Il prezzo è sbagliato
Se si vuole credere alle principali istituzioni finanziarie del mondo, pare che l’inflazione sia la piaga economica dei nostri tempi.
Istituzioni come il Fondo monetario internazionale, la Banca mondiale e la Banca centrale europea hanno convinto i governi che combattere l’inflazione è una priorità anche se ciò si traduce in maggiore disoccupazione, standard di vita più bassi, servizi pubblici ridotti e – in generale – maggiore austerità.
Nonostante l’aumento a livello mondiale, l’inflazione ha surclassato il debito pubblico come preoccupazione prioritaria.
Ciò che non viene mai messo in discussione è verso chi i governi abbiano contratto questi debiti, o se l’altra faccia della medaglia del debito sia il capitale.
La forte correlazione tra concentrazione della ricchezza e aumento del debito pubblico viene opportunamente trascurata.
Questa mancanza di un’adeguata visione d’insieme diventa evidente quando si guarda al dibattito sull’inflazione, che puntualmente trascura l’impatto di prezzi elevati, ingiustificati e incontrollati.
Ingenti multe alle principali società globali per la fissazione dei prezzi e le relative violazioni antitrust in vari settori stanno diventando sempre più frequenti.
Ad esempio, nel 2021 le autorità italiane hanno multato Apple e Amazon per un totale di 225 milioni di dollari per aver fissato i prezzi e nel 2010 la Commissione Europea ha multato sei produttori di pannelli LCD per più di 1 miliardo di dollari per lo stesso reato.
Negli ultimi 20 anni, anche in Australia c’è stata la tendenza a fissare i prezzi, e ci sono state multe notevoli, come quelle comminate a BlueScope Steel per 57,5 milioni di dollari nel 2023 e a Visy Industries per 36 milioni di dollari nel 2007.
Altri casi degni di nota hanno riguardato aziende nel settore aereo, finanziario, dei materiali da costruzione e della vendita al dettaglio.
La recente indagine del Consiglio australiano dei sindacati sulle manipolazioni dei prezzi e sulle pratiche tariffarie sleali ha rilevato che molti consumatori hanno dovuto pagare prezzi eccessivi e che i prezzi “spinti dai profitti” hanno aumentato significativamente l’inflazione.
I governi devono mettere in discussione i prezzi elevati per ridurre il costo della vita e l’inflazione invece di imporre il disagio sociale come risposta predefinita.
The price is wrong
If the world’s leading financial institutions are to be believed inflation is the economic scourge of our times.
Institutions, such as the International Monetary Fund, World Bank and the European Central Bank, have convinced governments that fighting inflation is a priority even if it means higher unemployment, lower living standards, reduced public services and general greater austerity.
Inflation has overshadowed government debt as a priority concern despite its increase worldwide.
What is never questioned is who governments are indebted to or that the other side of the debt coin is capital.
Conveniently overlooked is the strong correlation between wealth concentration and increasing government debt.
This lack of adequate overview is also shown in the inflation debate which overlooks the impact of unwarranted and high unchecked prices.
What is becoming more common are large fines to major global corporations for price-fixing and related antitrust violations across various industries.
For example, Italian authorities in 2021 fined Apple and Amazon a total of $225 million for price-fixing and in 2010 the European Commission has fined six LCD panel producers more than $1 billion for the same offence.
Over the past 20 years, Australia has also seen a trend in price-fixing with some notable fines such as BlueScope Steel’s $57.5 million in 2023 and Visy Industries’ $36 million in 2007.
However, there have been other notable cases that have included the prosecution of companies in the airline industry, in finance, in construction materials, and in retail.
The recent Australian Council of Trade Unions inquiry into Price Gouging and Unfair Pricing Practices found that many consumers were overcharged and that ‘profit push’ pricing has added significantly to inflation.
Governments need to question high prices to curtail living costs and inflation instead of their default response of imposing social hardship.
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agosto 2024
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