7483 HONDURAS: L'oligarchia assediata va verso il tracollo

20090926 15:44:00 redazione-IT

[b]Armi chimiche contro l’ambasciata del Brasile e i manifestanti. (foto P. Carbajal)[/b]
Le elites assediate, stanno perdendo l’egemonia sociale.

di Tito Pulsinelli

I gorilla di Tegucigalpa hanno flessibilizzato il coprifuoco, concedendo cinque o sei ore di tregua affinchè la popolazione possa svolgere “normalmente” le attività quoridiane. Varie sono le ragioni di questo parziale dietro-front, ed attengono alle reazioni interne ed internazionali.

Di fronte alla richiesta brasiliana di una riunione straordinaria del Consiglio di sicurezza dell’ONU, è apparso come una feccia –perdon freccia- il “ministro degli esteri” golpista a rassicurare –in inglese!- del cambio di rotta. Con ogni evidenza temono le sanzioni, pertanto rinunciano ad entrare nell’ambasciata del Brasile per sequestrare il presidente Zelaya.

L’altro elemento di rilievo è che il coprifuoco non è stato affatto rispettato in tutte le periferie capitaline, dove la notte è stata illuminata da numerosi falò accesi nei quartieri popolari. Dappertutto la gente era nelle strade a presidiare e difendere le loro case dalle incursioni militari.

C’è dell’altro. Il coprifuoco integrale si è rivelato controproducente: la gente è rimasta senza viveri e acqua (privatizzata), visto che i negozi sono chiusi da due giorni. All’alba sono stati presi di mira molti negozi e botteghe per procacciarsi viveri e –soprattutto- acqua. I dirigenti della resistenza hanno giustificato queste azioni volte all’auto-rifornimento alimentario.
E’ una irresponsabilità condannare la gente a richiudersi nei loro domicili e privarla del diritto ad alimentarsi e curarsi.

In molte stazioni di benzina ci sono lunghe code di automobilisti in attesa di rifornirsi di carburante, ma le autocisterne non arrivano. Così come non arrivano i camion nei supermercati di lusso, perchè in Honduras si è bloccato tutto, con una paralisi crescente, frutto di tre mesi di disobbedienza civile, scioperi, blocchi stradali, occupazioni di edifici. La mobilitazione si è via via itensificata, ed è arrivata alla fase in cui la resistenza diventa insurrezione civile generalizzata.

Il Fronte Nazionale contro il Golpe di Stato, che unisce tutte le forze politiche sociali che esigono il ritorno al potere di Mel Zelaya, ora rivendica con forza l’obiettivo di un’assemblea costituente, una nuova Costituzione per un nuovo Paese, che rappresenti tutti gli honduregni.

Le elites storiche, l’oligarchia oscurantista, oppongono una arrogante e cieca negativa a tutto, schierandosi –come sempre- per l’immobilismo e con le uniche ragioni della forza bruta.
Si sentono sotto assedio e vivono come una loro peculiare sorta di Stalingrado. Non hanno margini di manovra, perdono alleati interni ed esterni, ed è escluso che possano armare una controffensiva che permetta di recuperare il terreno perduto.

La lotta che è in corso tra i due blocchi sociali contrapposti, registra che all’oligarchia è sfuggita di mano l’iniziativa, si è arroccata nell’intransigenza e repressione. Sta perdendo l’egemonia sociale, e l’iniziativa puramente militare non consente di recuperarla. La sconfitta storica è sempre più vicina, perchè non si piega e preferisce spezzarsi.

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[b]Armi chimiche contro l’ambasciata del Brasile e i manifestanti[/b]

"Fonti di intelligence militare leali a Zelaya ci hanno informato che le armi chimiche sono state fornite dalla compagnia ALFACOM e INTERCOM" ha rivelato il ministro degli esteri Patricia Rodas

L’ambasciata del Brasile, dove si trova il Presidente Zelaya, la sua famiglia e rappresentanti delle comunità e della società civile, sono stati bersagliati con armi chimiche lanciate da elicotteri e aerei militar; usano sofisticati aparati di radiazione sonora ed elettromagnetica che hanno provocato quadri clinici di vomiti, diarrea, emorraggia nasale, gasto-interstinale, sia nelle persone all’interno della sede diplomatica che nel quartiere circostante.

Secondo il referto medico, questo è dovuto all’uso di sostanze tossiche, tra i quali: antiparasitari, componenti chimiche dei gas, sostanze radioattive come il cesio e fungo tossico.

E’ urgente che intervenga una missione intrnazionale dell’ONU e dell’Organizzazione Mondiale della Salute (OMS): siamo di fronte ad una guerra irregolare contro il popolo dell’Honduras. I militari non permettono l’accesso nell’ambasciata del Brasile ai medici, nè alla Coce Rossa Internazionale: stanno violando tutti i trattati e le convenzioni internazionali sulla salute.
Per favore, fate pervenire questo appello urgente in nome della vita e amore per l’umanità.

www.selvasorg.blogspot.com

 
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EmiNews 2009

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