COVID-19: L’impatto di covid-19 sul PIL dei diversi paesi dell’America Latina secondo l’FMI

Martedì 14 aprile, il Fondo monetario internazionale (FMI) ha riferito che l’economia mondiale potrebbe subire una contrazione del 3%, a causa della pandemia di coronavirus.

Questo sarebbe il calo più grande dalla Grande Depressione del 1929. Nettamente superiore alla contrazione dello 0,1% verificatasi nel 2009, durante l’ultima crisi finanziaria globale.

Per l’America Latina e i Caraibi, i dati, pubblicati nella presentazione del rapporto World Economic Outlook, sono più scoraggianti, dal momento che questo organo prevede che l’economia dell’intera regione potrebbe scendere del 5,2%.

L’FMI ​​evidenzia in particolare in America Latina la vulnerabilità delle nazioni di questa regione a causa del loro elevato tasso di economia informale, dal momento che milioni di persone sono state immediatamente lasciate senza lavoro o protezione dello stato dopo l’implementazione di misure di isolamento sociale o, come l’organismo lo ha chiamato “Il grande confinamento”.

“L’alto livello di informalità rende molto più difficile affrontare questa crisi”, ha dichiarato l’economista capo dell’FMI Gita Gopinath, che ha presentato il rapporto.

Un altro fattore di preoccupazione per il FMI è la caduta dei prezzi delle materie prime, la principale fonte di sostegno per i paesi dell’America Latina. L’agenzia stima che i minerali industriali esportati dal Sud America perderebbero quest’anno il 10,2% del loro valore e, possibilmente, un ulteriore 4,2% nel 2021.

 

Paesi più colpiti

Secondo le previsioni del FMI, il paese più colpito sarà il Venezuela, dove l’economia può cadere fino al 15%; Questa cifra, tuttavia, è inferiore alla contrazione del 35% nel 2019.

Quelli che seguono sono il Messico e l’Ecuador, dove è previsto un calo di oltre il 6% del prodotto interno lordo (PIL).

Il paese meno colpito è il Paraguay, con una perdita dell’1,0%; mentre si stima che il PIL della Colombia diminuirà del 2,4%.

Tuttavia, rispetto ad altre regioni, l’America Latina e i Caraibi, secondo le previsioni, resisteranno meglio alla crisi. Ad esempio, per l’Unione europea è previsto un calo del 7,5%; mentre per il Nord America è previsto un calo del 6,0%.

I paesi dell’Asia e dell’Africa sub-sahariana avranno prestazioni migliori. La Cina, dove è iniziata la crisi del coronavirus, quest’anno potrebbe vedere una crescita dell’1,2% del PIL, l’India l’1,9% e il Vietnam il 2,7%.

 

Crescita nel 2021

Nonostante la contrazione prevista dall’FMI per il 2020, l’agenzia prevede buoni numeri per il 2021. Secondo il rapporto, ci sarà una crescita del 3,4% per l’America Latina e i Caraibi l’anno prossimo.

Secondo le prospettive dell’FMI, il paese con la maggiore crescita nel 2021 sarà il Cile, la cui economia avrà un saldo positivo del 5,3%; seguito dal Perù, con il 5,2%; Uruguay, 5,0%; Argentina 4,4%.

Il Paraguay avrà una ripresa del 4,0%, Ecuador 3,9%, Colombia, 3,7%, Messico 3,0% e Brasile e Bolivia 2,9%.

 

 

FONTE: https://actualidad.rt.com/actualidad/349892-fmi-contraccion-economica-america-latina-coronavirus

TRADUZIONE: Emi-News

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