Inizierà oggi la Conferenza dei Consoli Italiani nel mondo. In apertura i Consoli saranno ricevuti al Quirinale dal signor Presidente della Repubblica Sergio Mattarella; è infatti la massima carica dello Stato che conferisce ai consoli le “lettere patenti” in cui sono specificate la qualifica, la classe, la circoscrizione consolare e la sede dell’ufficio in cui i consoli sono chiamati a prestare servizio.
I lavori proseguiranno poi alla Farnesina fino a mercoledì 31 ottobre. Interverranno nel corso della Conferenza il Ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, Enzo Moavero Milanesi, il Sottosegretario Ricardo Antonio Merlo e il Segretario Generale della Farnesina, Elisabetta Belloni. Alla Conferenza, che sarà presieduta dal Direttore Generale per gli Italiani all’estero e le politiche migratorie, Luigi Maria Vignali, parteciperanno relatori provenienti dalla società civile, dal mondo della comunicazione e dello sport.
Per i 5,6 milioni di cittadini italiani all’estero, la rete diplomatico consolare costituisce un punto di riferimento; per la rete diplomatico consolare le nostre comunità all’estero sono un patrimonio da valorizzare e servire.
La Conferenza dei Consoli – sottolinea la Farnesina – sarà l’occasione per guardare al futuro delle nostre collettività e per capire come le strutture consolari debbano cambiare per adeguarsi alle nuove esigenze e ai bisogni di una collettività in continua crescita – oltre un milione di Italiani all’estero in più negli ultimi 5 anni – e in continuo movimento.
“Innovare, Comunicare, Motivare” saranno i tre filoni su cui la Conferenza costruirà le fondamenta della rete consolare futura.
Innovare: nei processi e nei prodotti per rendere l’amministrazione sempre più digitale e sempre più vicina al cittadino; Comunicare: con le comunità, con gli utenti dei servizi, con i Paesi stranieri in cui i nostri connazionali vivono; comunicare per fare rete e per valorizzare le tante storie di successo degli italiani fuori dall’Italia; Motivare: affinché con il gioco di squadra e con il supporto degli italiani all’estero si possa far fronte alla carenza di risorse di cui ormai soffrono tutte le pubbliche amministrazioni. (aise)
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