L’emigrazione dal Friuli Venezia Giulia è in aumento, soprattutto per quanto riguarda i giovani. Le informazioni più recenti, quelle inerenti il 2016, riportano infatti che dalle anagrafi regionali si sono cancellati in 4.391 per trasferirsi all’estero, 2.896 dei quali cittadini italiani, con un aumento del 6,3% nell’arco di un solo anno.
“Mentre consideriamo positiva un’esperienza iniziale all’estero al termine degli studi se diventa frutto di una scelta obbligata per mancanza di alternative in Italia è evidente che la valutazione cambia radicalmente”. Lo ha affermato l’Assessore alla cultura, sport e solidarieta’, Gianni Torrenti aprendo i lavori del convegno “I giovani del Friuli Venezia Giulia e la mobilità professionale” iniziato oggi al Palazzo della Regione Friuli Venezia Giulia a Trieste.
Organizzato in collaborazione con ERAPLE – Ente Regionale A.C.L.I. per i Problemi dei Lavoratori Emigranti del Friuli Venezia Giulia; ALEF – Associazione Lavoratori Emigrati del Friuli Venezia Giulia; Associazione Giuliani nel Mondo; EFASCE – Ente Friulano Assistenza Sociale Culturale Emigranti; Ente Friuli nel Mondo; Zveza Slovenskih Izseljencev Furlanije Julijske Kraijne – Slovenci po Svetu/Unione Emigranti Sloveni del Friuli Venezia Giulia.
Numerosi gli opsiti fra cui il Direttore Generale per gli Italiani all’Estero e le Politiche Migratorie del MAECI Luigi Maria Vignali, le esponenti del CGIE le consigliere Edith Pichler, docente al l’Università di Potsdam (Germania), che interverrà sul tema “Nuova mobilità europea fra opportunità e precarietà: il caso degli italiani in Germania”; e la consigliera Eleonora Medda che interverrà con una riflessione su “Vecchia e nuove emigrazione”.
Proseguendo nella lettura dei dati, si evince che nell’ultimo decennio i flussi di cittadini dall’estremo nordest d’Italia verso l’estero sono più che raddoppiati, passando dai 1.995 del 2007 agli oltre quattromila dell’anno scorso.
Inoltre, nel 2015 il 48,9% delle cancellazioni per l’estero riferite alla popolazione di cittadinanza italiana aveva un’età compresa tra i 18 e i 39 anni. In questa fascia di età il 25,6% era in possesso di un diploma superiore o di laurea.
I Paesi dove maggiormente sono indirizzati i flussi migratori dal Friuli Venezia Giulia sono attualmente il Regno Unito e la Germania, mete preferiti dai giovani, davanti a Slovenia, Svizzera e Stati Uniti.
“Diventa fondamentale – sottolinea Torrenti – garantire ai giovani la possibilità di rientrare in quanto investiamo molte risorse sulla loro istruzione e formazione e, d’altronde, è molto probabile che molti di loro preferiscano realizzarsi nella propria città o, quanto meno, in ambito regionale o nazionale”.
“Dal 2007, anno della grande crisi finanziaria, finalmente l’occupazione è in forte ripresa – commenta l’assessore – e può certamente fungere da deterrente all’emigrazione giovanile. Inoltre, una buona dose di ottimismo giunge anche dal fatto che si sta azzerando l’inevitabile impatto costituito dall’aumento dell’età pensionabile, a suo tempo dovuto alla necessità di risanare conti previdenziali in sofferenza. Adesso – conclude Torrenti – privati e soprattutto pubblica amministrazione hanno riaperto alle assunzioni di ricambio”.
Del fenomeno migrazione giovanile, comunque, tratta il convegno aperto oggi a Trieste che si concludera’ martedi’ 26 settembre, presso la sede della Regione in piazza Unità d’Italia, con l’obiettivo di sensibilizzare le istituzioni e gli altri soggetti del territorio al fine di poter fornire delle adeguate risposte alle istanze formative, economiche e professionali dei giovani.Fra gli interventi si preannunciano quelli di Paolo Attanasio (Ricercatore presso Centro Studi e Ricerche IDOS) che presenterà la ricerca IDOS sulla mobilità professionale in Europa; Irene Plet (Funzionario della Direzione generale della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia) che interverrà su “Il fenomeno migratorio nel Friuli Venezia Giulia, dati e statistiche”; Micol Brusaferro (Giornalista) illustrerà il sito “BornInFVG”; Luigi Scaglione (Presidente del Coordinamento nazionale delle Consulte regionali per l’emigrazione) interverrà su “Migranti giovani o giovani emigranti? Il futuro delle nostre Regioni”; Alessandra Miani (Funzionario della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia e responsabile EURES) parlerà de “La mobilità professionale in Europa e relativi strumenti finanziari”; Michele Berti (Rappresentante delle organizzazioni sindacali CGIL – CISL – UIL, consulente EURES) de “Gli ostacoli alla mobilità – Come prevenirli, evitarli e, se del caso, gestirli”.
FONTE: (25/09/2017-ITL/ITNET)
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