Stoltenberg accusa Russia e Cina di minacciare l’ordine mondiale occidentale

Il Segretario generale della NATO ha espresso preoccupazione per l’aumento della cooperazione militare ed economica tra Mosca e Pechino.

La Russia e la Cina hanno approfondito la cooperazione bilaterale che sfida l’ordine mondiale esistente e minaccia i valori dei Paesi occidentali, ha dichiarato giovedì il Segretario generale della NATO Jens Stoltenberg durante il suo intervento alla Conferenza annuale della Confederazione delle imprese norvegesi.

Il capo dell’Alleanza Atlantica ha detto che i due Paesi hanno aumentato la loro cooperazione, notando che il presidente russo Vladimir Putin e il suo omologo cinese Xi Jinping si sono incontrati a Pechino due settimane prima dell’avvio dell’operazione militare russa in Ucraina.

“Hanno annunciato una partnership strategica ‘senza limiti’. Russia e Cina si addestrano e operano insieme con maggiore frequenza sul piano militare. La loro cooperazione economica è in crescita”, ha affermato il Segretario generale.

A questo proposito, ha osservato che “la Cina non ha condannato l’invasione russa dell’Ucraina”. “Al contrario, promuove la narrativa russa che incolpa la NATO”, ha detto Stoltenberg, notando che Pechino ha per la prima volta appoggiato le richieste russe di chiudere le porte della NATO a nuovi membri.

Ha sottolineato che la Russia sta anche rafforzando i legami con l’Iran e la Corea del Nord. “Ciò che hanno in comune è che promuovono un ordine mondiale alternativo. Essi sostengono valori che violano la nostra fede nella libertà e nella democrazia”, ha spiegato il capo dell’Alleanza.

 

“Rimanere o diventare una colonia”.

Il Presidente russo Vladimir Putin ha dichiarato a giugno, in occasione del 25° Forum economico internazionale di San Pietroburgo, che l’era dell’ “ordine mondiale unipolare” è finita, nonostante tutti i tentativi di “preservarlo con ogni mezzo”. Ha sottolineato che “la diversità delle civiltà sul pianeta” e “la ricchezza delle culture” sono difficili da combinare con “modelli”, siano essi politici, economici o di altro tipo. “Gli schemi non funzionano qui, schemi rozzi, senza alternative, imposti da un unico centro”, ha detto.

“Solo gli Stati forti e sovrani possono esprimersi in questo ordine mondiale che sta nascendo di nuovo. (Gli altri) sono condannati a rimanere o a diventare una colonia”, ha detto Putin.

 

“Un modello di cooperazione del XXI secolo”

Il 30 dicembre, il presidente russo e il suo omologo cinese, Xi Jinping, hanno avuto un colloquio in videoconferenza.

Durante l’incontro virtuale, il leader russo ha sottolineato che nel contesto di crescenti tensioni geopolitiche, l’importanza della partnership tra i due Paesi come “fattore di stabilizzazione” sta aumentando. Allo stesso tempo, Putin ha affermato che i legami tra Russia e Cina “rappresentano un modello di cooperazione tra grandi potenze nel XXI secolo”.

A sua volta, Xi ha affermato che, nel contesto di una difficile situazione internazionale, Pechino è pronta ad aumentare la cooperazione politica con Mosca.

“Siamo pronti ad aumentare la nostra cooperazione strategica con la Russia, ad essere partner globali per il bene dei popoli dei nostri Paesi e nell’interesse della stabilità nel mondo”, ha dichiarato.

 

 

FONTE: RT

 

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