5075 UNIA Frontalieri e CGIL frontalieri si dichiarano soddisfatti del NO sulle naturalizzazioni

20080603 09:30:00 redazione-IT

UNIA Frontalieri e CGIL frontalieri si dichiarano soddisfatti del NO chiaro all’iniziativa sulle naturalizzazioni

FRONTALIERI – Votazioni in Svizzera
1. Il sindacato UNIA Frontalieri e la CGIL frontalieri si dichiarano alquanto soddisfatti del NO chiaro e netto all’iniziativa sulle naturalizzazioni.
Con la sua campagna xenofoba l’UDC non è riuscita ad avere la meglio.

Il suo attacco allo stato di diritto è fallito. Questo è un segnale chiaro all’abuso del tema “migrazione” a scopi puramente politici.

Il risultato non è solamente una vittoria per i diretti interessati, ma è anche un successo per lo stato di diritto democratico.

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Il NO popolare evita che decisioni sulle naturalizzazioni arbitrarie e discriminatorie diventino la regola. Le persone, che da minimo 12 anni vivono in Svizzera, che vi lavorano e vi pagano le imposte, in futuro hanno il diritto a procedure corrette e nel rispetto dello stato di diritto.

Il sindacato Unia/Cgil come più grande sindacato e come a livello numerico più grande organizzazione dei migranti in Svizzera – si è impegnato con determinazione contro l’iniziativa dell’UDC. Gli stessi auspicano che le autorità traggano le giuste conclusioni dal voto e che si rafforzi l’impegno all’integrazione.

2. In ragione della naturalizzazione anche il No al controprogetto sulla sanità ha dimostrato la volontà del popolo di non cedere allo strapotere delle casse malati, esprimendo un chiaro rifiuto alla logica della medicina a due velocità non concedendo alle casse l’autonomia di valutazione su quali malattie possano essere prese a carico dalle stesse e quindi curate, a quale medico ci si potrà rivolgere e quali esami saranno riconosciuti il tutto a scapito delle tasche dei cittadini Il no ha confermato la volontà di mantenere la salute come valore intoccabile della società elvetica

3. Il NO all’iniziativa fiscale della Lega garantisce allo Governo la fiscalità necessaria per garantire ai cittadini i servizi idonea per mantenere una società civile impedendo un ulteriore guadagno ai ricchi ed alle persone giuridiche le quali avrebbero fatto ricadere sul ceto medio i disservizi che sarebbero cagionati da una fiscalità insufficiente.

Un sentito grazie alla popolazione che con maturità e senso dello stato ha saputo rispondere in modo serio all’avanzata del capitale e della diseguaglianza

Per ulteriori informazioni

Sergio Aureli Segretario Sindacale Unia Frontalieri

 

 

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EmiNews 2008

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