7567 Rapporto Caritas, gli immigrati regolari sono 4,5 milioni,

20091028 23:50:00 redazione-IT

[b]La Cei: ora serve integrazione[/b]

La crisi economica e finanziaria non ha fermato la crescita dell’immigrazione in Italia: il numero dei migranti sul territorio nazionale ha raggiunto quota 4,5 milioni se si considerano le presenze regolari non ancora registrate e la regolarizzazione a settembre 2009 di colf e badanti. A rivelarlo, l’ultimo rapporto sull’immigrazione Caritas-Migrantes diffuso oggi in diverse città, secondo cui un abitante su 14 (7,2%) è un cittadino straniero, e l’incidenza è maggiore tra i minori e i giovani-adulti (18-44).
Inoltre, l’aumento annuo di 250mila unità, considerato nelle previsioni dell’Istat come scenario alto, è risultato inferiore a quanto effettivamente avvenuto: +458.644 residenti nel 2008, ovvero +13,4 per cento rispetto all’anno precedente.

Secondo il rapporto, il numero dei cittadini stranieri residenti in Italia, incluse le presenze regolari non ancora registrate in anagrafe, ha raggiunto quota 4.330.000 (nel 2005 erano 2.670.514 e, a fine 2008, 3.891.295).

Il 2008 è stato il primo anno in cui l’Italia, per incidenza degli stranieri residenti sul totale della popolazione, si è collocata al di sopra della media europea e, seppure ancora lontana da Germania e Spagna (con incidenze rispettivamente dell’8,2 per cento e dell’11,7), ha superato la Gran Bretagna (6,3). Nei Paesi di più antica tradizione migratoria, però, è molto più elevato il numero di cittadini nazionali di origine immigrata, essendo più agevole la normativa sull’accesso alla cittadinanza: in Francia il 23 per cento della popolazione ha genitori o nonni di origine immigrata; in Germania, mentre i cittadini stranieri sono scesi a circa l’8 per cento, quelli con un passato migratorio raggiungono il 18. In Italia, dove questa distinzione non è statisticamente agevole, nel 2008 si è giunti a quasi 40mila casi di acquisizione di cittadinanza a seguito di matrimonio o di anzianità di residenza.

Il rapporto rivela poi che tra gli immigrati continua a prevalere la presenza di origine europea (53,6 per cento, per più della metà da Paesi comunitari). Seguono gli africani (22,4), gli asiatici (15,8) e gli americani (8,1). Le prime cinque collettività superano la metà dell’intera presenza (800mila romeni, 440mila albanesi, 400mila marocchini, 170mila cinesi e 150mila ucraini). A livello territoriale il Centro (25,1 per cento) e il Meridione (12,8) risultano molto distanziati dal Nord quanto a numero di residenti stranieri (62,1), così come il Lazio (11,6) lo è dalla Lombardia (23,3), tra l’altro preceduto dal Veneto (11,7).

Il rapporto nega che l’incremento dell’immigrazione coincida con un aumento dlela criminalità. Nel periodo 2001-2005 infatti l’aumento degli stranieri residenti è stato del 101% mentre le denunce presentate contro stranieri sono aumentate del 46%. Anche il tasso di criminalità degli stranieri è paragonabile a quello degli italiani.

«Da più di un anno sentiamo parlare del pacchetto sicurezza che, con la sua insistenza, ha rafforzato il malinteso che sia fondato equiparare gli immigrati ai delinquenti. Poco, invece, si è sentito parlare del ‘pacchetto integrazione’, di un’impostazione più equilibrata che non trascura gli aspetti relativi alla sicurezza ma li contempera con la necessità di considerare gli immigrati come nuovi cittadini portandoli a e essere soggetti attivi e partecipi nella società che li ha accolti». È quanto ha affermato mons. Bruno Schettino, presidente della Commissione episcopale per l’immigrazione e vescovo di Capua, nel corso della presentazione del Dossier. «La Conferenza Episcopale Italiana, con toni meditati ma fermi e ripetuti – ha aggiunto mons. Schettino – ha avuto modo di sottolineare che senza integrazione non c’è politica migratoria. Alla 58esima assemblea generale della Conferenza episcopale italiana nel giugno scorso, il card. Bagnasco ha ribadito che per governare l’immigrazione non basta concentrarsi sulle sole esigenze di ordine pubblico. La vera sicurezza nasce dall’integrazione».

http://www.unita.it/news/italia/90425/rapporto_caritas_gli_immigrati_regolari_sono_milioni_la_cei_ora_serve_integrazione

 
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EmiNews 2009

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