Covid-19: VIGNALI (MAECI), DIFENDIAMO GLI EMIGRATI DALLA CRISI.

VIGNALI (MAECI): DIFENDIAMO GLI EMIGRATI DALLA CRISI

 

9Colonne – Assistenza agli italiani bloccati all’estero che hanno urgenza di rientrare e sostegno a chi da tempo vive fuori dai confini nazionali ma che si trova ora in difficoltà. La tutela dei nostri connazionali sparsi per il mondo è da sempre al centro dell’azione del ministero degli Affari esteri, ma ora – causa emergenza Coronavirus – l’attenzione è ancora più alta.

“Tutta la rete consolare italiana è fortemente impegnata, in questo momento, nelle operazioni di assistenza agli italiani che hanno necessità e urgenza di tornare in Italia”, afferma a 9colonne Luigi Maria Vignali, direttore generale per gli Italiani all’estero della Farnesina. Una rete consolare che “dà informazioni e coordina, in seno al ministero, gli imbarchi e la preparazione dei voli, si occupa di fornire ogni indicazione utile ai tanti connazionali”, prosegue Vignali ricordando che “ai 6 milioni di iscritti negli schedari consolari si aggiungono decine di migliaia di studenti, lavoratori temporanei, turisti, che hanno bisogno di assistenza”.

Questo comporta un impegno importante di tutta la rete del ministero degli Esteri, “aperta costantemente alle richieste degli italiani nel mondo: le segue e, anche se non immediatamente, riesce a risolverle tutte”.

 

RIMPATRI – Per poter rientrare in Italia “la condizione fondamentale è quella di uno stato di necessità e di urgenza legato in particolare a motivi di lavoro o di salute – spiega il direttore generale per gli Italiani all’estero -. Situazioni che hanno bisogno di un’autocertificazione da parte dell’interessato e che devono essere particolarmente stringenti. Ci devono essere condizioni legate, ad esempio, alla perdita del lavoro, quindi alla mancanza di mezzi di sussistenza all’estero, o motivi di salute non legate all’epidemia e che richiedono cure mediche in Italia”. Vignali ricorda poi che “chi torna deve stare in isolamento, avvertendo le autorità sanitarie, per almeno due settimane, anche se non ha nessun sintomo e se non ha avuto nessun ‘rapporto’ con il virus”.

 

IL RUOLO DEI COMITES – Ad aiutare la direzione generale in questa attività di sostegno e assistenza, c’è la rappresentanza italiana all’estero, una rete preziosa attiva sui territori. “Continuiamo a tenerci strettamente in contatto con l’associazionismo italiano nel mondo, in particolare con i Comites – sottolinea Vignali – che possono avere un ruolo di raccordo con gli italiani, possono aiutarci a veicolare le iniziative di sostegno alla Protezione civile italiana, agli ospedali e agli enti di ricerca come il Sacco di Milano o lo Spallanzani di Roma, e possono anche fornire assistenza ai nostri connazionali”. In questo senso la direzione generale per gli Italiani all’estero della Farnesina è pronta “a sostenere i Comites, anche finanziariamente, laddove ci fossero iniziative di assistenza che ci vogliono proporre”.

 

ASSITENZA SUL TERRITORIO – L’attività del ministero degli Esteri, in questo particolare momento di crisi, si sviluppa su due linee principali: “L’assistenza agli italiani, in particolare a chi è temporaneamente all’estero e che chiede di tornare, e il reperimento, attraverso la sua rete diplomatico-consolare, di dispositivi sanitari, come ventilatori e mascherine”, continua Vignali. E mentre l’Unità di crisi “si occupa soprattutto dei rimpatri”, la direzione generale per gli Italiani all’estero “segue più da vicino la situazione dei connazionali che rimangono all’estero e che hanno bisogno di servizi da parte della rete consolare, che devono continuare a essere forniti, di assistenza e di emergenza, in particolare per gli indigenti e per chi ha perso il lavoro”. “Servizi di prossimità che la rete diplomatica continua a dare e per i quali la nostra direzione generale svolge una funzione importante di coordinamento”, continua Vignali.

 

ORGOGLIOSI DEI NOSTRI EMIGRATI – Dalle nostre comunità nel mondo continuano ad arrivare iniziative di solidarietà rivolte all’Italia, a testimonianza di quel filo che da sempre lega gli emigrati italiani al loro Paese d’origine. “I nostri connazionali all’estero non hanno mai fatto mancare, in nessun momento, il sostegno all’Italia, lo stanno facendo anche ora con iniziative di solidarietà – sottolinea Vignali”. Da un lato, quindi, “la solidarietà degli italiani all’estero verso il nostro Paese” e dall’altro “l’attività del ministero degli Esteri per gli italiani in difficoltà”. Ma non c’è solo la solidarietà a far sentire l’Italia orgogliosa delle sue comunità nel mondo: “Ci sono tanti italiani nel mondo che ricoprono ruoli a livello politico, amministrativo, economico e del mondo accademico: in questo momento sono al centro della ricerca per sconfiggere il virus e questo è un ulteriore motivo di orgoglio per il nostro Paese”, conclude Vignali.

(Sab – 9 apr)

 

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