7593 GERMANIA, Consolati: un incontro inutile. SI chiudono 4 sedi.

20091109 12:53:00 redazione-IT

di Mauro Montanari (Francoforte)

[b]Si chiudono in Germania Saarbrücken, Norimberga, Mannheim e Amburgo. I rappresentanti della comunità trattati come camerieri[/b]

Una occasione sprecata, quella di sabato 7 novembre, nell’incontro in ambasciata tra Presidenti Comites, Consiglieri Cgie, Consoli e Ambasciatore. Presenti il sottosegretario agli Esteri, Alfredo Mantica, e gli onorevoli Narducci, Garavini e Di Biagio. Tema dominante: la chiusura dei consolati, che Mantica ha confermato. Di più: non si tratterebbe soltanto di Norimberga e Saarbruecken, come temuto fino a qualche giorno fa, ma anche di Amburgo e Mannheim, come temuto fin dall’inizio. Mantica non ha lasciato speranze: si chiude e basta! Solo alla fine dell’incontro ha lasciato intendere che, forse, su qualche particolare si può anche discutere, ma non sul piano in sè. Che è già deciso. Ma deciso da chi? Su questo punto, che Mantica ha anche esposto alla sua maniera, torneremo.

I rappresentanti della comunità, compresi i parlamentari eletti all’estero (a proposito, gli altri dov’erano? A giocare a carte?) sono stati trattati come dei camerieri che dovrebbero servire alla comunità una pietanza già preparata. Ma preparata da chi? Il punto è interessante, perchè Mantica –e lo ha fatto intendere lui stesso- esegue semplicemente un piano preparato da altri. Cameriere anche lui, insomma. E chi meditava e proponeva piani di risparmio alternativi, ha dovuto ricredersi. Non è una questione di soldi, come Mantica ha espressamente dichiarato. Ma se la questione non è il risparmio, qual’è la questione, allora? Questo non lo sa veramente nessuno.

L’unica cosa che si sa, è che si chiude e basta! E perché quei consolati e non altri? Pensiamo solo ad Amburgo, il porto più grande d’Europa. Pensiamo a Mannheim, al centro di una delle regioni più produttive del continente. Altrettanto per Norimberga o per Saarbrücken, quest’ultima capitale di un Land. Perché quelli e non altri, dicevamo? Non si sa. » la “Sfiga”! E perché c’è stato un cambio all’ultimo momento tra Amburgo e Hannover? Non si sa neppure quello. » la “Sfiga”! E perché, infine, sono le comunità costrette a difendere il patrimonio dello Stato, e non l’Amministrazione, come dovrebbe essere? Non si sa. Mantica non ha spiegato nulla. Ha fatto due bei discorsi. Il primo sull’introduzione dei consolati digitali. Bellissime cose, che però devono venire installate insieme ai servizi di sportello, non al posto. Mantica fa volentieri l’esempio della introduzione del bancomat. Che però non ha affatto sostituito gli sportelli bancari. Nessuna banca farebbe fare cinquecento chilometri ai suoi clienti per arrivare al primo sportello. E se una qualche sostituzione la si può anche ipotizzare, questa deve avvenire nel lungo periodo. Nel discorso di conclusione, infine, Mantica ha parlato del sesso degli angeli.

Dicevamo che il progetto non piace a nessuno. Non piace neppure ai deputati eletti all’estero del Pdl, lo stesso partito del Sottosegretario. I quali hanno presentato un documento, a firma Di Biagio, Picchi, Angeli e Berardi che è anche un appello a riconsiderare la questione. Si legge: “Saremo pronti a avviare ulteriori iniziative finalizzate alla salvaguardia dei servizi e delle strutture per le nostre comunità, dinanzi ad una eventuale decisione –da noi non condivisa- da parte dell’Amministrazione centrale”. Loro sono pronti, scrivono, ma non li ascolta nessuno.

E questa è un po’ la questione fondamentale. Se la politica, deputata a difendere interessi generali, non decide, chi decide al suo posto? “Decide Frattini” -dice Mantica. Balle! Frattini firma quello che gli viene messo sul tavolo. Ma il progetto è più vecchio di questo governo, come Mantica stesso ha ripetuto. Frattini -come Mantica- semplicemente lo manda avanti. Frattini non sa neanche dove sta, Saarbrücken, se quancuno non glie lo indica col dito sulla carta geografica. Frattini fa volentieri il bello agli incontri internazionali, dove può dire a Westerwelle come parla bene l’inglese. Ma delle comunità, a Frattini non gliene potrebbe fregar di meno.

Allora, se la politica de facto non decide, chi decide? Qualcuno che difende interessi particolari e di lobby? E perché la politica ha abdicato alla sua facoltà? In favore di chi?

Infine una nota a latere. Abbiamo assistito in fine giornata ad una cagnàra indegna –oltre che fuori luogo- da parte di un Consigliere Cgie, ampiamente noto alla magistratura tedesca, contro il Console di Stoccarda. Vada al Console di Stoccarda tutta la solidarietà di questo giornale.

http://www.corritalia.de/?l=407#t401&cms=e5745702165a486414389ef28c1756d0

 
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EmiNews 2009

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