18 12 08 NEWS DAI PARLAMENTARI ELETTI ALL ESTERO ED ALTRE COMUNICAZIONI

1 – Il dietrofront del ministro Salvini sulla manovra di bilancio: l`irrinunciabile spazio di deficit del 2,4% previsto per il 2019 in realtà non era proprio irrinunciabile.
2 – L’ON. LA MARCA partecipa alla riunione di coordinamento dei vice consoli onorari della circoscrizione di Toronto.
3 – Zin (MAIE) inaugura Istituto Italo-argentino alla presenza del premier Conte.
4 – Modello Obrador: governare consultando il popolo. Messico. Il 1° dicembre la cerimonia di investitura del nuovo presidente e della sua idea di democrazia partecipativa. I primi referendum sono stati già realizzati. Ma c’è qualche ombra: il Tren Maya e una Guardia nazionale militarizzata
5 – NUMERI ALLA MANO. I dati sono un ottimo modo per analizzare fenomeni, raccontare storie e valutare pratiche politiche
6 – Italiani in Brasile, Merlo (MAIE) inaugura nuova sede del Consolato d’Italia a Recife. Sen. Ricardo Merlo, presidente del MAIE

1 – Il dietrofront del ministro Salvini sulla manovra di bilancio: l`irrinunciabile spazio di deficit del 2,4% previsto per il 2019 in realtà non era proprio irrinunciabile.

Il Governo M5S-Lega piega la testa di fronte alla Commissione europea. Una retromarcia grave sia sul piano politico, sia sul piano economico.
Lo ripetiamo da tempo: il livello di deficit approvato dal Parlamento è necessario, ma è altrettanto necessario rispondere ai rilievi della Commissione con una correzione del Disegno di Legge di Bilancio al fine di spostare l`extra-deficit sugli investimenti pubblici.
Invece, in Commissione Bilancio alla Camera, si procede al buio, con l`unica certezza del voto di fiducia previsto per martedì prossimo. Così, si è fatto un capolavoro: maggiori oneri per interessi senza gli effetti espansivi possibili. Un governo feroce con i disperati, ma debole con gli interessi forti.
La maggioranza M5S-Lega ha inoltre bocciato l’emendamento di LeU al DDL Bilancio che chiedeva di orientare verso il Mezzogiorno il 45% delle spese in conto capitale delle pubbliche amministrazioni. L’emendamento senza oneri aggiuntivi puntava a correggere il penalizzante criterio introdotto dal Governo Renzi-Gentiloni nella scorsa legislatura. Anche sulle politiche per il Mezzogiorno, il Governo è di continuità, non di cambiamento.

2 – L’ON. LA MARCA PARTECIPA ALLA RIUNIONE DI COORDINAMENTO DEI VICE CONSOLI ONORARI DELLA CIRCOSCRIZIONE DI TORONTO.
Giovedì, 29 novembre, l’On. Francesca La Marca ha partecipato alla riunione di coordinamento con i Vice Consoli onorari svoltasi presso il Consolato Generale d’Italia di Toronto, alla presenza del nuovo Console generale Eugenio Sgrò. Alla riunione sono stati presenti alcuni funzionari del consolato e 5 dei consoli onorari che fanno capo al consolato di Toronto: Thunder Bay, Windsor, Sarnia, London (Ontario) e Winnipeg (Manitoba). COMUNICATO – 30 NOVEMBRE 2018
Dopo l’introduzione del Console generale e il saluto portato dall’On. La Marca, è stato affrontato il tema della protezione dei dati personali e si è proceduto alla consegna ai Vice consoli onorari abilitati delle valigette contenti l’attrezzatura per l’acquisizione e la trasmissione dei dati biometrici ai fini dell’accelerazione delle procedure di rilascio dei passaporti. È stata anche svolta una seduta pratica sul loro funzionamento.
I Consoli onorari, inoltre, nei loro interventi, hanno toccato anche le molteplici problematiche che ogni giorno si trovano ad affrontare nel rapporto con i connazionali.
Nel suo intervento, la parlamentare ha auspicato, pur nel rispetto dei rispettivi ruoli, un maggior coordinamento tra il consolato, i Vice Consoli onorari e la rappresentanza parlamentare, dichiarando a tale proposito la sua completa disponibilità in qualità di diretta espressione del territorio nel quale i connazionali risiedono. Un esempio positivo e concreto è dato proprio dall’attribuzione e dalla consegna delle macchinette per la raccolta e la trasmissione dei dati biometrici, per le quali lei stessa è intervenuta numerose volte per il buon esito delle operazioni.
L’On. La Marca ha sottolineato, altresì, l’esigenza di assicurare una più adeguata attribuzione di risorse a sostegno dell’attività dei consolati onorari, che svolgono un’opera insostituibile soprattutto nelle realtà dove esistono grandi distanze.
Un’esigenza che la parlamentare da tempo cerca di soddisfare presentando specifici emendamenti migliorativi al bilancio del MAECI, come accaduto in passato e in occasione del provvedimento attualmente in discussione alla Camera, nel quale la parlamentare ha chiesto di triplicare i fondi a disposizione per questo scopo.
L’incontro, in definitiva, si è tradotto in un proficuo e appassionato confronto sulle questioni più sentite dalle nostre comunità nelle diverse aree dell’ampia circoscrizione consolare di Toronto. On./Hon. Francesca La Marca, Ph.D. – Circoscrizione Estero, Ripartizione Nord e Centro America.

3 – Zin (MAIE) inaugura Istituto Italo-argentino alla presenza del premier Conte.
Solo la scorsa settimana alla Farnesina l’incontro tra il Sottosegretario Merlo, il rettore dell’Università di Buenos Aires e il dott. Claudio Zin, già senatore del MAIE. L’intervista esclusiva di ItaliaChiamaItalia a Zin: “Il Centro studi è un ponte d’oro tra l’Università di Buenos Aires e le migliori università italiane”
Merlo in Messico, rappresenterà l’Italia alla cerimonia d’insediamento del presidente Obrador
Ieri, all’Università di Buenos Aires, è stato inaugurato l’Istituto Italo-argentino de altos estudios, presieduto dal dott. Claudio Zin. L’evento si è svolto alla presenza del presidente del Consiglio Giuseppe Conte, del rettore dell’Università Alberto Barbieri, dello stesso Zin, naturalmente, di tanti illustri ospiti e di centinaia di studenti.
“L’Istituto Italo-argentino de altos estudios è un ponte d’oro tra l’Università di Buenos Aires, la più importante dell’Argentina, la seconda di tutta l’America Latina, e le migliori università italiane”, dichiara il dott. Claudio Zin. “L’UBA – prosegue Zin, già senatore del MAIE – conta oltre 320mila studenti, 35mila docenti, e tra questi almeno il 20% di discendenza italiana”. L’Università di Buenos Aires inoltre è frequentata da 400 studenti italiani, fa sapere il presidente dell’Istituto, che sono lì grazie ad accordi con i nostri atenei.
“L’Istituto Italo-argentino de altos estudios ha come obiettivo principale quello di favorire uno scambio di idee e di progetti tra alunni, docenti, ricercatori, organizzandolo in maniera fluida e ordinata. Si tratta – sottolinea Zin – di uno strumento molto importante per la comunità italiana, in particolar modo per i più giovani, perché possano costruire nel modo migliore il loro futuro”.
Il presidente del Consiglio Giuseppe Conte, durante un ricevimento in suo onore offerto alla Casa Rosada dal presidente della Repubblica Argentina Maurizio Macri, torna a parlare pubblicamente del Centro Italo-argentino, sottolineando l’importanza di tale organismo. Ad ascoltarlo ci sono naturalmente il presidente Macri, con la sua signora, il Sen. Claudio Zin e i maggiori esponenti della comunità italiana dell’Argentina, tra cui rappresentanti di Comites e CGIE, oltre a diversi coordinatori del Movimento Associativo Italiani all’Estero.
Mancava solo il Sottosegretario agli Esteri, Sen. Ricardo Merlo, fondatore e presidente del MAIE, impegnato in altre missioni istituzionali all’estero. Merlo, comunque, anche se a distanza, ha seguito tutto. Il presidente del MAIE è molto soddisfatto, soprattutto per la creazione di un Centro studi di altissimo livello nel Paese con la più grande comunità italiana del mondo.
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Claudio Zin (MAIE) inaugura el Instituto Italoargentino junto al Primer Ministro italiano, Giuseppe Conte
La creación del instituto había sido anunciada la semana pasada por el Subsecretario Ricardo Merlo, luego de una reunión en Roma con el mismo Zin, ex Senador del MAIE, y Alberto Barbieri, Rector de la UBA
La inauguración del Instituto Italoargentino de Altos Estudios se realizó el jueves pasado, durante un evento en la UBA que contó con la presencia del Primer Ministro italiano, Giuseppe Conte, del Rector Barbieri, y de otros tantos invitados destacados y estudiantes.
El doctor Zin será el Presidente de la nueva institución, la cual definió como “un puente importantísimo entre la Universidad de Buenos Aires, la más importante de Argentina y la segunda de América Latina, y las mejores universidades italianas”. En declaraciones a la prensa, el ex Senador aseguró que “la UBA cuenta con más de 320 mil estudiantes y 35 mil docentes, y al menos el 20% es de origen italiano”. Además, la UBA cuenta con 400 estudiantes italianos, que se encuentran allí gracias a los acuerdos con sus ateneos.
“El objetivo principal del Instituto es promover el intercambio de ideas y proyectos entre alumnos, docentes e investigadores, ofreciendo una organización que garantice la fluidez del trabajo. Es un instrumento muy importante para la comunidad italiana, y sobre todo para los más jóvenes, para que tengan las mejores herramientas para construir su futuro”.
Durante un encuentro que se ofreció en su honor en la Casa Rosada, el Primer Ministro Conte se refirió públicamente al centro ítalo-argentino, destacando la importancia del proyecto. Además del Presidente Mauricio Macri y su esposa, Juliana Awada, se encontraban presentes el doctor Claudio Zin, exponentes de la comunidad italiana en Argentina, representantes del Comites, del CGIE y Coordinadores del Movimiento Asociativo Italianos en el Exterior.
El fundador y Presidente del MAIE, Sen. Ricardo Merlo, no se encontraba presente debido a sus compromisos institucionales en México, en donde se encuentra para participar de la asunción del Presidente Andrés Manuel López Obrador. Ayer, tuvo lugar un primer encuentro en Ciudad del México con los representantes locales de la comunidad italiana, en la residencia del Embajador italiano Luigi Maccotta. Merlo siguió los acontecimientos a la distancia y se demostró muy satisfecho con la iniciativa de crear un centro de estudios de alto nivel en el país con la mayor cantidad de italianos en el mundo.

4 – MODELLO OBRADOR: GOVERNARE CONSULTANDO IL POPOLO. MESSICO. IL 1° DICEMBRE LA CERIMONIA DI INVESTITURA DEL NUOVO PRESIDENTE E DELLA SUA IDEA DI DEMOCRAZIA PARTECIPATIVA. I PRIMI REFERENDUM SONO STATI GIÀ REALIZZATI.

MA C’È QUALCHE OMBRA: IL TREN MAYA E UNA GUARDIA NAZIONALE MILITARIZZATA,

A cinque mesi dalla sua storica vittoria elettorale, Andrés Manuel López Obrador, detto Amlo, è da ieri il nuovo presidente del Messico. E se, tra molte aspettative e non poche incognite, la sua promessa di una trasformazione radicale del paese è ora attesa alla prova dei fatti, un segnale di cambiamento viene sicuramente dalla sua volontà di coinvolgere la cittadinanza nelle proprie scelte.

Un proposito che aveva già espresso promuovendo, a ottobre, una consulta popolare sulla controversa costruzione del nuovo aeroporto internazionale di Città del Messico all’interno del fragile ecosistema lacustre di Texcoco, respinta dagli elettori sotto lo slogan «Yo prefiero el lago» (una bocciatura che ha messo in fibrillazione le élites messicane, spingendo l’agenzia di rating Fitch a rivedere al ribasso l’outlook del paese da stabile a negativo, pur confermando il livello BBB+).

E quanto Amlo intenda legittimare la propria azione, anche in funzione anti-oligarchica, tenendo permanentemente mobilitata la sua base sociale, lo ha nuovamente fatto capire il 24 e 25 novembre organizzando una seconda consulta sulle dieci priorità del suo governo – come l’introduzione della copertura sanitaria universale, il raddoppio della pensione agli ultra 68enni, la concessione di borse di studio a tutti gli studenti delle scuole pubbliche di livello medio superiore, il progetto del Tren Maya –, tutte approvate dagli oltre 940mila partecipanti con percentuali oscillanti tra il 95,1 e l’89,9%.

«È la democrazia partecipativa che consente al popolo di esercitare il suo potere sovrano», ha spiegato Amlo promettendo una riforma della Costituzione diretta a garantire un quadro legale a referendum e consulte e impegnandosi a sottoporre anche il suo mandato, tra tre anni, al giudizio della popolazione («il popolo pone, il popolo toglie»).

Riguardo però al Tren Maya, è assai dubbio che di vera democrazia si tratti. Presentato come il fiore all’occhiello del modello di sviluppo «sostenibile» del suo governo, questo progetto di linea ferroviaria chiamato a collegare le principali aree turistiche della Penisola dello Yucatán è in realtà destinato a garantire enormi profitti al capitale finanziario, in alleanza con il settore immobiliare e quello turistico, e in perfetta continuità con la strategia neoliberista di controllo territoriale seguita dai governi precedenti.

Un progetto che di sostenibile ha ben poco, prevedendo, per ogni stazione ferroviaria, la costruzione di centri commerciali, hotel e resort a scapito delle cultura indigene, come pure di ecosistemi fragili e dalla straordinaria biodiversità.

Benché Amlo abbia assicurato che il Tren Maya dovrà essere successivamente esaminato insieme ai popoli originari, è significativo che questi non siano stati ascoltati prima di sottoporre l’opera alla consulta popolare. E ciò malgrado le fortissime riserve espresse dalle comunità, convinte che il progetto – come hanno spiegato in un comunicato congiunto – «di maya non abbia nulla, né comporti alcun vantaggio per i popoli indigeni della regione: «Non vogliamo diventare come Cancun, dove gli unici beneficiari sono le catene alberghiere e di ristorazione».

Non è questo, del resto, l’unico punto controverso del programma del nuovo governo. Molte critiche sono state rivolte anche alla proposta di creare una Guardia nazionale militarizzata con compiti di sicurezza pubblica, in contraddizione con le dichiarazioni di Amlo in campagna elettorale sulla necessità di allontanare l’esercito dalle strade in quanto «impreparato per tale funzione».

«Puntando su una strategia già rivelatasi fallimentare – ha dichiarato José Miguel Vivanco di Human Rights Watch – López Obrador commette un errore colossale che potrebbe frustrare qualunque speranza di porre fine alle atrocità» che hanno segnato il Messico negli ultimi anni.

Ma sulla proposta, che si inscrive nel cosiddetto Piano nazionale di pace e sicurezza con cui Amlo punta a rimuovere le principali cause della violenza, combattendo la povertà e ricostruendo la fiducia nelle istituzioni attraverso una profonda «rigenerazione nazionale», il neo presidente ha già annunciato per marzo una nuova consulta. (di Claudia Fanti da Il Manifesto.)

5 – NUMERI ALLA MANO. I dati sono un ottimo modo per analizzare fenomeni, raccontare storie e valutare pratiche politiche. Con Numeri alla mano facciamo proprio questo. Una newsletter settimanale di brevi notizie, con link per approfondire.
PARLAMENTO
1° – DOPPIA FIDUCIA PER IL GOVERNO CONTE, Per la prima volta da quando si è insediato, l’esecutivo ha posto per ben 2 volte la fiducia sullo stesso testo. In settimana infatti, come al senato, anche alla camera il decreto sicurezza è stato approvato con la fiducia. È sempre un elemento negativo quando sia camera che senato vengono limitati nelle loro funzioni attraverso l’utilizzo di questo strumento.
+2 – GRUPPI PARLAMENTARI FAVOREVOLI AL DECRETO SICUREZZA. Nonostante l’aver votato contro la fiducia al governo Conte sul decreto sicurezza, sia Forza Italia che Fratelli d’Italia hanno poi appoggiato l’esecutivo durante il voto finale sul provvedimento. Molto alta quindi la quota dei Sì che ha incassato il testo, l’80% dei deputati. Solo Pd, Leu e alcune componenti del Misto hanno votato contro. Vedi il resoconto del voto finale
1 – SOTTOSEGRETARIO ALLA SALUTE PROPOSTO. In sostituzione del neo presidente della provincia di Trento Maurizio Fugatti, il Consiglio dei ministri in settimana ha proposto Luca Coletto come nuovo sottosegretario alla salute. Politico veronese della Lega, Coletto è attualmente assessore alla sanità della regione Veneto, nonché presidente di Agenas, l’Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali. Incarichi da cui dovrà ora dimettersi, in quanto incompatibili. Vedi la sua carriera politica
-20 – GIORNI ALLA DECADENZA PER IL DECRETO FISCALE. Giovedì il senato ha approvato il decreto fiscale. Con un’alta percentuale di No, in questo caso Forza Italia e Fratelli d’Italia hanno infatti espresso parere contrario, Palazzo Madama ha dato il via libera all’ultimo dei decreti che il governo vuole convertire in legge da qui a fine anno. Ora il testo passa alla camera, e dovrà ricevere approvazione entro il 22 dicembre, data in cui il decreto decade.
1.031 – EMENDAMENTI PRESENTATI ALLA LEGGE DI BILANCIO. Martedì arriva in aula alla camera la legge di bilancio, che dovrà essere approvata entro fine anno. Le prossime settimane saranno quindi particolarmente impegnative per il parlamento, visto soprattuto il notevole dibattito politico che si è creato intorno al provvedimento. Solo nella sua trattazione nelle commissioni di Montecitorio gli emendamenti presentati sono già stati più di 1.000. da Openpolis 2 dic 2018

6 – ITALIANI IN BRASILE, MERLO (MAIE) INAUGURA NUOVA SEDE DEL CONSOLATO D’ITALIA A RECIFE. SEN. RICARDO MERLO, PRESIDENTE DEL MAIE: “NEGLI ULTIMI DIECI ANNI LE NOTIZIE ERANO SEMPRE DI CHIUSURE DI CONSOLATI E AMBASCIATE, NOI STIAMO FACENDO DI TUTTO PER INVERTIRE LA ROTTA

A – Prosegue la visita del Sen. Ricardo Merlo in Brasile. Nella mattinata di ieri, mercoledì 5 dicembre, il fondatore e presidente del MAIE – Movimento Associativo Italiani all’Estero ha inaugurato la nuova sede del Consolato d’Italia a Recife, insieme all’Ambasciatore d’Italia in Brasile, Antonio Bernardini, al Console Generale Gabor De Zagon e a Luigi Vignali, Direttore generale della direzione italiani all’estero della Farnesina. Presenti all’evento decine di connazionali, rappresentanti delle istituzioni, oltre a funzionari e impiegati del Consolato.
“Negli ultimi dieci anni – ha commentato Merlo – le notizie erano sempre di chiusure di Consolati e Ambasciate, noi stiamo facendo di tutto per invertire la rotta. Abbiamo già inaugurato la nuova sede dell’Ambasciata a Panama, la nuova sede dell’Ambasciata a Santo Domingo e ora s`tiamo inaugurando la nuova sede del Consolato a Recife, una struttura moderna, funzionale, dotata di alta tecnologia“.“Mi auguro – ha proseguito il presidente del MAIE – di poter inaugurare presto anche la nuova sede del Consolato a Montevideo, oltre a qualche possibile altra sede in terra brasiliana”.
Al termine della cerimonia di inaugurazione, trasferimento al Porto di Suape per la visita al cantiere navale Fincantieri: “Un altro esempio di eccellenza italiana nel mondo”, ha commentato il Sen. Merlo, riferendosi allo stabilimento FIAT di Goiana visitato il giorno prima, definito dal senatore “un orgoglio italiano nel mondo”.

B – Il Presidente del MAIE: “L’Italia nel mondo non è soltanto arte, cultura, enogastronomia, ma altissima tecnologia. Fiero di essere italiano”. Italianos en Brasil, Merlo (MAIE) inaugura la nueva sede del Consulado de Italia en Recife

Sen. Ricardo Merlo, presidente del MAIE: “Durante los últimos diez años, las noticias se referían siempre al cierre de consulados y embajadas, nosotros estamos trabajandl duro para revertir la situación”
Sigue la visita del Sen. Ricardo Merlo en Brasil. Ayer por la mañana, el fundador y presidente del MAIE – Movimiento Asociativo Italianos en el Exterior inauguró la nueva sede del Consulado italiano en Recife, junto al Embajador Antonio Bernardini, el Cónsul General Gabor De Zagon, y Luigi Vignali, Director General del área Italianos en el Exterior de la Farnesina. El evento contó con la presencia de muchos ciudadanos, además de representantes del asociacionismo y de funcionarios y empleados del Consulado.

“Durante los últimos diez años – comentó Merlo – las noticias se referían siempre al cierre de consulados y embajadas, nosotros estamos trabajando duro para revertir la situación. Ya hemos inaugurado la nueva sede de la Embajada de Panamá, la de la Embajada en Santo Domingo, y hoy nos toca inaugurar la nueva sede del Consulado de Recife, una estructura moderna, funcional, con alta tecnología”. “Espero – continuó el presidente del MAIE – poder inaugurar a breve la nueva sede consular en Montevideo, y otra sede siempre en Brasil”. Al finalizar la ceremonia de inauguración, Merlo se dirigió al Puerto de Suape para visitar las instalaciones navales de Fincantieri: “Otro ejemplo de excelencia italiana en el mundo”, comentó el Senador, refiriéndose al establecimiento de FIAT en Goiana que había visitado el día anterior, y que él mismo definió “un orgullo italiano en el mundo”

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