornali diffusi, ma non a Gente d’Italia.

Invece l’ex console Colognato ha dato sempre pareri favorevoli, addirittura certificando la diffusione del giornale al di fuori della circoscrizione di propria competenza, riuscendo pure a far aumentare l’importo delle sovvenzioni.

Non ancora soddisfatti, Gente d’Italia ha fatto addirittura interpellare dal Consolato di New York il corrispondente Comites, che pero` ha dato un parere non favorevole, come quello di Miami.

L’editore di Gente d’Italia, invece di dimostrare la propria esistenza e quindi il conseguente diritto ad ottenere le sovvenzioni, ha preferito tentare di deligittimare la controparte, procedendo con svariate e tendenziose denunce contro i cinque membri del Comites che avevano votato la delibera del 2005 (perche` non contro i dodici del 2004 o gli otto del 2006?), poi con una serie di comunicazioni deliranti contro il nuovo Console ed infine ha pure tentato di screditare il senatore Divina, che giustamente aveva presentato una interpellanza parlamentare sui contributi a Gente d’Italia.

Ora i membri del Comites sono stati rinviati a giudizio per falso ideologico dalla Procura di Roma e dovranno difendersi dalle accuse di questi pseudo-editori-giornalisti, che per arricchirsi, non solo sottraggono risorse allo Stato, ma creano danni a tutta la comunita` italiana.

Il Comites di Miami

CESARE SASSI

 
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EmiNews 2009

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