CSVnet riapre a Trento la discussione sui temi caldi del terzo settore

Il programma aggiornato de “La follia dei volontari”, XIX conferenza dell’associazione (3-6 ottobre). Tra i relatori Ambrosini, Baldini, Molina, Profumo, Siniscalchi. 4 plenarie e 10 gruppi di lavoro su disuguaglianze, volontariato, impatto sociale, tecnologia, immigrazione, dono, comunicazione ecc. Più di 300 iscritti da tutta Italia

di Clara Capponi

Maurizio Ambrosini, Massimo Baldini, Alfonso Molina, Francesco Profumo, Sabina Siniscalchi, Stefano Zamagni. Sono tra i protagonisti della XIX conferenza nazionale di CSVnet, prevista a Trento dal 3 al 6 ottobre 2019 e intitolata “La follia del volontariatoPensare diverso, donare se stessi, cambiare il futuro”.

Da oggi è disponibile una versione aggiornata del programma in cui sono già quasi delineate le quattro sessioni plenarie, mentre a breve si conoscerà la lista completa di relatori e conduttori dei dieci gruppi di lavoro che si svolgeranno in parallelo nei pomeriggi di venerdì 4 e sabato 5.

Alfonso Molina, direttore scientifico della Fondazione Mondo digitale e a lungo docente di Strategie delle tecnologie all’università di Edimburgo, sarà al centro di una delle due sessioni del 3 ottobre con una relazione sulla sfida dell’innovazione tecnologica per il non profit. L’altra sessione, con Paolo Venturi e Serena Miccolis di Aiccon, sarà invece dedicata alla “valutazione di impatto sociale” degli interventi dei Csv e degli enti del terzo settore, questione quanto mai cruciale e di attualità per il non profit.

Massimo Baldini, economista dell’università di Modena e Reggio Emilia, uno dei “padri” del Reddito di inclusione attuato fino alla metà del 2019 (prima del Reddito di cittadinanza) e tra i massimi esperti italiani delle dinamiche della povertà, sarà impegnato il 4 ottobre in un dialogo sulle disuguaglianze con Sabina Siniscalchi, figura storica della cooperazione internazionale e oggi presidente di Oxfam Italia; la conduzione è affidata alla giornalista Miriam Giovanzana, fondatrice di Terre di mezzo e Altreconomia.

Francesco Profumo, ex ministro dell’Istruzione e presidente del Cnr, oggi presidente dell’Acri, sarà chiamato venerdì 4 a dialogare con il presidente di CSVnet Stefano Tabò sui “Csv di domani” (Profumo presiede anche l’Organismo nazionale di controllo, Onc, dei centri di servizio). Nell’incontro del 5 ottobre con Stefano Zamagni si parlerà della capacità provocatoria e trasformativa del volontariato, naturalmente alla luce del grande dibattito innescato dall’economista bolognese con un’intervista pubblicata dal quotidiano “Avvenire” sul “terzo settore sotto attacco”, dibattito in corso da mesi un po’ ovunque.

Seguirà una sessione dal titolo “Eppur volontari!”, condotta da Maurizio Ambrosini, sociologo della Statale di Milano, il quale esporrà i primi risultati della ricerca da lui coordinata per CSVnet su “Immigrati e volontariato in Italia”, per poi accompagnare una serie di testimonianze i cui autori saranno rivelati nei prossimi giorni.

La conferenza di Trento si annuncia come una delle più ricche tra quelle svolte finora: vi prenderanno parte una quarantina di relatori e più di 300 delegati dei CSV, molti dei quali anche dirigenti di associazioni del terzo settore locali e nazionali. Il cuore del confronto interno passerà soprattutto per i gruppi di lavoro, i cui esiti contribuiranno a “dare la linea” alle scelte future dell’associazione dei Csv. Ben due gruppi su 10 – ma con titoli diversi: Csv “alla carta” – I servizi e i destinatari e Csv “alla carta”: la programmazione – toccheranno il vero tema del momento per i centri, chiamati dalla riforma a erogare servizi a tutti i volontari e non solo quelli appartenenti alle organizzazioni previste dalla (abolita) legge 266 del 1991.

Gli altri gruppi sono su argomenti molto diversi tra loro, ma tutti legati ad attività o “urgenze” presenti in questo periodo all’interno della rete. Si parlerà così di promozione del volontariato nelle scuole alla luce del censimento, appena svolto, delle numerosissime attività condotte dai Csv in quasi duemila istituti italiani. Saranno inoltre affrontati i temi della trasformazione digitale, della comunicazione “per” il volontariato”, della certificazione della “competenze acquisite” in attività volontarie, di come declinare gli Obiettivi dell’Agenda Onu 2030 nell’attività quotidiana dei centri, del ruolo che questi devono svolgere nella ricerca e nella documentazione, dell’idea e della “pratica del dono” (il 4 ottobre è la giornata nazionale), della ricerca, e infine del rapporto tra volontariato e amministrazioni pubbliche alla luce della spinta che la riforma del terzo settore ha voluto imprimergli. Tra i relatori presenti nei gruppi si possono già citare il segretario generale dell’Onc Massimo Giusti, il docente della Scuola superiore S. Anna di Pisa Luca Gori, il responsabile monitoraggio e valutazione dei servizi per l’impiego e delle politiche occupazionali dell’Anpal Andrea Simoncini, la segretaria generale dell’Istituto italiano di donazione Cinzia Di Stasio, il ricercatore della Cattolica ed ex presidente Fiopsd Paolo Pezzana, il pubblicitario e docente Roberto Bernocchi.

Tra gli eventi collaterali previsti, da segnalare – nella serata di giovedì 3 ottobre – la partecipazione alla Marcia in memoria delle vittime dell’immigrazione organizzata dal Cnca nel corso della V Settimana dell’accoglienza come sempre a Trento.

A questo link il programma aggiornato.

 


 

Statuti degli Ets e Volontariato: due nuovi instant book sulla riforma del terzo settore

Pubblicati nella collana Bussole i numeri 7 e 8 della serie di approfondimenti curata dai Centri di servizio per il volontariato della Lombardia in collaborazione con CSVnet e dedicata ai cambiamenti introdotti dalla nuova normativa 

Sono online i due nuovi instant book sulla Riforma del terzo settore curati dai Centri di servizio per il volontariato della Lombardia in collaborazione con CSVnet. Dopo i primi 6 usciti nel 2018, l’instant book n. 7/2019 si concentra su Gli statuti degli ETS (Enti  di Terzo Settore) e ha l’intento di offrire “una prima informazione ragionata sulle disposizioni che il Codice del Terzo settore (D.Lgs. 117/2017) ha introdotto in materia di requisiti formali per la stesura degli statuti degli enti che vorranno far parte del Registro Unico Nazionale; il n. 8/2019 si intitola invece Il volontario e le attività di volontariato ed è dedicato a una delle novità fondamentali introdotte dal Codice sull’argomento: la previsione e regolamentazione dell’attività di volontariato anche in quanto azione del volontario inteso come singola persona, cioè non solo all’interno del “classico” contesto associativo considerato fino ad oggi.

Gli instant book fanno parte della collana Bussole: 16 testi pensati quali utili strumenti per orientare gli enti del terzo settore nel nuovo quadro normativo, pubblicati seguendo l’emanazione dei vari decreti attuativi e correttivi riguardanti la riforma e in corso da vari mesi.

Per la stessa collana sono già stati pubblicati: 

  • 1/2018 – Chi sono gli enti di Terzo Settore
  • 2/2018 – Per chi non è ETS: cosa succede?
  • 3/2018 – Le ODV prima e dopo
  • 4/2018 – Le APS prima e dopo
  • 5/2018 – Saper ricevere le donazioni
  • 6/2018 – Imposte indirette e tributi locali

Tutti gli instant book sono scaricabili gratuitamente a questo link.

«La riforma è un’occasione di cambiamento e di innovazione per l’intero sistema del terzo settore, che potrà dare più concretezza alle molteplici istanze delle realtà sociali organizzate nel nostro Paese – spiega Attilio Rossato, presidente della Confederazione dei Centri di Servizio per il Volontariato della Lombardia – Perché questo avvenga è necessario che gli enti del terzo settore siano sostenuti e accompagnati, un compito che i CSV svolgono fin dalla loro nascita. Abbiamo scelto di farlo anche attraverso queste pubblicazioni, che raccolgono una serie di approfondimenti e linee guida che possano agevolare volontari, soci, dirigenti associativi e operatori nella lettura interpretativa delle norme introdotte o modificate dalla riforma». 

«Questi strumenti, – dichiara il presidente di CSVnet Stefano Tabò, - sono un servizio che rendiamo al terzo settore in piena coerenza con il mandato che la riforma assegna ai CSV: quello di ‘promuovere la presenza e il ruolo dei volontari in tutti gli Enti di Terzo settore’. La conoscenza puntuale delle modifiche organizzative che ciò comporterà a breve termine in ciascuno di essi è fondamentale perché anche il volontariato sia favorito e sempre più al passo con i bisogni della società»

 

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