A MONACO DI BAVIERA CONTINUA LA RACCOLTA FIRME CONTRO L’AUTONOMIA DIFFERENZIATA
fino al 13 SETTEMBRE
presso il CONSOLATO GENERALE D’ITALIA
Möhlstr. 3, 81675 München
presso il CONSOLATO GENERALE D’ITALIA
Möhlstr. 3, 81675 München
ORARI DI APERTURA:
lun / mer 09:00-13:00 – mar / gio 09:00-12:00, 13:30-16:00 – ven 09:00-12:30
lun / mer 09:00-13:00 – mar / gio 09:00-12:00, 13:30-16:00 – ven 09:00-12:30
martedì 10 settembre
dalle ore 18:00 alle ore 19:00
INFO-POINT di fronte all’Istituto Italiano di Cultura
Hermann-Schmidt-Strasse 8, 80336 München
U3/U6 Goetheplatz
sabato 14 settembre
dalle ore 16:00 alle ore 20:00
INFO-POINT Leopoldstr. angolo Ohmstr.
U3/U6 Giselastr. – BUS Georgenstr.
con l’On. Toni Ricciardi (deputato circ. Europa) che sarà felice di rispondere alle Vostre domande
(vedere volantino allegato)
Frima anche tu!
Informazioni: info@rinascita.de
È POSSIBILE FIRMARE ANCHE ONLINE su
https://pnri.firmereferendum.
accedendo con lo SPID, la CIE o la CNS
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Abrogazione della legge sull’autonomia differenziata
La legge Calderoli, con la sua autonomia differenziata, rappresenta solo l’ultimo insulto al modello sociale di Paese per cui i partigiani hanno lottato. Con questa riforma, il governo Meloni, stravolge l’ordinamento sociale del Paese. Dietro una retorica di “modernizzazione” vediamo ancora una volta concretizzarsi l’attacco ai diritti dei cittadini e la distruzione del progetto costituzionale.
L’autonomia differenziata è una legge che mira a trasformare i meccanismi competitivi del mercato in rapporti istituzionali, in rapporti tra regioni. Istituzionalizza la “legge del più forte” e dà vita ad un modello di regionalismo competitivo che è stato il sogno della Lega Nord per tanti anni. Un modello di regionalismo in cui gli interventi per ridurre le disuguaglianze vengono considerati “assistenzialismo” e che implementa logiche egoistiche e brutali per l’appropriazione di poteri e competenze.
Questa legge è stata definita “spaccaitalia” o “secessione dei ricchi”, perché si tradurrà nella frammentazione geografica dei diritti e nella crescita esponenziale delle disuguaglianze nel Paese. Già oggi le differenze in termini di diritti sociali ed economici tra Nord, Centro, Sud e Isole sono abissali. Questa legge non farà altro che acuirle. Le regioni più ricche potranno accordarsi con il governo per chiedere maggiore autonomia. Questo dividerà il Paese, metterà in discussione i contratti collettivi nazionali, comprometterà il Sistema Sanitario Nazionale, demolirà il Welfare universalistico, e frammenterà l’Italia su materie fondamentali come la tutela dell’ambiente e le politiche energetiche.
La definizione dei LEP (livelli essenziali delle prestazioni) non è certamente sufficiente a garantire i diritti fondamentali dei cittadini. Definire non vuol dire garantire. Inoltre la legge stessa specifica che i LEP verranno definiti a bilancio invariato, senza oneri finanziari aggiuntivi. Ma senza variazioni di bilancio per implementare specifiche politiche sociali ed economiche, la definizione dei LEP è un puro esercizio intellettuale che serve a mistificare gli obiettivi di questa legge: colpire le regioni più povere e creare un’Italia frammentata, dove i cittadini che vivono nelle aree più ricche hanno più diritti.
Questo modello di società è in netto contrasto con lo spirito della nostra Costituzione che traccia il modello di un regionalismo di tipo fortemente solidale. Il riconoscimento e la promozione delle autonomie locali e del decentramento amministrativo sanciti dall’articolo 5, sono infatti accompagnati da un impegno alla solidarietà e alla lotta alle disuguaglianze negli articoli 2 e 3.
Firmare è un atto di solidarietà collettiva. Fermiamo subito questa legge che mira ad aumentare le
disuguaglianze territoriali. Per un’Italia unita, libera e giusta.
disuguaglianze territoriali. Per un’Italia unita, libera e giusta.
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rinascita e.V. – associazione culturale di Monaco di Baviera
info@rinascita.de
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