COVID-19: “Il martello e la danza”. Un articolo letto 40 milioni di volte sulla pandemia (versione Spagnolo e Italiano)

ITALIANO /SPAGNOLO

 

ITALIANO

CORONAVIRUS: IL MARTELLO E LA DANZA

Riassunto dell’articolo: le forti misure per contrastare oggi il coronavirus dovrebbero durare solo poche settimane, in seguito non dovrebbe esserci un grande picco di infezioni e tutto potrà essere fatto ad un costo ragionevole per la società, salvando milioni di vite lungo la strada. Se non verranno prese queste misure, decine di milioni saranno infetti, molti moriranno, insieme a chiunque altro richieda cure intensive, perché il sistema sanitario nel frattempo sarà crollato.

Nel giro di una settimana, i paesi di tutto il mondo sono passati da “ Questa storia del coronavirus non è un grosso problema “ fino a dichiarare lo stato di emergenza. E molti paesi non stanno ancora facendo molto. Perché?

Ogni paese si pone la stessa domanda: come dovremmo rispondere? E la risposta non è ovvia.

Alcuni paesi, come Francia, Spagna o Filippine, hanno ordinato pesanti blocchi. Altri, come gli Stati Uniti, il Regno Unito, la Svizzera o i Paesi Bassi, si sono mossi molto lentamente, avventurandosi con esitazione in misure di allontanamento sociale.

Di seguito riporto i punti che tratteremo oggi, sempre con molti grafici, dati e modelli con molte fonti:

1. Qual è la situazione attuale?

2. Quali opzioni abbiamo?

3. Qual è l’unica cosa che conta ora: il tempo

4. Che aspetto ha una buona strategia contro il coronavirus?

5. Come dovremmo pensare agli impatti economici e sociali?

Quando hai finito di leggere l’articolo, questo è in sintesi ciò che comprenderai:

Il nostro sistema sanitario sta già crollando.
I paesi hanno due opzioni: o combattono duramente ora o subiranno un’enorme epidemia.
Se scelgono l’epidemia, moriranno in centinaia di migliaia. In alcuni paesi, milioni.
E ciò potrebbe anche non eliminare ulteriori ondate di infezioni.
Se combattiamo duramente ora, freneremo le morti.
Non sovraccaricheremo eccessivamente il nostro sistema sanitario.
Ci prepareremo meglio.
Impareremo.
Il mondo non ha mai imparato nulla così in fretta, mai.
E ne abbiamo bisogno, perché sappiamo così poco di questo virus.
Tutto questo ci consentirà di raggiungere qualcosa di molto importante: Guadagnare Tempo.

Se scegliamo di combattere duramente, i sacrifici e la battaglia saranno duri all’inizio e poi graduali.
Staremo in casa per settimane, non per mesi.
Poi avremo sempre più libertà.
Si potrebbe non tornare alla normalità immediatamente.
Ma ci andremo vicino e alla fine si tornerà alla normalità.
E possiamo fare tutto ciò considerando anche il lato economico.

Ok, facciamolo.

Continua a leggere su

https://medium.com/@ninoromeo/coronavirus-il-martello-e-la-danza-56aec02b373b


SPAGNOLO

El martillo y el baile

 

Este artículo es una traducción al español del original de Tomás Pueyo The Hammer and the Dance  (El martillo y el baile), y una continuación del artículo Coronavirus: Why You Must Act Now  (Coronavirus: ¿Por qué hay que actuar ahora?), del mismo autor, con más de 40 millones de visitas en todo el mundo (casi un millón de ellas en la versión publicada por Página/12) , traducido a 20 idiomas, describiendo la urgencia del problema del coronavirus

 

Resumen del artículo: Las drásticas medidas que se han tomado contra el coronavirus en estos momentos solamente deberían durar unas cuantas semanas, y no debería haber otro pico de infecciones después; todo ello debería realizarse con un coste razonable para la sociedad, salvando millones de vidas de ciudadanos por el camino. Si no se toman estas medidas, decenas de millones de personas van a infectarse, muchas de ellas morirán, junto con las que van a necesitar cuidados intensivos, porque el sistema sanitario se habrá colapsado.

En una semana, los líderes de todo el mundo habrán pasado de: “Este coronavirus no es un problema tan grave” a declarar el estado de emergencia. Sin embargo, no todos los países están haciéndolo. ¿Por qué?

Todos los países se hacen la misma pregunta : ¿Cómo debemos responder a esta situación? La respuesta no es obvia.

Algunos países, como Francia, España o Filipinas han decretado drásticos confinamientos de la población. Otros como EE.UU., Reino Unido, Suiza u Holanda han venido arrastrando los pies con tibias medidas, aventurándose con ciertas dudas a tomar medidas de distanciamiento social.

Lo siguiente es lo que vamos a cubrir con este artículo. De nuevo con muchas gráficas, datos y modelos de una variedad de fuentes :

  1. ¿Cuál es la situación actual?
  2. ¿Qué opciones tenemos?
  3. ¿Qué es lo único que importa ahora? El tiempo
  4. ¿Cuál sería una buena estrategia contra el coronavirus?
  5. ¿Cómo debemos reflexionar sobre los impactos económicos y sociales?

Cuando hayas leído este artículo, esto es lo que habrás aprendido:

Nuestro sistema sanitario ya está colapsándose.
Los países tienen dos opciones: o luchar con fuerza contra el virus ahora mismo, o sufrir una epidemia masiva.
Si eligen sufrir la epidemia, centenas de miles de personas morirán. En algunos países millones.
Y esto último ni siquiera eliminará futuras oleadas de infecciones.
Si luchamos con fuerza ahora, frenaremos las muertes.
Aliviaremos nuestro sistema sanitario.
Nos prepararemos mejor.
Aprenderemos.

El mundo nunca ha aprendido tan rápido sobre algo como en estos momentos, jamás. Y lo necesitamos, porque conocemos muy poco sobre este virus. Todo lo que vamos a conseguir ahora es algo crítico: conseguir más tiempo.

Si elegimos luchar con fuerza contra el virus, la lucha será abrupta al principio, y luego gradual.
Estaremos confinados durante semanas, no meses.
Posteriormente recuperaremos gradualmente nuestras libertades.
Seguramente no volveremos a una vida normal inmediatamente.
Pero será algo alcanzable, y eventualmente volveremos a una vida completamente normal.
Y podemos hacerlo mientras consideramos el resto de la economía también.

Ok, hagámoslo.

 

sigue en:

https://www.pagina12.com.ar/254426-coronavirus-el-martillo-y-el-baile

Visits: 321

AIUTACI AD INFORMARE I CITTADINI EMIGRATI E IMMIGRATI

Lascia il primo commento

Lascia un commento

L'indirizzo email non sarà pubblicato.


*


Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.