7537 "Siamo tutti migranti". Oggi a Roma manifestazione nazionale

20091017 12:18:00 redazione-IT

Oggi, sabato 17 ottobre, promossa da un amplissimo arco di forze sociali e sindacali, culturali e politiche (tra cui Sinistra e Libertà) e con alla testa le associazioni di migranti, si terrà a Roma una grande manifestazione nazionale contro il razzismo e contro il “pacchetto sicurezza” in tema d’immigrazione varato dal Governo Berlusconi (le ronde padane, l’innalzamento fino a sei mesi del trattenimento nei CIE e indirettamente la denuncia da parte dei medici e dei presidi sono state accompagnate all’istituzione del reato di immigrazione clandestina che colpisce retroattivamente anche chi è già presente, in forma irregolare, nel nostro Paese, al prelievo forzoso del DNA, alla mancata iscrizione all’anagrafe dei nuovi nati da immigrati irregolari o all’impossibilità di matrimonio con immigrati irregolari).
La politica sull’immigrazione del Governo, alla luce delle evidenze quotidiane, invece di contrastare la clandestinità la incentiva, alimentando una spirale senza fine e negando i più elementari diritti umani.
Basti guardare al fallimento della recente regolarizzazione di colf e badanti che ha riguardato meno della metà di quanto previsto dallo stesso governo e sulla quale si chiede, giustamente, la riapertura dei termini e la revisione delle procedure risultate punitive oltre che farraginose.

Una politica, quella del Governo, che si è nutrita di luoghi comuni e ha alimentato paure spesso sfociate in violenze e tentativi di “giustizia fai da te”. La recente indagine di Redattore Sociale e Caritas Migrantes ridimensiona l’allarme per l’emergenza criminalità degli stranieri. Il tasso di criminalità dei regolari in Italia è leggermente più alto di quello degli italiani (tra l’1,23% e l’1,40%, contro lo 0,75%) ma, se si tiene conto della differenza di età, risulta uguale a quello degli italiani e addirittura inferiore tra le persone oltre i 40 anni. Un quarto dei reati riguarda la condizione d’immigrato: la condizione d’irregolari espone gli immigrati a rischio di delinquere maggiormente, senza considerare che la rigida normativa sul soggiorno già assegna loro una rilevanza penale.
“Effetto Collaterale” di quelle politiche sull’immigrazione che il duo Bossi e Berlusconi sbandierano come uno dei “loro” principali successi sono i respingimenti di massa e le tragiche morti nel canale di Sicilia.
Dopo i ripetuti richiami dell’Alto Commissariato per i Rifugiati contro i respingimenti indiscriminati nei giorni scorsi è toccato a Navi Pillay, sudafricana e Alto Commissario per i Diritti Umani, puntare il dito contro il Governo Italiano per il trattamento riservato ai barconi carichi di migranti. “Abbandonati e respinti senza verificare in modo adeguato se stanno fuggendo da persecuzioni, in violazione del diritto internazionale” ha sostenuto la Pillay e ha aggiunto “in molti casi le autorità respingono questi migranti e li lasciano affrontare stenti e pericoli, se non la morte, come se stessero respingendo barche cariche di rifiuti pericolosi”. E lo stesso Jacques Barrot, commissario europeo alla giustizia e agli interni, davanti al Parlamento Europeo, ha ricordato che “La norma comunitaria impone che il controllo delle pratiche alle frontiere venga effettuato nel rispetto del codice Schengen e soprattutto del principio di non respingimento. Quindi uno Stato deve esimersi dal respingere persone verso paesi in cui rischiano torture o trattamenti degradanti. Il dovere di protezione deve essere rispettato”.
Ma Berlusconi e la Lega restano sordi ai richiami internazionali così come alle proteste ed alle preoccupazioni crescenti che su questo tema si registrano quotidianamente anche in Italia.
E’ in questo clima, al tempo stesso di sordità e ferocia, che tante associazioni di migranti presenti in Italia insieme a tanta parte del mondo associativo e sindacale e alle forze politiche della sinistra hanno lanciato la proposta di realizzare, per il prossimo 17 ottobre a Roma, una grande manifestazione popolare contro il razzismo e le scelte sull’immigrazione contenute nel cosiddetto “pacchetto sicurezza”.
A venti anni di distanza dall’omicidio di Jerry Maslo a Villa Literno e della grande manifestazione che ne seguì (il 7 ottobre 1989) l’Italia della solidarietà e che non si piega al razzismo e alle paure che lo alimenta scende nuovamente in piazza per rivendicare diritti e il rispetto delle normative internazionali in tema di diritto d’asilo.
E’ un’occasione straordinaria di mobilitazione a cui Sinistra e Libertà è chiamata a dare il suo contributo di idee e partecipazione.

 
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EmiNews 2009

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