4938 L'INCAPACITA' DELLA POLITICA ITALIANA DI RICONOCERE LA LIBERTA' DI CRONACA E DI STAMPA

20080513 16:20:00 redazione-IT

Diritto di replica, di Giulietto Chiesa *)

Hanno privato, da decenni ormai, fraudolentemente, il popolo italiano del "diritto di replica". Adesso lo invocano per proteggersi dall’opinione pubblica. Che non deve sapere. Lo fanno in modo bipartisan, tutti uniti contro chi disturba la silenziosa quiete attorno ai loro affari. A riprova che la classe politica è ormai "una e bina". Una "binità sacra". Grazie a Travaglio, che ci ha subito aiutato a vedere cosa ci aspetta nel prossimo futuro. Che non sarà molto diverso da quello che già abbiamo visto nell’era del monopolio della Casta. Solo sarà più sfrontato e prepotente, perchè adesso affermano di esssere legittimati da un voto popolare che hanno costruito, giorno dopo giorno, impedendo, appunto, ogni diritto di replica. *) Europarlamentare (PSE)
(c) Molly Bezz – 2008

Da Enzo Marzo (Critica Liberale)
riceviamo e volentieri pubblichiamo (da ADV-Zurigo)

APPELLO SUL CASO SCHIFANI

Dagli ambienti giornalistici di "Senza bavaglio" è promosso questo appello sul caso Schifani. Io l’ho sottoscritto e fatto mio. lo ripropongo a tutti. Mi ha molto colpito la reazione agghiacciante della (falsa ) opposizione, che evidentemente è disinteressata a conoscere se la seconda carica dello Stato abbia avuto o no rapporti con ambienti mafiosi. Come potete leggere, l’Appello è incisivo perche difende il diritto di cronaca e non sposa pregiudizialmente alcuna tesi se non quella dell’accertamento dei fatti. Coloro che lo approvano possono aggiungere la loro firma, inviandola a enzomarzo@gmail.com. – Grazie – Enzo Marzo)

"Io non ci sto. Nei paesi democratici il ruolo dei giornalisti è proprio quello di osservare, verificare e poi raccontare. Si chiama "diritto di cronaca". E’ uno dei diritti fondamentali su cui si fonda la democrazia. Si racconta se il politico tradisce la moglie, se in gioventù si faceva qualche spinello, se è stato in un centro di riabilitazione per etilisti, se ha truccato le carte per non andare in guerra. Per alcuni elettori queste informazioni sono importanti. C’è chi non ama essere rappresentato da un donnaiolo, e chi non vuole essere rappresentato da un pavido. È un loro diritto: ognuno deve poter scegliere da chi farsi rappresentare in base ai propri valori e avendone tutt e le informazioni necessarie.
Ai politici, in tutto il mondo libero, questo non piace, ma accettano. Sono le regole del gioco democratico, le uniche inventate finora, di meglio per ora non abbiamo: E queste regole hanno costretto alla dimissione presidenti degli Stati Uniti e ministri di vari governi.
Tocca al giudice appurare se il giornalista dice il falso.
Ora la domanda di attualità è: il giornalista Marco Travaglio ha raccontato un fatto vero che riguarda Renato Schifani o un fatto falso?
Schifani & Co, l’opposizione & Co e anche gli organismi "DI CONTROLLO" della Rai possono indignarsi quanto vogliono, ma l’unico strumento democratico che ha Schifani è ricorrere al giudice, incaricato in democrazia di valutare se Travaglio ha detto il vero o il falso.
Tutte le altre prese di posizione mirano solo a limitare la democrazia e la libertà di critica della stampa."

"Senza bavaglio", "Critica liberale", Carlo Bernardini, Saro Pettinato, Valerio Pocar L’aggiornamento delle firme sarà costante sul sito www.criticaliberale.it

www.avvenirelavoratori.eu

 

 

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EmiNews 2008

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