Nella sua riflessione, la vicepresidente ha descritto le azioni dei gruppi antidemocratici e ha invitato i governi popolari della regione ad affrontare l’avanzata dell’ultradestra.
“Un fenomeno che, al di là dell’esistenza di organizzatori, finanziatori e responsabili (che ci sono sempre), cattura segmenti della popolazione (compresi alcuni contro i propri interessi economici) per controllare la democrazia”. Con questa definizione, Cristina Kirchner ha analizzato l’attacco golpista dei militanti pro-Bolsonaro e ha assicurato che non è un caso che immagini simili siano state ritratte l’anno scorso anche negli Stati Uniti. Nelle sue riflessioni, la vicepresidente ha descritto il segno della nuova destra e ha invitato i governi popolari della regione ad affrontare l’avanzata dell’estrema destra.
“Confidiamo nell’esperienza di Lula per affrontare questa vera e propria sfida alla democrazia brasiliana”, ha dichiarato, sostenendo il nuovo presidente del Brasile.
In un thread su Twitter, CFK ha sostenuto che il tentativo di colpo di Stato a Brasilia “replica esattamente” l’avanzata del 6 gennaio 2021 al Campidoglio degli Stati Uniti. “Non è una coincidenza”, ha commentato l’ex presidente. Ha aggiunto: “I discorsi d’odio nei media e nei social network, la stigmatizzazione di coloro che non la pensano allo stesso modo, fino al punto di voler sopprimere le loro vite, e la violenza sono il segno contemporaneo della nuova destra”.
In questo senso, il vicepresidente ha detto che “non basta l’essenziale ripudio o la necessaria condanna”, ma che i governi nazionali, popolari e democratici “devono anche darsi un’analisi profonda e severa di questo fenomeno” che cerca di rompere l’ordine “democratico”.
FONTE: pagina12.com.ar
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