17 10 14 NEWS DAI PARLAMENTARI ELETTI ALL’ESTERO E ALTRE COMUNICAZIONI.

1 – ON. LA MARCA (PD) incontra il direttore Vignali sul miglioramento dei servizi nelle aree periferiche dei grandi consolati della ripartizione nord e centro America.
2 – FEDI E PORTA (PD) – legge di bilancio: il nostro sostegno alle richieste dei sindacati anche per gli italiani all’estero
3 – FEDI (PD): il governo “apre” all’utilizzo dei contributi esteri per il diritto all’APE sociale.
4 – I DEPUTATI FEDI E LA MARCA (PD): La legge sul voto all’estero subisce un duro colpo. La legge sul voto all’estero subisce un duro colpo nel rapporto tra eletti ed elettori che è l’essenza della Circoscrizione Estero

1 – ON. LA MARCA (PD) INCONTRA IL DIRETTORE VIGNALI SUL MIGLIORAMENTO DEI SERVIZI NELLE AREE PERIFERICHE DEI GRANDI CONSOLATI DELLA RIPARTIZIONE NORD E CENTRO AMERICA. L’on. Francesca La Marca, lunedì 9 ottobre, ha incontrato il Ministro plenipotenziario Luigi Maria Vignali, Direttore Generale per gli italiani all’estero e le politiche migratorie del MAECI, per fare una ricognizione di alcune situazioni sensibili relative ai servizi consolari nella ripartizione Nord e Centro America. ROMA, 10 OTTOBRE 2017
Dopo uno scambio di vedute sugli aspetti generali dell’offerta dei servizi consolari per i nostri connazionali, l’on. La Marca ha sottolineato l’inadeguatezza delle risorse, finanziarie e tecnologiche, assegnate ai consoli onorari che si trovano a dover fronteggiare una domanda crescente sempre più articolata.
In questo quadro, La Marca ha nuovamente sollecitato, dopo la sua interrogazione scritta al Governo a questo riguardo, la definizione della attribuzione ai consolati onorari degli strumenti di rilevazione e di trasmissione telematica dei dati biometrici, allo scopo di limitare i tempi di definizione delle pratiche e di diminuire i disagi dovuti alle attese e agli spostamenti.
L’on. La Marca, infine, ha segnalato la situazione degli italiani residenti a Thunder Bay (Ontario), dove manca il console onorario dal 2015. La parlamentare, in considerazione della grande distanza che separa la località dal Consolato generale di Toronto, ha auspicato una più stretta periodicità delle visite del funzionario itinerante allo scopo di raccogliere le esigenze più immediate ed urgenti degli utenti.
Il direttore Generale Vignali, prendendo atto delle sollecitazioni della parlamentare, ha convenuto sul valore obiettivo di alcune considerazioni da lei espresse e ha ribadito il suo impegno per affrontare in termini generali e specifici il complesso tema del miglioramento dei servizi consolari in queste aree.
On./Hon. Francesca La Marca, Ph.D.
Circoscrizione Estero, Ripartizione Nord e Centro America
Electoral College of North and Central America

2 – FEDI E PORTA (PD) – LEGGE DI BILANCIO: IL NOSTRO SOSTEGNO ALLE RICHIESTE DEI SINDACATI ANCHE PER GLI ITALIANI ALL’ESTERO. Si mobilitano i sindacati confederali in vista della legge di Bilancio per chiedere che siano inseriti una serie di provvedimenti in materia di lavoro, previdenza, welfare e sviluppo. Sabato 14 ottobre si terranno in tutta Italia le manifestazioni organizzate da Cgil, Cisl e Uil per promuovere e sostenere i tavoli di trattativa in corso con il Governo.
Noi crediamo che la richiesta di maggiori risorse per la sicurezza sociale debba interessare anche i nostri lavoratori e pensionati residenti all’estero i cui diritti da sempre cerchiamo di tutelare con la nostra attività politica, parlamentare e legislativa.
I sindacati rivendicano un maggiore impegno finanziario dello Stato per l’occupazione giovanile sia per gli ammortizzatori sociali; chiedono inoltre il congelamento dell’innalzamento automatico dell’età pensionabile legato all’aspettativa di vita; un meccanismo che consenta di costruire pensioni dignitose per i giovani che svolgono lavori discontinui; una riduzione dei requisiti contributivi per l’accesso alla pensione delle donne con figli o impegnate in lavori di cura; l’adeguamento delle pensioni in essere; la piena copertura finanziaria per il rinnovo e la rapida e positiva conclusione dei contratti del pubblico impiego; risorse aggiuntive per la sanità ed il finanziamento adeguato per la non autosufficienza.
Se da una parte quindi le rivendicazioni unitarie dei sindacati trovano la nostra adesione e il nostro appoggio, dall’altra noi chiederemo al Governo di adoperarsi affinché la legge di Bilancio per il 2018 tenga conto anche delle istanze e degli interessi dei nostri connazionali in materia di sicurezza sociale (previdenza e fisco in modo particolare).
In termini generali (con i nostri emendamenti entreremo nel merito delle rivendicazioni nelle prossime settimane) chiederemo al Governo di non eliminare o limitare l’esportabilità delle prestazioni non-contributive nei Paesi extracomunitari (trattamento minimo e maggiorazioni sociali in particolare); di correggere il fenomeno delle pensioni in convenzione di importo irrisorio; di porre fine allo scandaloso e ingiusto fenomeno degli indebiti pensionistici, possibilmente con una sanatoria per i meno abbienti; in materia fiscale proporremo di prorogare e migliorare gli incentivi agevolativi a favore dei lavoratori i quali trasferiscono la residenza fiscale dall’estero in Italia per intraprendere una attività lavorativa; ci adopereremo inoltre affinché il Governo affronti e risolva adeguatamente la situazione in cui si trovano migliaia di giovani italiani i quali hanno prodotto reddito all’estero e mantenuto la residenza fiscale in Italia, e che rischiano di essere penalizzati da doppie tassazioni o pesanti sanzioni per aver omesso nel corso degli anni la dichiarazione di tali redditi in Italia.
Una “finanziaria” impegnativa insomma sulla quale vigileremo e ci attiveremo per tutelare i diritti delle nostre collettività nel mondo. I deputati Marco Fedi e Fabio Porta.

3 – FEDI (PD): IL GOVERNO “APRE” ALL’UTILIZZO DEI CONTRIBUTI ESTERI PER IL DIRITTO ALL’APE SOCIALE. Il Governo “apre” alla possibilità di utilizzare i contributi esteri per il perfezionamento del diritto all’Ape sociale.
Come si ricorderà avevo dato notizia in un mio recente comunicato che l’Inps con la Circolare n. 100 del 16 giugno 2017 aveva deciso che ai fini del perfezionamento dell’anzianità contributiva minima (dei 30/36 anni) richiesta per l’accesso al beneficio si tiene conto di tutta la contribuzione versata o accreditata, a qualsiasi titolo, nella o nelle gestioni rientranti nell’ambito di applicazione della norma ma che il suddetto requisito contributivo non può essere perfezionato totalizzando i periodi assicurativi italiani con quelli esteri, maturati in Paesi UE, Svizzera, SEE o extracomunitari convenzionati con l’Italia. ROMA, 10 OTTOBRE 2017
Ora nella risposta ad una interrogazione presentata dal partito Democratico alla Camera dei deputati (5-12134), il Sottosegretario al Welfare, Luigi Bobba, ha aperto alla possibilità per i lavoratori che hanno versato i contributi all’estero di ricorrere alla totalizzazione per raggiungere i 30/36 anni chiesti per l’accesso all’Ape sociale a patto che risiedano in Italia (infatti l’Ape Social continuerà comunque a vedere escluso chi risiede fuori dal territorio italiano e verrà automaticamente revocata, a chi ne sia già beneficiario, in caso di cambio di residenza all’estero).
Il Sottosegretario, nella sua risposta, ha precisato che, al fine di evitare un aumento non quantificabile e non prevedibile dei costi dovuti all’ampliamento della platea dei destinatari, durante i lavori preparatori della citata circolare dell’Inps era emersa l’opportunità di adottare l’orientamento restrittivo solo in sede di prima applicazione; si era fatta salva la possibilità di assumere una posizione più aperta una volta superata la fase di prima applicazione della nuova normativa.
Praticamente – ha detto il Sottosegretario – al fine di favorire nella seconda fase di monitoraggio – che terminerà il 30 novembre 2017 – l’ingresso di potenziali beneficiari con contribuzione estera, l’INPS sta valutando la possibilità di consentire il perfezionamento del requisito contributivo minimo per l’accesso all’Ape sociale totalizzando i periodi assicurativi italiani con quelli esteri, maturati in Paesi dell’Unione europea, Svizzera, SEE o in paesi extracomunitari convenzionati con l’Italia.
Si tratta di decisione importante – sempre che la promessa verrà mantenuta – che potrebbe interessare molti nostri connazionali rientrati in Italia i quali potrebbero anticipare l’età pensionabile aderendo all’Ape Sociale ed utilizzando i contributi esteri ai fini del perfezionamento del requisito contributivo richiesto dalla legge (tra questi non ultimi i lavoratori transfrontalieri, i quali altrimenti non potrebbero accedere all’anticipo pensionistico di cui all’articolo 1, commi da 179 a 186, della legge di bilancio per il 2017, pur possedendo l’anzianità contributiva minima richiesta, in quanto essa è stata in tutto o in parte maturata in Paesi diversi dall’Italia). www.marcofedi.it

4 – I DEPUTATI FEDI E LA MARCA (PD): LA LEGGE SUL VOTO ALL’ESTERO SUBISCE UN DURO COLPO. La legge sul voto all’estero subisce un duro colpo nel rapporto tra eletti ed elettori che è l’essenza della Circoscrizione Estero. L’emendamento Lupi, con il quale abbiamo avuto anche una interlocuzione diretta, prevede che “Gli elettori residenti in Italia possono essere candidati in una sola ripartizione della circoscrizione Estero; gli elettori residenti all’estero possono essere candidati solo nella ripartizione di residenza della circoscrizione Estero”. Abbiamo compreso la natura politica di questo emendamento che fornisce soluzioni di candidatura a chi non ha un solido rapporto con il territorio. Non siamo assolutamente d’accordo con la disparità che si viene a creare. ROMA, 11 OTTOBRE 2017
Tutto ciò avviene in un momento politico delicato per il Paese, ne siamo consapevoli. Proprio per queste ragioni l’intera partita della riforma della 459 del 2001 andava gestita con forza e coraggio nelle aule parlamentari, con tutti i rischi legati ai tentativi di smontare il meccanismo di voto e di fare ciò che l’emendamento Lupi ha fatto, cioè consentire la candidatura all’estero di residenti in Italia. Oppure avremmo potuto proporre degli emendamenti “tecnici” per migliorare l’esercizio del voto. Ebbene la terza via, che nasce da un accordo per far passare la legge elettorale generale, ci sottrae qualsiasi futura possibilità, credibile, di aggiornare quella normativa.
Ma il danno è politico. E chi ha un autentico radicamento sul territorio pagherà il prezzo più alto. Non nascondemmo la nostra forte contrarietà alla introduzione, nelle primarie del PD, di candidature dall’Italia. Con critiche anche aspre. Ma un conto sono le primarie di un partito ed altro è la rappresentanza della “Nazione” che nasce dal voto popolare. Quando si sviluppò, dopo il voto referendario, la nuova polemica sul voto all’estero, dicemmo che chi scriveva di brogli e screditava la rappresentanza all’estero, incluse associazioni di lunga tradizione democratica in emigrazione, avrebbe dato adito a “soluzioni” romano-centriche. Si è tutto concretizzato nel peggiore dei modi e portando tutta la legislazione ordinaria in materia di esercizio in loco del diritto di voto su un piano di profonda difformità di trattamento: i cittadini italiani residenti all’estero non hanno analogo peso, diritti e cittadinanza politica.
Il Gruppo del PD ha dovuto accettare un emendamento di un gruppo di maggioranza che ha posto, in una trattativa serrata su tutto l’impianto della legge elettorale, alcune condizioni e non ha rinunciato ad alcuni emendamenti. Nonostante la limitazione del danno, poiché l’emendamento Lupi nella forma originale consentiva la canditura multipla e su tutte le ripartizioni per i residenti in Italia, nonostante il risultato positivo di aver fatto ritirare un emendamento di Forza Italia che aboliva il voto per corrispondenza, rimane l’amarezza che su questa vicenda si sia giocata una partita molto legata a logiche che nulla hanno a che vedere con la rappresentanza ed il suo legame con l’elettorato.
Marco Fedi e Francesca La Marca
On./Hon. Francesca La Marca, Ph.D.
Circoscrizione Estero, Ripartizione Nord e Centro America / Electoral College of North and Central America

 

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