12128 1° settembre: LE PRIME PAGINE SCOPRONO IL CROLLO DEGLI OCCUPATI

20160901 10:50:00 redazione-IT

I titoli di apertura dei maggiori quotidiani nazionali sono dedicati all’incontro di ieri tra Matteo Renzi e la cancelliera tedesca Angela Merkel (ospite di Marchionne a Maranello). Un incontro, raccontano i giornali, che fa ben sperare per le possibili nuove aperture dell’Europa sulla flessibilità dei conti pubblici anche alla luce dell’emergenza terremoto. Ma le prime pagine non hanno potuto ignorare i nuovi brutti dati dell’Istat su occupazione e mercato del lavoro. “Meno occupati, è il primo calo da quattro mesi” è il titolo del Corriere della Sera.

“L’economia è ferma, il governo cambia: addio bonus lavoro” è invece il titolo di apertura di Repubblica, che affida l’editoriale a Ferdinando Giugliano: “Il bazooka spara a salve”. Il governo deve ammettere il fallimento delle politiche messe in campo fino a questo momento e ora cerca strade alternative come raccontano, sempre su Repubblica, Valentina Conte e Roberto Mania (p.3). “Battuta d’arresto per il lavoro, senza impiego il 40% dei giovani”, è il titolo di centro pagina de La Stampa. La disoccupazione giovanile risale al 37,3%, con un balzo di due punti percentuali in un mese. Gli occupati calano di oltre 60 mila unità, mentre crescono le persone inattive e il numero di coloro che, scoraggiati, hanno ormai rinunciato a cercare lavoro. Un dato che sembra secondario, ma che è forse il più preoccupante campanello d’allarme.

Per la Cgil i dati Istat sono l’ennesima prova di un’economia che non reagisce e di una serie infinita di errori nelle politiche economiche e del lavoro. La ricetta non funziona e ora alla vigilia della legge di Bilancio bisognerà cambiare registro. "La disoccupazione giovanile continua a crescere non solo in Sicilia, ma in tutto il Paese. Questo è particolarmente accentuato nelle regioni del Mezzogiorno. E credo debba essere il parametro da cui partire per discutere della nuova legge di bilancio". Lo ha ieri a Catania il segretario della Cgil Susanna Camusso. "Non si può continuare una politica che delega al sistema delle imprese se farà o non farà investimenti nel piano per l’occupazione”. La leader della Cgil, durante l’incontro di ieri a Catania, ha parlato anche del confronto sul governo per il rinnovo dei contratti del pubblico impiego e del terremoto. Sui contratti pubblici, Camusso ha detto che "abbiamo bisogno di aumentare i salari di tutti. E grida vendetta che sia la pubblica amministrazione a pagare la precarietà. La ministra Madia, finora non ha dato cifre, e noi ci fermiamo all’affermazione fatta: non ci accontenteremo di un caffè. C’e’ un mondo della contrattazione che ha rinnovato i contratti in questa stagione e ci riferiremo a quello".

Sul terremoto, il segretario generale ha ribadito la totale disponibilità del sindacato a dare un contributo diretto. “Vorremmo però – preciso Camusso – che non ci fossero degli annunci, ma che si aprissero dei confronti, ad esempio sul grande tema che abbiamo tutti all’attenzione che si chiama terremoto. Città da ricostruire ma soprattutto da rimettere in sicurezza, ospedali scuole che vale per le zone del terremoto, ma anche per tutte le zone a rischio. Quello che servirebbe è una grande scelta di piano del lavoro per l’occupazione giovanile". "Un piano – ha evidenziato- con il quale si fanno le proposte, si discute e in cui si trovano le risorse. E’ in corso una straordinaria gara di generosità in un Paese straordinariamente solidale".

(da Rassegna stampa Cgil)

 

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