7523 CGIL: Alla terza conferenza nazionale rilanciata la piena integrazione e la manifestazione del 17

20091009 09:08:00 redazione-IT

[b]Epifani: immigrazione e lotta al razzismo saranno il cuore dei nostri temi congressuali, la CGIL sarà sempre un punto di riferimento per i diritti delle persone.[/b]

No alla discriminazione verso i migranti e rilancio della mobilitazione per una piena integrazione economica, sociale politica delle persone che vivono e lavorano in Italia, a prescindere dal colore della pelle e dal Paese di provenienza.

Con questi obiettivi la CGIL si prepara alla manifestazione contro il razzismo di sabato 17 ottobre a Roma, che si annuncia come una delle più grandi degli ultimi anni, e di questi temi ha discusso oggi nella sua terza conferenza nazionale sull’immigrazione. Tanti i partecipanti e gli interventi di immigrati, esponenti delle varie realtà territoriali e di categoria della Confederazione di Corso d’Italia, con una nota comune negativa: una grande preoccupazione per il clima di intolleranza e di xenofobia che si va affermando nel Paese.

Su questo, in particolare, insiste Guglielmo Epifani: “La storia non è sempre progressiva – afferma – stiamo tornando indietro rispetto a conquiste di molti anni fa, costretti a lavorare in un contesto in cui i nostri valori e i nostri obiettivi sono meno facilmente conseguibili perché il razzismo non è più un fenomeno elitario ma in espansione nella società, a tutti i livelli. L’Italia di vent’anni fa, quando fu assassinato Jerry Essan Maslo – sottolinea il segretario generale della CGIL – era forse meno razzista di oggi”. Ma anche la CGIL di oggi non “è la stessa di allora, e grazie allo sforzo di tutti abbiamo fatto grandi passi avanti verso un sindacato multiculturale e multietnico”. Eppure “bisogna essere realisti e sapere che ci aspettano lunghi anni difficili” con la crisi che contribuisce a creare un clima ostile “ in cui l’altro è visto come un potenziale avversario nel mercato del lavoro, e questo vale soprattutto per i migranti”.

Per Epifani la crisi non è solo questione di numeri ma di rapporti sociali deteriorati che creano problemi in più per un sindacato dei diritti e della solidarietà come la CGIL. Anche la recente regolarizzazione delle badanti ha mostrato la gravità della situazione: “Non ho visto – afferma- la Confidustria chiedere di estendere il provvedimento anche ad altre tipologie di lavoratori, mentre ricordo che negli anni della crescita erano proprio gli imprenditori del nord-est a volere politiche di flussi meno restrittive”.

Si impone dunque, per il leader della CGIL, la necessità di una battaglia culturale e di valori, “di scegliere tra una società chiusa o aperta, tra diritti differenziati (come contemplato nel Libro Bianco) e diritti universali”, una battaglia che deve essere capillare e costante “anche all’interno della nostra organizzazione”.

Quanto alla questione della cittadinanza “è – dice Epifani – fondamentale. Bisogna affermare lo ‘ius soli’, il diritto di chi vive qui, che sia o meno italiano”; e se su questo anche il Presidente della Camera ha dei ripensamenti ed è d’accordo con la CGIL va bene.

Sulla questione della sicurezza il segretario generale della CGIL cita i dati che dimostrano non esserci differenza tra il coinvolgimento di italiani e di immigrati nel numero dei reati, critica il governo “che costruisce risposte alla paura generando altre paure” e ripete l’invito a manifestare con la massima unità il 17 ottobre.

Infine, da parte di Epifani, la conferma che immigrazione e razzismo “saranno il cuore dei nostri temi congressuali e che la CGIL sarà sempre un punto di riferimento per i diritti delle persone”.

 
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EmiNews 2009

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