7531 GINA DI LIEGRO, Assessore alle migrazioni del Lazio: ho vissuto come voi l'esperienza migratoria

20091016 19:44:00 redazione-IT

[b]Il neo Assessore alle "Politiche sociali, Emigrazione, Immigrazione e alle Sicurezze" della Regione Lazio, Luigina Di Liegro, ha ricevuto oggi presso la sede regionale a Roma, un gruppo di 120 anziani provenienti dai paesi latino-americani, partecipanti al soggiorno annuale organizzato dall’assessorato. Durante l’incontro Luigina Di Liegro ha ricordato la sua esperienza di emigrazione negli Stati Uniti d’America e l’auspicio che la storia dei nostri migranti sia ricordata e documentata per offrire elemnenti di riflessione ai nostri giovani e al nostro paese[/b]

Di seguito l’intervento di Gina Di Liegro

Cari amiche ed amici corregionali,

è con particolare piacere che vi do’ il benvenuto in questa Sala della Regione Lazio che ha già ospitato i rappresentanti delle vostre associazioni pervenuti a Roma nell’ambito dei soggiorni organizzati annualmente da questo assessorato.

E’ per me un’occasione per tornare ad incontrare persone che, come voi, hanno lasciato molto tempo fa la nostra Regione: le province di Roma, di Frosinone, di Viterbo, di Latina, di Rieti , alla ricerca di migliori occasioni di vita e di lavoro.

So che avete lasciato la vostra terra per andare in Sudamerica, molti di voi in Argentina, altri in Brasile, Venezuela e Uruguay. Un storia di emigrazione che anch’io ho personalmente condiviso da bambina, con la mia famiglia emigrata negli Stati Uniti d’America.

E parlando con voi, come abbiamo fatto mercoledì sera a Sperlonga (dove molti di voi si sono anche divertiti a guardare la partita Argentina – Uruguay), non possono non tornarmi in mente i racconti e le immagini di tanti nostri connazionali, con i quali ho condiviso per molti anni, situazioni quotidiane a voi ben note, fatte di difficoltà, di lavoro duro, ma anche di soddisfazioni.

Magari la soddisfazione di potersi costruire una propria casa, di poter finanziare lo studio dei propri figli, cose che in quell’epoca non erano affatto scontate in Italia.

La memoria di ciò che voi avete vissuto è qualcosa di straordinariamente importante per l’Italia. Sarebbe fondamentale raccoglierla e documentarla per lasciare una traccia definitiva del nostro popolo migrante dal Lazio e dalle altre regioni italiane per trasferirla alle nuove generazioni, insegnarla nelle scuole, parlarne nei media.

La vostra è una storia che troppo spesso viene dimenticata o rimossa. Ed è invece la storia stessa dell’Italia, semplicemente perché nel corso di un secolo, oltre 30 milioni di italiani l’hanno vissuta e sperimentata.

Il mio impegno, come assessore alle Politiche Sociali e alle Sicurezze, è oggi quello di rinsaldare i legami con le vostre comunità in tanti paesi del mondo. Come facciamo anche con queste iniziative dei soggiorni. Non soltanto perché è un vostro diritto avere l’opportunità di rivedere i paesi e i luoghi che avete lasciato molto tempo fa, ma anche perché è per voi e per noi importante conservare rapporti e relazioni strette e stabili, affinché le reciproche esperienze possano essere comunicate e trasferite.

Si dice che il mondo in cui viviamo è un mondo globale, interdipendente, legato in uno stesso destino. E allora, chi meglio di voi può rappresentare l’interfaccia di una comunicazione tra la nostra Regione Lazio e i tanti paesi in cui vivete?

Chi meglio dei cittadini migranti, con la loro conoscenza e il loro sapere “bifronte” , fatto della cultura di partenza e di quella di arrivo, può consentirci di avvicinarci positivamente e di comprendere le altre culture, agli altri mondi da cui ci sentiamo spesso lontani, ma che in realtà interagiscono quotidianamente con noi?

Il mio Assessorato concluderà alla fine del prossimo mese di novembre un percorso di consultazione e di incontri con le comunità italiane all’estero. Domani sarò a Parigi per la penultima delle pre-conferenze continentali, quella europea, e a fine ottobre realizzeremo la pre-conferenza con l’Australia. (Lo faremo, in questo caso, per via telematica, una video -conferenza tra Roma, Sydney e Melbourne che ci servirà anche a sperimentare modalità di dialogo più moderne e che potrà essere utilizzata, in futuro, in ogni occasione in cui ce ne sarà necessità).

Con la Conferenza Mondiale di Laziali nel Mondo di fine novembre, intendiamo raccogliere tutte le indicazioni fornite dalle associazioni laziali all’estero e dalla Consulta regionale dell’emigrazione, per essere in grado di varare nei primi mesi dell’anno prossimo un nuovo programma di interventi a vostro favore che sia più adeguato ai tempi e alle sfide che abbiamo di fronte.

Siccome parliamo di futuro, voglio concludere facendo appello anche a voi, affinché i vostri figli e i vostri nipoti non si allontanino dalle antiche radici e siano coinvolti sempre di più nell’attività delle vostre associazioni. C’è bisogno di garantirci che questo legame non si interrompa.

Anche per ciò, dobbiamo operare insieme per fare in modo che i nostri interventi possano soddisfare le nuove generazioni di laziali all’estero; e allo stesso tempo dobbiamo chiedere a questi giovani di rinverdire la propria parte di identità italiana e laziale. Non con spirito retorico, ma con la prospettiva di costruire insieme il futuro e di fornire un contributo di sviluppo culturale, sociale, civile alla nostra regione e ai paesi dove oggi vivete.

Se questo impegno di partecipazione sarà realizzato, sono convinta che i giovani laziali all’estero, i vostri figli, i vostri nipoti, possono diventare a pieno titolo dei riferimenti importanti per molte azioni istituzionali che potranno essere varate dalla Regione e dagli altri Enti locali nei paesi in cui oggi vivete. Comprese quelle iniziative internazionali che mirano a costruire occasioni di cooperazione economica e di reciproco e solidale sviluppo.

Per fare questo è opportuno che il nostro associazionismo nel mondo si apra finalmente a questi giovani. Che li faccia diventare attori di una seconda fase di aggregazione e di progettualità, democratica e cooperativa. Vi chiedo, ringraziandovi di essere qui e salutandovi, di portare nei vostri paesi e nelle vostre comunità, questo mio auspicio e desiderio.

Grazie.

Luigina Di Liegro
Roma, 16 Ottobre 2009

REGIONE LAZIO – SALA TEVERE

 
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